Supereroi

Naturalmente quando si sente parlare di supereroi ci vengono in mente le scene tratte dai film o fumetti in cui ci sono uno o più personaggi con poteri straordinari. Le persone si servono di essi per aiutare chi è in difficoltà. Solitamente hanno coraggio da vendere, nomi e costumi che si riconoscono lontano mille miglia. Chi di noi, da bambino, e ora, da adulto, non ha mai sperato di vederne uno? Ma non è così facile perché sono uomini e donne normalissimi, con una vita ordinaria forse alle volte quasi banale e passano tranquillamente inosservati, fino a quando, in maniera improvvisa, scoprono la loro forza. Continua a leggere “Supereroi”

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Sto bene, sto bene. Oh come sono libera.

A volte i rapporti pesano. Forse è inevitabile perché non siamo tutti uguali ed ognuno ha il proprio carattere. Ma se è vero che scegliamo noi di entrare a far parte uno della vita dell’altro senza aver una pistola puntata contro e allo stesso tempo concediamo a qualcuno di camminare accanto a noi, cosa ci spinge a complicare tutto?
Bella domanda. Credo che risieda nell’indole di ogni essere umano rendere difficile anche le cose più semplici.
Eppure basterebbe così poco; basterebbe solo essere sé stessi!
Perché chi dice di volerci bene lo deve fare per quello che realmente siamo e noi dovremmo essere più attenti ad ascoltare chi ci sta attorno, senza dimenticarci di noi stessi. Continua a leggere “Sto bene, sto bene. Oh come sono libera.”

IL_ARIA

Tempo fa avevo scritto un articolo pensando a una persona per me speciale. Ragionavo sul suo nome e pensavo che a volte il nostro nome descrive davvero ciò che siamo. Oggi vorrei parlarvi di un altro nome, quello di un’altra persona speciale: ILARIA. Ilaria è una bellissima ragazza che si è trovata improvvisamente a dover affrontare una grande sfida. Non avrebbe mai immaginato di vivere una situazione simile e per quanto sia circondata da tanto affetto, da famiglia e amici, Ilaria deve affrontare questa battaglia da sola, con le sue forze. Continua a leggere “IL_ARIA”

Attimi

Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi
Cesare Pavese

Gli attimi nei quali abbiamo riso, vinto, pianto, urlato, cantato, sorriso, gioito, gli attimi che abbiamo riempito di parolacce, gli attimi che ci hanno rubato le parole e fatto provare un brivido lungo la schiena, gli attimi che ci hanno permesso di stare in silenzio e di essere felici ad ascoltarlo ( il silenzio ), gli attimi che ci hanno fatto scrichignottare il cuore e battere i denti dall’emozione, gli attimi che ci hanno fatto ascoltare la pioggia, fotografare un fiore, guardare il cielo intrappolato tra i rami degli alberi. Tutti quegli attimi che sono e resteranno per sempre la parte migliore della nostra vita

Andrea Spessotto

I semi del cuore

Ieri casualmente in un cassetto ho ritrovato un sacchetto (sopravvissuto straordinariamente ad un trasloco) contenete noccioli di frutta varia: ciliegie, albicocche, pesche…
È stato per me come trovare un piccolo tesoro, e mi sono tornate alla mente le parole di una canzone che mi piace tanto, e che utilizza la definizione “CONTADINO DEL CUORE”, ecco questo e un po’ il concetto che vorrei raccontare oggi.
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Cheese… Sorpresa!

La sorpresa che vorrei domattina è un sorriso.
Non posso certamente dire di non aver ricevuto sorrisi nella mia vita, né di non saperne fare. Ma svegliarsi con il sorriso: questo penso non sia proprio nelle mie corde.
La sveglia è sempre troppo presto e iniziare una giornata nuova richiede un surplus di energie che le notti insonni erodono progressivamente. Ogni giorno nuovo inizia con il rituale degli zaini da consegnare pronti per le attività quotidiane. La colazione è contingentata nello spazio indispensabile.
Continua a leggere “Cheese… Sorpresa!”

Le parole servono

” Leggere è sognare per mano altrui “
Fernando Pessoa

Leggete, libri, poesie, testi di canzoni, favole, giornali e se non leggete, state vicino a chi lo fa, non abbiate paura, al contrario del fumo, la lettura passiva fa benissimo.
Se vi viene voglia di scrivere fatelo perchè il tempo, ogni singolo istante vissuto, ogni emozione. ogni colore visto e ogni profumo annusato meritano di essere riempiti di inchiostro e fermati per sempre su un foglio bianco. Continua a leggere “Le parole servono”

Un uovo colmo di bellezza

È quasi Pasqua e dentro il mio uovo quest’anno vorrei trovare qualcosa di speciale: la capacità di dare valore a ciò che è importante. Mi piacerebbe ritrovare l’entusiasmo di quando ero bambina, per guardare il mondo con il naso all’insù e gli occhi sognanti.
Vorrei occhi nuovi e gambe mai stanche che mi conducano verso sentieri inesplorati e riscoprire la meraviglia di tutto il bello che mi circonda.
Continua a leggere “Un uovo colmo di bellezza”

La sorpresa del mio uovo

Se penso alla sorpresa che vorrei dentro il mio uovo di Pasqua credo che nella mia testa comparirebbero, come nella testa di una bimba un pochino fuori misura, la mia sognata RS6, gioielli, villa con piscina in un posto paradisiaco e chi più ne ha più ne metta. Ma facendo rientrare questo assurdo “embolo” penso che la cosa che vorrei trovarci davvero sia la salute! Certo: egoisticamente in primis per il mio papà e per i ragazzi come EMA che lottano ogni giorno contro mostri invisibili e spietati. Per quei bambini che la parola salute non la conosceranno mai. Continua a leggere “La sorpresa del mio uovo”

“Sorpresaaaaa!”

Vi siete mai sentiti pronunciare questa esclamazione? Magari quando i vostri amici hanno organizzato una festa per voi a vostra insaputa, quando inaspettatamente vi hanno regalato il libro che desideravate tanto oppure quando un parente lontano è tornato da voi prima del previsto. È una bella sensazione.
Sono tante le cose che possono sorprenderci, da bambini e da adulti. In questo tempo di Pasqua, il pensiero corre veloce all’uovo di cioccolato che mi veniva regalato da genitori, nonni e parenti quando ero bambina (e anche quando non lo ero più tanto), da aprire rigorosamente nel giorno della festa, quasi si trattasse di un rito. Continua a leggere ““Sorpresaaaaa!””

La felicità di quando esce il sole

L’ho sempre saputo e lo ammetto: sono meteoropatica. Ma diciamolo: quando in pieno inverno ti svegli e ti affacci alla finestra e fuori c’è nebbia, pioggia e tutto grigio non è proprio facile sentirsi di buon umore. Magari poi, se ti trovi in quel periodo della stagione dove non vedi il sole da diversi giorni, il gioco è fatto… ecco una bella ricetta per la depressione! Non so voi ma personalmente l’unica cosa che mi verrebbe da fare è tornare sotto le coperte. Vuoi mettere la felicità di quando esce il sole, che scalda le giornate e ci ricarica, ne vogliamo parlare? Io sono come una lampadina ad energia solare, e senza sole, spesso, mi sento spenta anch’io.
Continua a leggere “La felicità di quando esce il sole”

Il mio supereroe

Questo favola è letta ogni sera da una mamma coraggiosa al suo bambino, che si domanda perché suo papà non sia lì con loro a dargli il bacio della buona notte.

Il mio supereroe

Dylan era un bambino di tre anni molto buono e gentile che passava le sue giornate giocando e divertendosi con la mamma Jennie. C’erano molti bambini dell’età di Dylan in quel quartiere, ma lui aveva un segreto che non poteva dire a nessuno: suo padre, Lugantiel, era un supereroe cacciatore di orchi. Il papà possedeva un fantastico drago buono che era tutto bianco e con gli occhi dello stesso colore di quelli della mamma Jennie, un bellissimo blu. Continua a leggere “Il mio supereroe”

Come impariamo a comportarci all’interno della società

Se ci pensate, noi esseri umani, tutti i giorni, seguiamo delle regole non scritte per poterci adattare al contesto sociale in cui viviamo. Alla base di questo principio vi è il concetto di socializzazione, che permette la trasmissione di queste norme sociali fondamentali.
La socializzazione è il processo che ci educa ad assumere un comportamento appropriato in relazione alla società in cui viviamo o a determinati contesti e ambienti sociali. Fondamentalmente, è il modo in cui si impara a comprendere e a rispettare le aspettative e le pratiche dei gruppi sociali con cui ci si interfaccia. Questo processo ha inizio a partire dai genitori, che insegnano ai proprio figli il modo in cui applicare determinate norme e regole: in sostanza, spiegano loro come comportarsi. Continua a leggere “Come impariamo a comportarci all’interno della società”

Prospettiva

Ieri c’è stato il vento forte, e oggi il cielo di Torino è di un azzurro inusuale: fantastico!
È inverno ma sembra fine primavera.
Sicuramente i pessimisti / realisti diranno ACCIDENTI AL RISCALDAMENTO GLOBALE (vero).
Ma io sono una sognatrice, una persona che fa del proprio meglio per essere il più “ecologica” possibile e poi, come sempre, cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e quindi mi godo il sole.
Continua a leggere “Prospettiva”

Tutta colpa della musica

Università, vent’anni, gli anni più belli, un’altra vita, un’altra libertà.
Ricordo che un giorno durante il periodo del tirocinio in uno dei tanti reparti in cui dovevamo fare esperienza e rimasi colpita da una persona il cui ruolo non mi è mai stato chiaro, neppure ora se ci penso. Aveva capelli lunghi, brizzolati e trascurati, e girava per le stanze del laboratorio con gli auricolari del walkman (pensate quanto sono vecchia!) piantati costantemente nelle orecchie, salutando a malapena e neanche tutti quelli che incontrava. L’ho subito catalogato come maleducato e scostante e alla sua mancanza di saluto, nonostante il mio fosse continuo e costante, ho fatto presto l’abitudine, malgrado il suo comportamento mi rimanesse oscuro. Continua a leggere “Tutta colpa della musica”

Amore e libertà

Quanti gesti inconsapevoli facciamo ogni giorno?

Non ci pensiamo mai, perché sono parte di noi, della nostra quotidianità…ma quanti ne facciamo ogni giorno?

Dal legarsi i capelli per lavarsi il viso al mattino, truccarsi prima di uscire, accarezzare i propri figli o spingerli per farli uscire di casa la mattina, bere il caffè mentre si legge velocemente il giornale o si leggono alcune righe, stiracchiarsi appena svegli, abbracciarsi, baciarsi velocemente, guardarsi allo specchio e darsi uno schiaffetto di incoraggiamento prima di uscire (sì, lo ammetto, io lo faccio). Continua a leggere “Amore e libertà”

Tempo

Vorrei saper fare tutto e avere la possibilità per poter imparare a farlo. Ogni tanto penso al tempo che ho buttato e quanto ne spreco ancora. Mi chiedo se ogni attimo che ho lasciato andare e che avrei potuto usare per qualcosa di utile, o imparare qualcosa di nuovo, non sia solo tempo, ore, minuti, secondi, ma occasioni che ho smarrito nel corso della vita. Continua a leggere “Tempo”

Ciò che è posto innanzi

Quando rifletto su qualcosa, mi piace indagarne il significato più profondo. Mi chiedo cosa significhi esattamente, come possa essere interpretato, quali implicazioni comporti. In genere, mi aiuta molto partire dal senso etimologico del termine, un po’ perché i miei studi mi hanno portato a dare molta attenzione alle parole che usiamo, un po’ perché credo fermamente che non siano nate per caso; c’è una certa arbitrarietà nel chiamare “porta” e non “divano” ciò che usiamo per aprire delle stanze, ma certi termini più di altri hanno in sé il significato del concetto a cui li associamo. Continua a leggere “Ciò che è posto innanzi”

Cos’è un bacio?

Cos’è in fondo un bacio, chiede Cyrano?
Un giuramento fatto un poco più da presso,
un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo roseo messo tra le parole t’amo;
un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito
che ha il fruscio di un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra!
Cyrano de Bergerac Continua a leggere “Cos’è un bacio?”

Il nuovo che vorrei

Primo di gennaio: da sempre, per me, il giorno più triste dell’anno. Che piova o che ci sia il sole cerco sempre di andare a fare una passeggiata al mare, che aiuta sempre il mio animo a riappacificarsi un po’. Quale vuol essere il mio buon proposito per l’anno che verrà? VORREI ripartire da me, a 360°, per poter godere del tempo che mi è dato senza sprecarlo ad arrabbiarmi o a rimuginare.
Continua a leggere “Il nuovo che vorrei”

Se la felicità ha un nome, urlalo

Che strano, oggi è stato veramente così strano trovarsi in quel grande letto, ancora una volta come cento altre volte di un tempo ormai lontanissimo, alzare le lenzuola e appiattirsi il più possibile prima di ricoprirsi nuovamente con il lenzuolo e restare immobile, fermo ad aspettare, come quando il lettone grande era un castello da conquistare, come quando in silenzio aspettavo che tu arrivassi a cercarmi ed ero certo non mi avresti trovato.
Continua a leggere “Se la felicità ha un nome, urlalo”

Il perdono è un dono?

“Il perdono è un arma potente, perché libera l’anima e rimuove la paura” (Nelson Mandela).
Perché perdonare è così difficile? Forse perché questo sentimento è legato ad un dolore affettivo, che ci fa stare male, una delusione che avvertiamo nel profondo. Proviamo un senso di ingiustizia che ci ferisce e logora dentro. Spesso pensiamo che perdonare ci renda deboli e accondiscendenti, ma per me non è così. Continua a leggere “Il perdono è un dono?”

Ogni stagione ha il suo rumore

La frase, buttata lì quasi per caso nel mezzo di un discorso, mi è rimasta appesa all’orecchio. Ha continuato a svolazzare qua e là nella mia mente in attesa di ottenere la mia attenzione. Una frase semplice, ma di grande effetto. Una frase arrivata mentre riflettevo ad alta voce sulla mia difficile convivenza con la stagione fredda. Un amore impossibile, il nostro. Nei fatti, separati in casa. Anzi io in casa, lui fuori: il freddo.
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Quante parti di me, di noi esistono

Quante parti di me, di noi, esistono ?
E’ una bella domanda.
Inizio questa riflessione dopo essermi presa del tempo per riguardare e far pulizia delle mail che negli anni avevo archiviato. Quante esperienze ho fatto e quante ne farò, spero!
Continua a leggere “Quante parti di me, di noi esistono”

Irresistibile voglia di giallo

Adoro il giallo. Mi trasmette energia allo stato puro perché richiama la luce calda sprigionata dai raggi solari. E poi rappresenta il simbolo dell’estate ed io amo l’estate. Il giallo è in assoluto il colore più positivo che ci sia, proprio perché ha questa incredibile capacità di regolare la frequenza cardiaca e regalare il buon umore.
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Spilli, spagnolette e bottoni

Sono nato in un periodo nel quale i soldi erano pochi e i bambini non avevano moltissimi giocattoli ma per fortuna, quei pochi giochi servivano a sviluppare la curiosità, l’aggregazione e la fantasia.
Oggi invece tutti i giochi tecnologici isolano i bambini e li rendono sempre più solitari ed egoisti.

In quegli anni la televisione era in bianco e nero, aveva un trasformatore che andava acceso un’ora prima perché le valvole si dovevano riscaldare, c’erano 3 canali e le trasmissioni iniziavano dopo le 17.00 con la TV dei bambini e prima non c’era null’altro che la scritta fissa RAI Radio Televisione Italiana. Continua a leggere “Spilli, spagnolette e bottoni”

Non alzo la mano

Queste parole le voglio dedicare a tutti quelli che vivono la vita con tempi diversi, a tutti quelli che hanno bisogno di sorriso in più, di una parola gentile, di sapere di non essere soli, a tutti quelli che pensano di non farcela per la disattenzione e l’impreparazione di chi dovrebbe aiutarli a diventare grandi. Continua a leggere “Non alzo la mano”

Le stazioni ferroviarie

Il marmo della panchina era freddo quella sera, amplificava di molto il senso di solitudine e smarrimento che ebbi in quella attesa mentre, seduto, aspettavo il mio cambio. Fu quello il ricordo più forte di quel viaggio che mi portò verso il centro Italia. Sguardi smarriti nei quali mi ritrovavo. Altri invece, sicuri e determinati, delle persone che si affrettavano verso le discese nei tunnel sotterranei; li invidiavo: tornavano a casa.
Continua a leggere “Le stazioni ferroviarie”

Valore al tempo e a me

Amore e odio per te, caro tempo: sei troppo, e sei troppo poco.
Amore e odio per me, sono troppo e sono troppo poco.
A volte il tempo scorre lentissimo, e porta con sé il peso della noia, dei pensieri, della solitudine; a volte scorre velocissimo, e porta con sé l’ansia della fretta, dei momenti vissuti intensamente ma già finiti, della vita che sfugge dalle mani. Anch’io molto spesso mi sento troppo o troppo poco.
Continua a leggere “Valore al tempo e a me”

Perdersi in un attimo

“Pronti? Si parte!”
Eccolo il mio momento preferito: quell’attimo prima che l’auto si muova e tutto abbia inizio.
Una miriade di emozioni affollano disordinate questo istante fugace, quasi fossero uscite in tutta fretta dallo scrigno che le conserva, le posso sentire e quasi vedere, tutte colorate, mentre mi avvolgono e mi strappano un sorriso.
Continua a leggere “Perdersi in un attimo”

Si stava meglio quando si stava peggio…


Pare che la nostalgia per i tempi antichi sia un’afflizione comune agli uomini di ogni età: c’è un tempo perduto che vagheggiamo melanconicamente, setacciandone la purezza e la semplicità, l’abbondanza di qualche dono particolare e dimenticandone le asprezze.
Del passato in terra friulana tramandiamo così lo spirito infaticabile, la tenacia della gente e la purezza delle montagne. A ben vedere però di povertà deve essersene sofferta tanta: le testimonianze di questa vita faticosa sono molte e ben radicate.
Partiamo dai viaggiatori. Cramârs dalle vallate carniche: uomini che transitavano merci tra Venezia, dunque l’Oriente, e i paesi germanici con merci rare e preziose, soprattutto spezie. Kromere dalla Valcellina in giro per l’Italia tutta, Trentino incluso: donne che imparavano lingue e dialetti indispensabili per vendere pizzi, merletti, collanine, calze, mutande… Merceria, insomma; e donavano i santini raccolti nei santuari lungo la via, una forma di ringraziamento e benevolenza per le clienti. Li accomuna la strada, ma anche un oggetto indispensabile per il lavoro: la cassettiera.
Portata rigorosamente sulle spalle, come uno zaino, era il magazzino ambulante: fabbricata di legno di ciliegio, poteva pesare fino a 40 chili ed era caricata con attenzione per le dimensioni della merce ma anche per attirare i clienti ponendo per esempio in alto collane e anellini. Forse era anche casa e rifugio per questi ambulanti: se ben caricato, il grande pacco che veniva posto sopra la cassettiera riparava anche dalla pioggia.
Oggi ritroviamo le cassettiere in qualche museo etnografico e le ammiriamo con nostalgia per un mondo in cui non tutto era a portata di mano, non tutto era scontato. Qualche ristorante ha fatto della kromere un delicato modo per servire la petite patisserie a fine pasto e c’è chi racconta anche che dai cramârs derivino i cjarsons: le donne carniche usavano infatti riempiere i tipici ravioli di patate con ciò che restava nelle cassettiere dei loro mariti, dando vita ad una miriade di ricette sensibilmente differenti di un piatto povero ma allo stesso tempo ricco.
Quando ammiriamo questi oggetti ormai d’antiquariato e degustiamo un bel piatto di cjarsons fumanti, pensiamo allora alla polvere sotto i piedi di uomini e donne che per far fronte alla durezza della vita han percorso strade e attraversato valli, con ogni tempo. Pensiamo con gratitudine e rispetto che la povertà ha lasciato frutti abbondanti nell’ingegno e nelle tradizioni.
Elisa Parise

AAA Cercasi pazzi

“Anche la follia merita i suoi applausi”
Alda Merini

Forse sarà pazzia la parola per rappresentare la libertà, il desiderio, la gioia, la voglia incommensurabile di vivere, scoprire, viaggiare, conoscere, bere, osservare, incontrare, scrivere, leggere, fotografare, ecco se dovesse essere pazzia la parola giusta per dipingere tutto questo allora cerco pazzi per correre con me tra la colza, tra i papaveri, tra i girasoli, tra il granoturco e in mezzo all’erba medica, sul greto di un fiume, tra i filari di una vigna, in riva al mare, cerco pazzi per osservare il cielo, le nuvole, per seguire con gli occhi il volo degli uccelli, per sognare di dividere il cielo con loro e alla fine, per ballare la notte davanti ad un fuoco che illumina e scalda dopo aver fatto tutto questo, cadere a terra stremati ma felici e bere del vino bianco oppure alcune birre e ridere, ridere raccontando storie assurde e a volte anche inventate.
Cercasi pazzi per ritornare bambini o meglio restare bambini più a lungo possibile, perché il mondo va visto, osservato, studiato e vissuto con gli occhi di un bambino, con la stessa volontà di sorprendersi e di stupirsi. Occhi che cercano e trovano altri occhi per iniziare a sorridere assieme e per poi ridere a crepapelle.
Le persone pazze si scelgono e si prendono per mano per condividere emozioni, per cercare di colorare la vita, per riempirla di suoni, profumi, colori, voci, per costruire ricordi
Ci sono persone che dal nulla sanno donare la gioia, sono le persone pazze, quelle che sanno ancora sorridere e inseguire un sogno. Mi spiace per tutte quelle persone che le pazzie non le hanno mai fatte, non hanno mai pensato di avere il bisogno di farle, non hanno mai avuto il coraggio di farle, si sono sempre perse qualcosa.
A queste ultime ricordo che non esiste un età giusta per essere pazzi ma che è sempre il momento giusto per togliersi le scarpe e correre scalzi e felici in mezzo al grano con le braccia larghe come piccoli aeroplani
GRAZIE alle persone pazze della mia vita a tutte queste vanno i miei applausi

Andrea Spessotto

Corpo-Mente-Cuore

“El cuerpo necesita descanso, la mente paz y el corazón alegría”. Sono in treno che viaggio verso Vienna, la mia compagna di viaggio dorme e io per passare il tempo do un’occhiata ai social e mi capita di leggere questa frase e mi dico che è proprio vero: “Il corpo ha bisogno di riposo, la mente di pace e il cuore di allegria.” Continua a leggere “Corpo-Mente-Cuore”

Agilità emotiva: l’allenamento per la felicità

Imparare a gestire bene le nostre emozioni è da sempre una sfida aperta. Esistono moltissimi manuali sull’auto-sostegno ma sembra che un vero e proprio tutorial ancora non l’abbiano inventato. Siamo un contenitore straripante di stati d’animo di ogni tipo, tratteniamo delusioni e incertezze, frustrazioni e angosce che tendono sempre a prevaricare su tutto il bello che c’è, ci soffocano rendendo tutto molto difficile.
Continua a leggere “Agilità emotiva: l’allenamento per la felicità”

Far pace con i colori

È sera, dopo aver lavato i piatti e preparato dei pancake dietetici per domani mattina esco a buttare l’immondizia. Ho bevuto un caffè dopo cena e mi sento piena di energie e continuo a camminare. Si sta benissimo fuori, non c’è anima viva, l’aria è tiepida e ho voglia di camminare. Mentre cammino penso a tutto quello che mi è successo in quest’ultimo periodo: incontri.
Continua a leggere “Far pace con i colori”

Fides, dal latino, fiducia

Cos’è la fiducia e da dove proviene?
Il termine “fiducia” deriva dal latino “fides”, il quale si riferisce al riconoscimento dell’affidabilità di un’altra persona. Può riguardare diversi ambiti, in cui si trovano sempre coinvolti i sentimenti dell’animo umano: le relazioni amorose, il nucleo famigliare, le amicizie.
Continua a leggere “Fides, dal latino, fiducia”

Profumo di glicine

Oggi l’aria profuma di glicine, adoro la primavera, le giornate si allungano, il sole si fa più caldo, lo percepisco, mentre con i suoi raggi mi accarezza la pelle. Gli alberi fioriti danno quel tocco di colore a tutto ciò, che fino a un attimo prima, era grigio e spoglio. Api e farfalle svolazzano allegramente sui prati, provocando in me un impellente bisogno di stare all’aperto.
Continua a leggere “Profumo di glicine”

Divertirsi per ottenere ciò che si vuole

Sono qui seduta sul mio divano intenta a scrivere questo articolo. Devo finirlo entro domani. No… Non devo: voglio! 

Nella vita ho capito questa gran bella differenza. Se “di qualcosa” ripeto continuamente che “devo” allora mi chiedo: “lo voglio davvero”? Continua a leggere “Divertirsi per ottenere ciò che si vuole”

Wabi Sabi, la bellezza dell’imperfezione

Bellezza e imperfezione, parole che messe insieme sembrano contrapporsi tanto da rivelarsi quasi rivoluzionarie ai giorni nostri, ma che, tuttavia, rientrano sempre più spesso nella vita quotidiana.
Continua a leggere “Wabi Sabi, la bellezza dell’imperfezione”

Colori

“…Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori”
Cesare Pavese

Li cercherò e li ruberò ai fiori, ai prati, ai laghi, al cielo, alle nuvole, al mare, al sole, mi riempirò avidamente gli occhi e l’anima e poi con le dita piene di colore dipingerò gli scuretti delle case, le portiere delle macchine, i pali della luce, l’asfalto delle strade, le facce tristi delle persone in fila alla fermata dell’autobus.
Continua a leggere “Colori”

“Siamo stelle sulla terra ferma”

Ci avete mai pensato da dove veniamo? Di cosa siamo fatti? Del perché esistiamo?
Io credo che molti di noi si siano fatti queste domande.
Molto spesso durante le mie passeggiate fra i boschi, osservo gli alberi, le piante, i fiori, rimango consapevole di quello che mi circonda, di quello che sento, tocco…e penso: tutto questo ha uno scopo, una funzione.
Continua a leggere ““Siamo stelle sulla terra ferma””

Impermanente fugacità

“Tempus fugit”, “Hic et nunc”: sentiamo dire spesso quanto sia importante il “qui e ora” e quanto sia fuggevole il tempo, soprattutto in quest’ultimo periodo durante il quale per un po’ si è fermato e ci ha dato l’opportunità di pensare a come lo viviamo.
Continua a leggere “Impermanente fugacità”

Punti di vista

La ragione è effimera, del tutto parziale, quasi mai assoluta. Litighiamo per avere ragione, non perché deteniamo la verità, ammesso che essa possa esistere, ma perché ne va del nostro ego. Se prendo una carta da gioco e la tengo di fronte a me o vedo il suo segno e il valore, oppure il colore del suo dorso. Lo stesso vale per chi si trova di fronte a me. In altre parole vedremmo la stesa scena ma, ognuno di noi da essa trarrebbe considerazioni completamente differenti, ed entrambi avremmo ragione.
Continua a leggere “Punti di vista”

Mille e una riflessione sul tempo

“Come passa il tempo quando ci si diverte!”.
A lungo questa frase è stata il mio tormentone, convinta che la percezione del tempo fosse alla mercé dei capricciosi umori del momento. D’altronde si sa che quando ci si annoia il tempo non passa mai, rallenta, si dilata quasi fino a fermarsi, sospeso in un eterno fotogramma. E nei momenti più belli?
Continua a leggere “Mille e una riflessione sul tempo”

Fare bilanci

Forse sembra strano, ma spesso a dicembre, in particolare tra natale e capodanno, mi assale la tristezza. “Ma come!?” potrà esclamare qualcuno! Eppure è davvero così! All’inizio pensavo di essere proprio sbagliata, che la vita mi avesse troppo inacidita con le mille prove che aveva seminato lungo la mia strada, ma se ci rifletto penso che in fondo non sono così strana.
Continua a leggere “Fare bilanci”

La parola del Natale: intimità

Se dovessi associare una parola al Natale sceglierei un sostantivo: intimità.
Il giorno di Natale è intimo a partire dal suo celeberrimo detto: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” per arrivare poi alle atmosfere soffuse che ricreiamo nelle nostre case.
Continua a leggere “La parola del Natale: intimità”

L’amore è sentimento ma non solo…

È quando cerchi di non pensarci che ci pensi sempre di più.
È questo ciò che accade quando si è innamorati. L’immagine della persona amata si imprime nel nostro intelletto, come se non se ne volesse andare.
E anche adoperando la propria forza di volontà, la nostra mente non riesce a privarsi di quel pensiero costante.
Continua a leggere “L’amore è sentimento ma non solo…”

La storia fantastica

“Ai tuoi ordini” era la frase che il garzone Wesley ripeteva sempre alla sua padrona Bottondoro, quado questa le ordinava di fare qualcosa. In realtà ogni volta che pronunciava queste parole, la sua reale intenzione era dirle “ti amo”.
Continua a leggere “La storia fantastica”

Controvento

Barche silenziose si allontanano all’orizzonte mentre il mare riflette l’ultimo sole, prima di lasciare la scena al cielo. Si dirigono verso mete sconosciute, libere come i miei pensieri che fantasticano da questo bagnasciuga. Le barche hanno la forza della vita, sanno navigare con il vento, poco gli importa se va nella direzione giusta o meno. Come disse Seneca: “non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.
Continua a leggere “Controvento”

Nebbia

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l’altro,
Ognuno è solo…
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l’altro,
Ognuno è solo.

Hermann Hesse

La nebbia che fa paura, che incuriosisce, che copre i colori, nasconde, ovatta, deforma, cela, spaventa, la nebbia misteriosa che apre le porte a mondi fantastici, la nebbia madre di incontri inaspettati, di volti non definiti e destinati a rimanere sconosciuti, di profumi annusati, di abbracci anonimi, di corpi che chiedono di essere toccati, accarezzati, amati, lasciati andare, di paesaggi sconosciuti e di momenti senza tempo.
Continua a leggere “Nebbia”

Le cose non dette fanno male

Viviamo in un mondo di cose taciute, di parole non dette, in una realtà che ci insegna che il silenzio è d’oro, ma è davvero così? Sicuramente ci toglie dagli impicci e ci aiuta a gestire situazioni complicate.
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Il profumo delle mele assente

Quel sabato entrai nella piccola cucina. Il pavimento era come sempre pulito a dovere nel suo modesto e opaco seminato. Pochi i mobili: la credenza con le ante smussate a tondo, grossolanamente verniciate e riverniciate, la cucina economica che asciugava l’umidità dei muri in sasso, il vecchio tavolo in massello e le quattro sedie in formica azzurrina, il frigo con la grossa maniglia cromata e la radio accesa, “per fare compagnia”.
Continua a leggere “Il profumo delle mele assente”

Rosa

Vi capita mai di alzare gli occhi al cielo e soffermarvi a guardare il tramonto?
Spesso, dopo una giornata di studio intenso, mi piace immergermi nelle vivaci sfumature che colorano il cielo. E, tra l’arancione, il rosso, il giallo e talvolta anche l’azzurro, la tonalità che più mi affascina è quella del rosa.
Continua a leggere “Rosa”

La notte

Penso spesso che la notte è più viva e intensamente colorata del giorno
Vincent van Gogh

La notte si popola di presenze, di volti conosciuti e di personaggi in cerca d’autore, si riempie di sogni che si liberano per cercare di diventare realtà, di colori visti chissà dove e di profumi annusati su maglioni di lana, sui capelli delle ragazze mentre si balla un lento e in qualche bancarella di mercati visitati o solamente immaginati.
Continua a leggere “La notte”

Come le scelte influiscono sul nostro futuro

Il 26 gennaio 2021 è passato un anno dalla morte di Kobe Bryant.
Kobe è sempre stato l’idolo di tutti i bambini a cui piace il basket. Io stessa lo consideravo un modello a cui ispirarmi.
La sua morte è stata improvvisa.
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Tutto il bello che c’è

Domenica pomeriggio.
Una splendida giornata di sole e la temperatura perfetta sono l’ideale per uscire e godersi una bella camminata in mezzo alla natura. Tra una cosa e l’altra il tempo vola e mi rendo conto che ormai è troppo tardi per raggiungere qualche sentiero in cui girovagare immersa nei rumori del bosco. Decido di accontentarmi di una passeggiata nei dintorni di casa.
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Per quali motivi si può essere grati?

Questa è una domanda che potrebbe risultare di facile risposta, per alcuni invece, è insidiosa.
Fin dall’antichità i nostri antenati hanno dovuto essere vigili e mentalmente preparati al pericolo, quindi più propensi a volgere il pensiero all’azione. Questo tipo di atteggiamento è resistito negli anni e ancora oggi siamo molto orientati verso questa direzione. Ma se ci arrestassimo un attimo, respirassimo e prendessimo il tempo per fermarci a riflettere, ci renderemmo conto che tutti abbiamo motivi per cui essere grati.
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Riempire il vuoto è davvero necessario?

“Il camaleonte si rese conto che, per conoscere il suo vero colore, doveva posarsi sul vuoto” Alejandro Jodorosky

Spesso percepiamo il vuoto come qualcosa di negativo, ci impegniamo con tutte le nostre forze per riempire quella sensazione con qualcosa, con qualsiasi cosa, a volte anche con ciò che non ci appartiene o che non ci serve. Poco importa, l’importante è colmare quel buco, perché il vuoto fa paura.
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E tu di che verde sei?

Il verde è energia controllata.
L’esuberanza contagiosa del giallo si stempera con la riflessione e la prudenza del blu e prende una direzione precisa: dal seme, lo stelo d’erba si srotola verso l’alto e la gemma sul ramo si schiude puntando al cielo. Il verde è vitale, generatore di quella vita che nasce proprio dalla mescolanza, dal vantaggio di non essere un colore puro.
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Tic tac….

” Alice: “Per quanto tempo è per sempre?”
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo “
Alice nel paese delle meraviglie

Ci sono luoghi, situazioni e momenti che ti prendono per mano e ti aiutano a pensare, a ricordare, a fare progetti, a sognare ad occhi aperti.
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Lo stupore

Rimango stupito dalla bellezza, sì stupito. La bellezza è ovunque: racchiusa nelle pennellate di un quadro, nelle note di una canzone, nei versi di un poeta o in un vecchio muro in sasso del mio paese. Ciò che spesso manca è lo sguardo, gli occhi curiosi di un bambino. Da piccoli esploriamo tutto: con le mani, con la bocca, guardando, annusando, sentendo, e poi… poi perdiamo non solo la vista ma la visione, la visione di ciò che ci circonda. Eppure spesso è lì, a portata di mano.
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La sopraffina audacia del nero

La scienza ipotizza che il nero, dal punto di vista teorico, sia l’assenza di colore, la mancanza di luce. Ma se ad esempio mescoliamo su una tavolozza tutti i colori insieme, ci avviciniamo ad un colore molto scuro, prossimo al nero.
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Invincibili

“Se potessi presentarti dichiarando non la tua età attuale ma quella che vorresti avere e perché, cosa diresti?”
“Direi che vorrei avere vent’anni. Vorrei tornare alle settimane precedenti la manifestazione della malattia, perché mi sentivo invincibile.”
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Se non avessi paura

Ci sono due forze motrici fondamentali: la paura e l’amore. Quando abbiamo paura, ci ritraiamo indietro dalla vita, quando siamo innamorati, ci apriamo a tutto ciò che la vita ha da offrire con passione, entusiasmo, e l’accettazione.
John Lennon

La paura. Quante volte mi è capitato di chiedermi cosa farei se non avessi paura oppure, meglio ancora, cosa avrei fatto se non avessi avuto paura.
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La regina della notte

Giorgia stava passeggiando nel bosco assorta nei suoi pensieri e nel silenzio di quel luogo. Tornava in quei posti ogni volta che poteva. Adorava assaporare i profumi e guardare la vita che pulsava di notte. La luna non si era presentata e dal cielo le piccole stelle illuminavano fiocamente il sentiero che stava percorrendo. Continua a leggere “La regina della notte”

Lasciar andare, non dimenticare

Sono una persona più incline a pensare a dove voglio andare e cosa desidero per il mio domani, piuttosto che voltare a guardare da cosa allontanarmi e ciò che è stato nel mio ieri, nonostante per me sia molto importante.
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Vista

“Ti piacerebbe partecipare ad una cena al buio?”
Detta così si potrebbe fraintendere, ma quando Alessandro, un mio amico non vedente, me lo chiese ne restai lusingata e colsi la palla al balzo per incalzare scherzando: “Tu mi vuoi portare a cena? Ma se non mi hai mai vista!!!” Ridemmo e accettai di partecipare ad un’esperienza indimenticabile.
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Sbagliando ci si riscopre

Commettere un errore è normale e chi vi dice che non lo fa, mente, oppure non è umano.
È proprio da essi che si impara. Sbagliare è una grossa opportunità che diamo a noi stessi. Se dovessi far sempre tutto nel modo giusto, non imparerei mai nulla, mentre facendo un passo falso, potrei scoprire cose nuove di me stessa e delle eventuali situazioni in cui mi dovessi trovare. Non posso negare che l’errore porti con se anche una parte di tristezza, ma riflettendo, riesco a prendere atto che posso migliorare. Continua a leggere “Sbagliando ci si riscopre”