La parola greca χαρμολύπη (charmolypi) è formata da due termini: χάρμα, ovvero gioia, e λύπη, tristezza. È intraducibile in italiano e si riferisce ad un sentimento che combina queste due emozioni assieme.
La gioia è un sentimento che indica felicità, soddisfazione, appagamento e contentezza, che solitamente deriva dal raggiungimento di un obiettivo. Essa è quindi influenzata da eventi esterni e si manifesta come un brivido di calore che si propaga all’interno del cuore. Continua a leggere “Χαρμολύπη, combinazione di gioia e tristezza”
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Χαρμολύπη, combinazione di gioia e tristezza
Mirtilli rossi
La prima cosa che ho pensato guardando questa foto è stata “se questo posto esiste voglio assolutamente andarci”. A dirla tutta… no! Non è stata la prima cosa… l’ho pensato un istante dopo essermi immaginata a galleggiare a pancia in su circondata da tutte quelle rotonde esplosioni di colore. Che sorpresa scoprire che stavo guardando la raccolta dei mirtilli rossi, non avevo mai visto nulla di simile prima.
Ovviamente mi sono subito tuffata nelle ricerche sull’argomento e ho scoperto che in Nord America si trovano le maggiori coltivazioni al mondo, ed è lì che si possono ammirare questi scenari mozzafiato.
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El pin de Scomigo
Mi piace essere accerchiato da risate e da bambini che corrono! Adoro essere in mezzo alla festa! Dicono che quando si diventa vecchi si diventa anche fastidiosi, a me le scatole girano solo quando qualcuno esagera e mi tira pugni per sfogarsi o, perché un pochino alticcio, mi sbatte sopra con troppa foga un boccale di birra! Si, lo confesso: non nego che se qualche goccia di birra mi bagna la testa non mi lamento. Come non mi lamento quando le belle ragazze si mettono a ballare in piedi su di me. Continua a leggere “El pin de Scomigo”
Profuma di nuovo
È nell’aria. La primavera, la neve, le vacanze… Ogni cambiamento si sente nell’aria: prima ancora di esserci, l’aria ne fa intuire l’imminenza.
Avete mai prestato attenzione a come si accorciano o si allungano le giornate prima e dopo i mesi invernali? Forse se nell’imbrunire vi trovate in posti diversi ogni giorno, oppure siete in ufficio o chiusi in casa, non sarà semplice osservare questo progresso. Percorrendo sempre lo stesso tratto di strada più o meno alla stessa ora, invece, è possibile fare più attenzione a ciò che accade sopra la nostra testa e dentro l’orologio delle stagioni. Ora arriverete a destinazione con il buio, ora il buio attenderà che siate rincasati del tutto; ora il tramonto vi aspetta dietro quella curva, ora invece si è spostato poco più in là. Continua a leggere “Profuma di nuovo”
Fai un bel respiro
Cosa ci tiene in vita? Le passioni, l’amore, la nostra capacità di essere resilienti.
Sicuramente queste sarebbero alcune delle risposte che ci verrebbero date se ponessimo la domanda a qualcuno dei nostri conoscenti. Tutte cose giustissime e sacrosante, ma all’apparenza non veramente vitali.
Banalmente, il nostro essere vivi dipende da una funzione automatica, ma essenziale che chiamiamo “respirazione”. Inspirazione ed espirazione avvengono con uno sforzo talmente minimo che nemmeno ci rendiamo conto che stiamo respirando. Chi sa quanti respiri facciamo ogni giorno?
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Antica Spezieria di Santa Maria della Scala
Che vivessimo in un paese straordinario è sotto gli occhi di tutto il mondo. Tutti hanno visto almeno una volta nella vita, magari solo in foto, le piazze, le fontane, o le chiese e i palazzi più belli dell’Italia. Ma ci sono anche molti tesori nascosti, che bisogna cercare quasi come fossero dei vecchi libri nelle biblioteche.
A Trastevere, uno dei più antichi quartieri di Roma, vi è uno di questi gioielli. Si tratta di una farmacia molto particolare. È rimasta attiva fino al 1954, anno della sua chiusura; era gestita dai frati dell’ordine dei Carmelitani Scalzi.
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Supereroi
Naturalmente quando si sente parlare di supereroi ci vengono in mente le scene tratte dai film o fumetti in cui ci sono uno o più personaggi con poteri straordinari. Le persone si servono di essi per aiutare chi è in difficoltà. Solitamente hanno coraggio da vendere, nomi e costumi che si riconoscono lontano mille miglia. Chi di noi, da bambino, e ora, da adulto, non ha mai sperato di vederne uno? Ma non è così facile perché sono uomini e donne normalissimi, con una vita ordinaria forse alle volte quasi banale e passano tranquillamente inosservati, fino a quando, in maniera improvvisa, scoprono la loro forza. Continua a leggere “Supereroi”
Sto bene, sto bene. Oh come sono libera.
A volte i rapporti pesano. Forse è inevitabile perché non siamo tutti uguali ed ognuno ha il proprio carattere. Ma se è vero che scegliamo noi di entrare a far parte uno della vita dell’altro senza aver una pistola puntata contro e allo stesso tempo concediamo a qualcuno di camminare accanto a noi, cosa ci spinge a complicare tutto?
Bella domanda. Credo che risieda nell’indole di ogni essere umano rendere difficile anche le cose più semplici.
Eppure basterebbe così poco; basterebbe solo essere sé stessi!
Perché chi dice di volerci bene lo deve fare per quello che realmente siamo e noi dovremmo essere più attenti ad ascoltare chi ci sta attorno, senza dimenticarci di noi stessi. Continua a leggere “Sto bene, sto bene. Oh come sono libera.”
Consigli di lettura: Una donna di Annie Ernaux
Una madre è colei che ci genera, ci cresce, ci guida e ci consiglia. Ci sta col fiato sul collo e a volte, queste sue mille attenzioni ci sembrano una gabbia. Poi crescendo riconosciamo i suoi sacrifici, le sue paure, le sue rinunce perché noi fossimo migliori, avessimo la vita che lei non ha avuto. Annie traccia, appena dopo la morte della madre, un ritratto del suo rapporto con la mamma attraverso gli anni, dalla fanciullezza fino all’istante in cui le parti si sono invertite ed era lei ad accudirla. Una storia, una vita, un’istantanea di tanti affetti.
Marta Santin
Avete mai letto un libro Fantasy?
Marta era appena uscita dall’ufficio e si stava recando nel suo posto preferito: la “libreria al caffè”. Era un negozio dove le persone potevano sedersi a sorseggiare una bevanda calda e leggere uno dei centinaia di libri presenti al suo interno. Aveva sempre pensato che fosse una bella idea quella di sedersi ed estraniarsi dal mondo gustandosi un buon cappuccino.
“Ciao Marta, cosa ti và di leggere oggi?” chiese la barista, sua amica.
“Non saprei. È un periodo che nulla mi attrae. I libri che leggo sono monotematici e non mi lasciano nulla quando finiscono. Se è un giallo, non ci sono storie d’amore e viceversa. Se sfoglio un tomo dell’orrore non trovo altri argomenti. Mi servirebbe una storia dove al suo interno ci sia tutto. Investigazioni, combattimenti, tensioni, intuizioni, magia e storie d’amore. Qualcosa che mi faccia immedesimare.” Rispose Marta visibilmente avvilita
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IL_ARIA
Tempo fa avevo scritto un articolo pensando a una persona per me speciale. Ragionavo sul suo nome e pensavo che a volte il nostro nome descrive davvero ciò che siamo. Oggi vorrei parlarvi di un altro nome, quello di un’altra persona speciale: ILARIA. Ilaria è una bellissima ragazza che si è trovata improvvisamente a dover affrontare una grande sfida. Non avrebbe mai immaginato di vivere una situazione simile e per quanto sia circondata da tanto affetto, da famiglia e amici, Ilaria deve affrontare questa battaglia da sola, con le sue forze. Continua a leggere “IL_ARIA”
Gaia
La neve stava trasformandosi in un ricordo. Un alito tiepido pregustava con nostalgica premonizione la primavera in arrivo, il tutto mentre sempre più sporadiche isole bianche punteggiavano il sottobosco sull’orlo del risveglio. I primi germogli fecero capolino alle porte di un sole ancora timido ma sempre più pronto a lasciarsi un po’ andare. Piccoli boccioli turgidi di un verde quasi inesprimibile, preludio di un futuro di chiome cotonate ed eteree.
Il ciclo della vita, instancabile, che rinnovava il proprio eterno miracolo.
Lentamente, ma senza fatica, i giorni seguirono i giorni, vagoni di tempo in costante movimento, e mentre la luce rubava sempre più spazio alla notte, il tepore coccolava le prime foglie, timidamente impacciate in balìa dei capricci della primavera.
Continua a leggere “Gaia”
Attimi
Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi
Cesare Pavese
Gli attimi nei quali abbiamo riso, vinto, pianto, urlato, cantato, sorriso, gioito, gli attimi che abbiamo riempito di parolacce, gli attimi che ci hanno rubato le parole e fatto provare un brivido lungo la schiena, gli attimi che ci hanno permesso di stare in silenzio e di essere felici ad ascoltarlo ( il silenzio ), gli attimi che ci hanno fatto scrichignottare il cuore e battere i denti dall’emozione, gli attimi che ci hanno fatto ascoltare la pioggia, fotografare un fiore, guardare il cielo intrappolato tra i rami degli alberi. Tutti quegli attimi che sono e resteranno per sempre la parte migliore della nostra vita
Andrea Spessotto
Consigli di lettura: Sette anni di felicità, Etgar Keret
Un libro per chi ama l’ironia tipica degli scrittori israeliani; un libro per chi ama i racconti brevi che spesso nascondono una morale della vita quotidiana.
L’autore racconta sette anni di vita familiare attraverso alcuni episodi spesso dalla doppia faccia: tra le piccole tragedie quotidiane si nasconde il dramma di un conflitto ancestrale che sta sulla soglia di casa ma si rivela anche l’esilarante positività di chi, tutto sommato, continua a vivere e ad occuparsi delle incombenze di tutti i giorni e dà alle cose la loro dimensione prioritaria. La percezione del rischio e della guerra sono un tema estremamente attuale, nonostante il diverso contesto geopolitico implicato: piccoli dettagli della vita di ogni giorno rivelano, senza troppi giri di parole, il cinismo delle dinamiche umane. Continua a leggere “Consigli di lettura: Sette anni di felicità, Etgar Keret”
Il regalo che non ti aspetti
Quando arriva il momento di fare un regalo è sempre la stessa storia: cosa scegliere? Che sia per un familiare, per un’ amica, per la persona del cuore ciò che desideriamo è fare un regalo speciale, qualcosa che sorprenda, che esprima il nostro affetto e che renda felice chi lo riceve. Ci pensi e ci ripensi, cerchi ispirazione in ogni dove, capti mezze frasi che possano essere rivelatrici, oppure attendi fiducioso che l’idea ti si pari davanti come una folgorazione.
Che sia un oggetto tanto desiderato, un piccolo pensiero fatto col cuore o qualcosa di realizzato con le nostre mani ciò che conta è l’intento con cui lo facciamo e l’abbraccio sincero che ci viene donato in cambio, per questo spesso le cose più belle sono quelle più semplici, quelle che poi rimangono dentro.
Continua a leggere “Il regalo che non ti aspetti”
M_ARCO
È da un po’ di tempo che sono in fissa con i nomi perché a volte, spesso, nel nostro nome c’è già la nostra essenza, il nome ci rappresenta davvero. Il nome di oggi è uno dei nomi più comuni, quello del Santo che festeggiamo il 25 aprile giorno in cui si ricorda e si festeggia la Liberazione…ed è di libertà che questo nome si nutre. M_ARCO, spalle forti e struttura sicura di antica origine ha in sé l’affidabilità dell’arco che sorregge e che crea un passaggio libero, attraverso il quale si incociano i volti di tante persone, si condividono pensieri, ci si ferma a scambiare qualche parola e perché no, ci si da appuntamento per un aperitivo, per una cena…. Marco è solidità e libertà, incontro e fluire continuo di idee. Marco è anche quell’arco che scocca frecce di pungente ironia, che dice quel che pensa perché forte della sua libertà.
Alice Colussi
L’albero dei sorrisi
C’era una volta il libro dal titolo BAGAGLIO A MANO. Quattordici autori decisero, in tempo di pandemia e quarantena, di scrivere dei racconti dove narravano dei viaggi vissuti, sognati ed immaginati in giro per il mondo e per paesi fantastici. C’era una seconda volta un gruppo di persone che decisero di fondare QUELLE DEI BIGLIETTINI GIALLI, donando solo messaggi positivi. C’era un’altra volta volta una missione BOLIVIA, dove volontari si recavano ogni anno nei paesi più poveri a donare sorrisi e speranza. C’è infine un’associazione di CLAUN DI CORSIA, persone che costantemente vanno negli ospedali e case di riposo, con indosso un camice con i disegni più colorati e sgargianti e portano un naso rosso come distintivo, regalando emozioni alle persone che ne hanno bisogno. Continua a leggere “L’albero dei sorrisi”
Ostriche e dighe
Le ostriche sono un piatto prelibato ed apprezzato da molte persone. Tra i luoghi dove se ne consumano di più vi è New Orleans, conosciuta come la città del jazz e delle ostriche, ma anche come una delle città più battute dagli uragani d’America che causano una forte erosione delle coste.
I ristoratori della città hanno però trovato una idea molto green per riciclare i loro gusci e contemporaneamente preservare la loro città. Continua a leggere “Ostriche e dighe”
Consigli di lettura: La fine è il mio inizio
Tiziano Terzani è uno dei miei autori preferiti e occupa un posto speciale nella mia libreria.
É stato l’autore della mia formazione, con lui ho viaggiato nel mondo, ho vissuto i grandi momenti storici contemporanei, ho approfondito i temi della guerra, ho conosciuto la Cina maoista, la Russia staliniana, infine mi sono innamorata del Tibet.
Eppure per leggere questo suo ultimo libro ci ho messo parecchio, precisamente 16 anni.
Continua a leggere “Consigli di lettura: La fine è il mio inizio”
Cheese… Sorpresa!
La sorpresa che vorrei domattina è un sorriso.
Non posso certamente dire di non aver ricevuto sorrisi nella mia vita, né di non saperne fare. Ma svegliarsi con il sorriso: questo penso non sia proprio nelle mie corde.
La sveglia è sempre troppo presto e iniziare una giornata nuova richiede un surplus di energie che le notti insonni erodono progressivamente. Ogni giorno nuovo inizia con il rituale degli zaini da consegnare pronti per le attività quotidiane. La colazione è contingentata nello spazio indispensabile.
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Le parole servono
” Leggere è sognare per mano altrui “
Fernando Pessoa
Leggete, libri, poesie, testi di canzoni, favole, giornali e se non leggete, state vicino a chi lo fa, non abbiate paura, al contrario del fumo, la lettura passiva fa benissimo.
Se vi viene voglia di scrivere fatelo perchè il tempo, ogni singolo istante vissuto, ogni emozione. ogni colore visto e ogni profumo annusato meritano di essere riempiti di inchiostro e fermati per sempre su un foglio bianco. Continua a leggere “Le parole servono”
Il fil rouge del destino
“Fil rouge”: tradotto dal francese significa “filo rosso” e assume il significato di filo conduttore. Ma da dove deriva questo concetto?
Esiste una leggenda cinese secondo cui tutti i neonati, appena venuti al mondo, hanno un filo rosso annodato al mignolo della mano sinistra.
Ma perché proprio il mignolo sinistro? Si pensa che questa leggenda sia nata in seguito ad un’importante scoperta: l’arteria ulnare collega proprio questo dito direttamente con il cuore, sede dello sviluppo del sentimento amoroso. Continua a leggere “Il fil rouge del destino”
Buona Pasqua
Pasqua è arrivata, tutta colorata.
Katiuscia Salmaso
Un uovo colmo di bellezza
È quasi Pasqua e dentro il mio uovo quest’anno vorrei trovare qualcosa di speciale: la capacità di dare valore a ciò che è importante. Mi piacerebbe ritrovare l’entusiasmo di quando ero bambina, per guardare il mondo con il naso all’insù e gli occhi sognanti.
Vorrei occhi nuovi e gambe mai stanche che mi conducano verso sentieri inesplorati e riscoprire la meraviglia di tutto il bello che mi circonda.
Continua a leggere “Un uovo colmo di bellezza”
La sorpresa del mio uovo
Se penso alla sorpresa che vorrei dentro il mio uovo di Pasqua credo che nella mia testa comparirebbero, come nella testa di una bimba un pochino fuori misura, la mia sognata RS6, gioielli, villa con piscina in un posto paradisiaco e chi più ne ha più ne metta. Ma facendo rientrare questo assurdo “embolo” penso che la cosa che vorrei trovarci davvero sia la salute! Certo: egoisticamente in primis per il mio papà e per i ragazzi come EMA che lottano ogni giorno contro mostri invisibili e spietati. Per quei bambini che la parola salute non la conosceranno mai. Continua a leggere “La sorpresa del mio uovo”
“Sorpresaaaaa!”
Vi siete mai sentiti pronunciare questa esclamazione? Magari quando i vostri amici hanno organizzato una festa per voi a vostra insaputa, quando inaspettatamente vi hanno regalato il libro che desideravate tanto oppure quando un parente lontano è tornato da voi prima del previsto. È una bella sensazione.
Sono tante le cose che possono sorprenderci, da bambini e da adulti. In questo tempo di Pasqua, il pensiero corre veloce all’uovo di cioccolato che mi veniva regalato da genitori, nonni e parenti quando ero bambina (e anche quando non lo ero più tanto), da aprire rigorosamente nel giorno della festa, quasi si trattasse di un rito. Continua a leggere ““Sorpresaaaaa!””
Denti di leone
Una leggenda Irlandese racconta che la corolla del soffione è la dimora delle fate che un tempo quando la terra era abitata solo da gnomi, elfi e fate, vivevano liberamente nella natura.
L’arrivo dell’uomo li costrinse a rifugiarsi nei boschi.
Ma le fate avevano dei vestiti troppo sgargianti per riuscire a mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Per questo motivo, furono costrette a trasformarsi in denti di leone, mantenendo però la loro fierezza, infatti anche se calpestati i soffioni tornano sempre in posizione eretta
Ai denti di leone da sempre affidiamo i nostri desideri, un soffio per partire oppure per restare, solo un piccolo soffio per riempire il cielo di migliaia di piccolissime schegge impazzite di luce trasportate dal vento e far fiorire il cielo, solo un piccolo soffio per regalare ai nostri sogni la possibilità di provare a realizzarsi.
Andrea Spessotto
Consigli di lettura: Il rosmarino non capisce l’inverno
«A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di aver soffocato la propria?» Storie di donne diverse, speciali, ognuna con la propria unicità, raccontate da un uomo che dice: ”è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già”. Continua a leggere “Consigli di lettura: Il rosmarino non capisce l’inverno”
Parole parole parole…
Il linguaggio e le lingue sono una splendida invenzione degli homines: sistemi di segni organizzati che permettono di tramandare e conservare informazioni. Ingegnosi ma non perfetti: a volte si tratta di sistemi così diversi che il passaggio dall’uno all’altro è impossibile; traduttore traditore, come si suol dire.
Chi non ha mai provato uno struggente desiderio di raggiungere qualcosa di impossibile? In tedesco si dice Sehnsucht. E quella soddisfazione che vi raggiunge alla sera di una giornata lavorativa? Sempre in tedesco si può usare la parola Feierabend. Forse una persona brillante troverebbe la soluzione con una battuta anche in queste situazioni, e in ungherese la chiameremmo Pihentagyú.
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Così è…se lo vogliamo!
Che la si sia studiata a scuola o meno, tutti conoscono la storia di Gertrude, al secolo Marianna de Leyva, la monaca dei Promessi Sposi costretta dal padre alla vita claustrale. La sua vicenda, che nel romanzo occupa ben due capitoli, è un susseguirsi drammatico e inesorabile di eventi in cui lei non riesce a ribellarsi al volere del “padre” e finisce per condannarsi a un’esistenza che non corrisponde minimamente alle sue inclinazioni.
Scrive il Manzoni: “Dopo dodici mesi di noviziato pieni di pentimenti e di ripentimenti, si trovò al momento della professione, al momento cioè in cui conveniva o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte detto; lo ripetè e fu monaca per sempre.”
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La felicità di quando esce il sole
L’ho sempre saputo e lo ammetto: sono meteoropatica. Ma diciamolo: quando in pieno inverno ti svegli e ti affacci alla finestra e fuori c’è nebbia, pioggia e tutto grigio non è proprio facile sentirsi di buon umore. Magari poi, se ti trovi in quel periodo della stagione dove non vedi il sole da diversi giorni, il gioco è fatto… ecco una bella ricetta per la depressione! Non so voi ma personalmente l’unica cosa che mi verrebbe da fare è tornare sotto le coperte. Vuoi mettere la felicità di quando esce il sole, che scalda le giornate e ci ricarica, ne vogliamo parlare? Io sono come una lampadina ad energia solare, e senza sole, spesso, mi sento spenta anch’io.
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Il mio supereroe
Questo favola è letta ogni sera da una mamma coraggiosa al suo bambino, che si domanda perché suo papà non sia lì con loro a dargli il bacio della buona notte.
Il mio supereroe
Dylan era un bambino di tre anni molto buono e gentile che passava le sue giornate giocando e divertendosi con la mamma Jennie. C’erano molti bambini dell’età di Dylan in quel quartiere, ma lui aveva un segreto che non poteva dire a nessuno: suo padre, Lugantiel, era un supereroe cacciatore di orchi. Il papà possedeva un fantastico drago buono che era tutto bianco e con gli occhi dello stesso colore di quelli della mamma Jennie, un bellissimo blu. Continua a leggere “Il mio supereroe”
Ma tu sai degli audio?
Quando ognuno di noi volontari prepara il proprio articolo lo pensa a modo suo; non sempre quello che vorremmo trasmettere si riesce a trascrivere e rendere comprensibile agli altri. Le parole hanno un loro significato e spesso le usiamo interpretandole individualmente. Ci sono parole che avrebbero un significato ben preciso, ma nell’uso comune vengono “trasformate”. Ad esempio ci sono i dialetti che non sono comprensibili da tutti ed ogni tanto potrebbe scappare una parolina qui e lì in uno degli scritti. Continua a leggere “Ma tu sai degli audio?”
Il lato positivo della positività
Tampone positivo!
Panico iniziale e tutte le mille paranoie del caso! Eventi, impegni, gestione famigliare. Mentre guido verso casa, si accavallano mille pensieri in quel cervello, già provato, che mi ritrovo. A casa un po’ di pianificazione e poi mi chiudo in camera. Prima però passo per quello scaffale e recupero un bel po’di libri, la mia agenda e il mio PC. Poi sbatto la porta e chiudo letteralmente tutto il mondo fuori.
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Come impariamo a comportarci all’interno della società
Se ci pensate, noi esseri umani, tutti i giorni, seguiamo delle regole non scritte per poterci adattare al contesto sociale in cui viviamo. Alla base di questo principio vi è il concetto di socializzazione, che permette la trasmissione di queste norme sociali fondamentali.
La socializzazione è il processo che ci educa ad assumere un comportamento appropriato in relazione alla società in cui viviamo o a determinati contesti e ambienti sociali. Fondamentalmente, è il modo in cui si impara a comprendere e a rispettare le aspettative e le pratiche dei gruppi sociali con cui ci si interfaccia. Questo processo ha inizio a partire dai genitori, che insegnano ai proprio figli il modo in cui applicare determinate norme e regole: in sostanza, spiegano loro come comportarsi. Continua a leggere “Come impariamo a comportarci all’interno della società”
Consigli di lettura: Quando la luna ero io di Luigi Garlando
Metti una nonna astronoma, una mamma figlia dei fiori, una nipote assai curiosa; metti anche un piccolo paese in Sicilia, una storia di famiglia molto particolare; metti il figlio del sindaco e il suo fedele amico, il figlio del re delle olive.
Continua a leggere “Consigli di lettura: Quando la luna ero io di Luigi Garlando”
La Moyenne
Se aveste comprato un isolotto disabitato per 8.000 sterline e vi offrissero 50 milioni di dollari per venderlo, cosa fareste?
Brandon Grimshaw non ebbe dubbi nel 2010 di fronte all’offerta di un principe Saudita, rifiutò.
Nel 1962 Brandon, un quarantenne, direttore di un giornale inglese, decise di cambiare vita. Acquistò un piccolo e disabitato isolotto alle Sheychelles, Moyenne, e ci andò ad abitare.
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Mettiti nelle mie scarpe
Prima di giudicare la vita di una persona, cammina per tre lune nei suoi mocassini (proverbio indiano)
“Che numero di scarpe porti?” inizia così la visita esperienziale all’Empathy Museum, un paio di scarpe da indossare, del nostro numero o più grandi, da uomo o da donna scelte da noi o lasciate al caso. Scarpe che hanno fatto strada, che hanno vissuto vite, emozioni, momenti. È così che mi ritrovo con ai piedi un paio di scarpe da uomo di pelle marrone: hanno fatto strada quelle scarpe, si vede. Le osservo, le ascolto, ci muovo i piedi dentro. Ci sto comoda con il mio 38 calzato in un 43 forse 44, eppure le sento che sono diverse una dall’altra, una più consumata dell’altra, una leggermente più stretta quasi fastidiosa. Continua a leggere “Mettiti nelle mie scarpe”
Prospettiva
Ieri c’è stato il vento forte, e oggi il cielo di Torino è di un azzurro inusuale: fantastico!
È inverno ma sembra fine primavera.
Sicuramente i pessimisti / realisti diranno ACCIDENTI AL RISCALDAMENTO GLOBALE (vero).
Ma io sono una sognatrice, una persona che fa del proprio meglio per essere il più “ecologica” possibile e poi, come sempre, cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e quindi mi godo il sole.
Continua a leggere “Prospettiva”
la Serra dei Giardini
Venezia è sicuramente una delle mie città preferite e averla a poca distanza è una vera fortuna. Non so perché, ma per anni non ci sono stata: forse, la troppa vicinanza la rendeva una meta scontata e sempre snobbata per raggiungere destinazioni più lontane. “Tanto a Venezia ci posso andare quando voglio” senza rendermi conto che quel “quando voglio” si traduceva in un mai. Continua a leggere “la Serra dei Giardini”
Tutta colpa della musica
Università, vent’anni, gli anni più belli, un’altra vita, un’altra libertà.
Ricordo che un giorno durante il periodo del tirocinio in uno dei tanti reparti in cui dovevamo fare esperienza e rimasi colpita da una persona il cui ruolo non mi è mai stato chiaro, neppure ora se ci penso. Aveva capelli lunghi, brizzolati e trascurati, e girava per le stanze del laboratorio con gli auricolari del walkman (pensate quanto sono vecchia!) piantati costantemente nelle orecchie, salutando a malapena e neanche tutti quelli che incontrava. L’ho subito catalogato come maleducato e scostante e alla sua mancanza di saluto, nonostante il mio fosse continuo e costante, ho fatto presto l’abitudine, malgrado il suo comportamento mi rimanesse oscuro. Continua a leggere “Tutta colpa della musica”
Cosa puoi fare con l’oggi?
La routine mi ha salvata e mi dona la vi(t)a ogni mattina.
E’ il mio caffè, l’interruttore della mia luce, il mio integratore.
Da quando mi prendo un’ora per me, prima di cominciare la giornata, senza distrazioni, la mia vita è cambiata.
Non esiste telefono, solo connessioni con me stessa e il Divino. Chiamalo come vuoi: Dio, Universo, Madre Natura…
E’ un momento sacro, magico e non negoziabile. Continua a leggere “Cosa puoi fare con l’oggi?”
A carnevale ogni scherzo vale!
Questa era la frase che dava inizio alla battaglia dei coriandoli. Manciate di coriandoli lanciate ovunque, sui capelli, dentro le maglie, nelle scarpe, perfino in bocca e nelle orecchie, quei piccoli pezzettini colorati finivano ovunque sommersi di grida e risate. E pazienza se poi a casa ti facevano spogliare in un angolo e infilarti dritto nella vasca sperando invano che non andassero a finire dappertutto: quelli li trovavi il giorno dopo anche nel letto. E pazienza se poi la mattina successiva qualcuno avrebbe dovuto occuparsi di ripulire strade, marciapiedi e piazze per far tornare tutto alla normalità, il divertimento era troppo e nessuno vi avrebbe mai rinunciato. Continua a leggere “A carnevale ogni scherzo vale!”
Si può parlare di amore a prima vista?
Cos’è il cosiddetto ”amore a prima vista”? Esiste davvero?
Quando si parla di ”amore a prima vista” ci si riferisce a quel sentimento molto forte che si manifesta tra due persone sconosciute. Questa sensazione di amore istantaneo viene spesso denominata anche ”colpo di fulmine” poiché appare come un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che colpisce direttamente il cuore. Continua a leggere “Si può parlare di amore a prima vista?”
I murales green
I murales green sono opere realizzate con “Airlite”, una particolare vernice green, che con un processo simile alla fotosintesi è in grado di ripulire l’aria dalle sostanze inquinanti al 89 %.
Ci vogliono circa 12 mq di pittura per azzerare l’inquinamento prodotto da un’auto in un giorno. Continua a leggere “I murales green”
Amare
Febbraio è il mese dell’Amore. Quando pensiamo a questo periodo dell’anno, ci viene in mente che c’è San Valentino e chi è in coppia inizia ad ipotizzare quale sorpresa anche piccola, possa far piacere alla sua dolce metà. Chi invece è single potrebbe vivere questo periodo con un po’ di tristezza e malinconia.
Se provassimo a pensare al mese di febbraio come a quel periodo in cui volersi più bene?
Magari potremmo prenderci del tempo per farci una maschera purificante ed energizzante, farci accompagnare da un bel bagno con candele profumate, bagnoschiuma e che ci faccia rilassare.
È bellissimo prendersi cura di se stessi, è fantastico Avere Momenti Allegri Ritrovando Energia.
Katiuscia Salmaso
Sparso e non disperso: diffuso!
Si è diffusa una nuova modalità di fare turismo: l’albergo diffuso.
Se n’è diffusamente parlato sui giornali: anche la scuola moderna richiede nuovi metodi e nuove competenze, tanto che si parla di scuola diffusa.
Che cosa significa DIFFUSO? Participio passato del verbo bla bla bla, deriva dal latino bla bla bla. Sparso tutto intorno, dice il vocabolario. Ma ironia della sorte questa parola ha un campo di applicazione così vasto da potersi definire appunto diffuso.
Continua a leggere “Sparso e non disperso: diffuso!”
Il claun di corsia
Essere un claun di corsia, porta in giro tanta allegria,
un camice, un trucco e un naso rosso e riesce a far ridere a più non posso
Prepara il borsone attenendosi ai piani
e in un batter d’occhio arriva alla sala per gli anziani
Nella casa di riposo, mentre usa la caffettiera,
fa sorridere anche le nonnine senza dentiera,
e che dire dell’anziano brontolone ed iracondo,
che quando lo vede diventa giocondo?
Ora è tardi e deve andare
ci sono altre persone da giovare Continua a leggere “Il claun di corsia”
Sull’amicizia
Oggi tema in classe.
Il testo argomentativo.
Ho scelto diverse tracce pensando a temi di cui un adolescente potrebbe avere voglia di parlare o semplicemente su cui abbia qualcosa da dire. In effetti il ventaglio di possibilità è ampio, anche se per noi adulti spesso è più comodo pensare che questi giovani d’oggi (così ci piace definirli) non abbiano molto di cui discutere.
Continua a leggere “Sull’amicizia”
L’avventura
In un bellissimo libro per bambini ” L’ultimo della classe “, di Alfredo Stoppa, ho letto questa frase che mi ha colpito molto : “l’avventura non si incontra solo tra le onde o sui dirupi, nelle grotte buie o sulla punta della luna, a volte sta lì, nascosta e muta, dietro l’angolo. Aspetta, aspetta delle mani che la vogliono, per se, per sempre”. Continua a leggere “L’avventura”
Amore e libertà
Quanti gesti inconsapevoli facciamo ogni giorno?
Non ci pensiamo mai, perché sono parte di noi, della nostra quotidianità…ma quanti ne facciamo ogni giorno?
Dal legarsi i capelli per lavarsi il viso al mattino, truccarsi prima di uscire, accarezzare i propri figli o spingerli per farli uscire di casa la mattina, bere il caffè mentre si legge velocemente il giornale o si leggono alcune righe, stiracchiarsi appena svegli, abbracciarsi, baciarsi velocemente, guardarsi allo specchio e darsi uno schiaffetto di incoraggiamento prima di uscire (sì, lo ammetto, io lo faccio). Continua a leggere “Amore e libertà”
La pazienza del marmo
Immaginate un blocco di pietra. Immaginate anzi, per essere precisi, un enorme blocco di marmo di Carrara.
Bene. L’avete visualizzato?
Ora fate un ulteriore piccolo sforzo, e collocate nella vostra mente quel mastodontico monolite all’interno di una vecchia, fredda, umida costruzione sita nel cuore di Firenze a cavallo della seconda metà del ‘400.
Infine, con un ultimo sprazzo di fantasia, considerate che quel blocco informe se ne stia lì, a guisa di un gigante addormentato, in paziente attesa, o meglio in stato di semi abbandono, da ben 37 anni.
Continua a leggere “La pazienza del marmo”
Consigli di lettura: Come vento cucito alla terra
L’ho scelto come libro da mettere in valigia, il libro delle vacanze che scelgo sempre con molta cura come compagnia per i momenti di relax e riposo. Ero sicura che ne sarebbe stato all’altezza, visti i precedenti oramai considero Ilaria Tuti una garanzia. È cosi è stato.
Continua a leggere “Consigli di lettura: Come vento cucito alla terra”
Tempo
Vorrei saper fare tutto e avere la possibilità per poter imparare a farlo. Ogni tanto penso al tempo che ho buttato e quanto ne spreco ancora. Mi chiedo se ogni attimo che ho lasciato andare e che avrei potuto usare per qualcosa di utile, o imparare qualcosa di nuovo, non sia solo tempo, ore, minuti, secondi, ma occasioni che ho smarrito nel corso della vita. Continua a leggere “Tempo”
Ciò che è posto innanzi
Quando rifletto su qualcosa, mi piace indagarne il significato più profondo. Mi chiedo cosa significhi esattamente, come possa essere interpretato, quali implicazioni comporti. In genere, mi aiuta molto partire dal senso etimologico del termine, un po’ perché i miei studi mi hanno portato a dare molta attenzione alle parole che usiamo, un po’ perché credo fermamente che non siano nate per caso; c’è una certa arbitrarietà nel chiamare “porta” e non “divano” ciò che usiamo per aprire delle stanze, ma certi termini più di altri hanno in sé il significato del concetto a cui li associamo. Continua a leggere “Ciò che è posto innanzi”
Consigli di lettura: #iostoconloro di Loredana Frescura e Marco Tomatis
Sofia e Giada, una studentessa e un’ex studentessa dei Licei Le Filandiere di San Vito al Tagliamento (PN), hanno commentato per noi il libro #iostoconloro di Loredana Frescura e Marco Tomatis, letto nell’ambito del progetto BiblioFilanda promosso dalla scuola e rivolto a ragazzi amanti della lettura. Il romanzo racconta la storia di cinque amici e compagni di classe, la cui vita scorre complessa tra il difficile rapporto con la famiglia, lo scontro con i professori e il desiderio di non avere più limiti e costrizioni. Riusciranno i cinque amici a trovare una via d’uscita?
Ecco che cosa hanno scritto Sofia e Giada: Continua a leggere “Consigli di lettura: #iostoconloro di Loredana Frescura e Marco Tomatis”
L’uomo della sabbia
Era distesa sul letto da diverso tempo ed un senso di nostalgia la stava pervadendo. Dall’alto del suo secolo di vita, stava ripensando agli anni trascorsi, alle scelte fatte e a quelle che avrebbe potuto fare. Le sembrava di non aver vissuto come desiderava, che se avesse percorso altre strade sarebbe stata più felice. Piccole lacrime le stavano solcando il viso ed attraverso gli occhi annebbiati, le parve di vedere un uomo davanti a lei.
Continua a leggere “L’uomo della sabbia”
Festeggia, ringrazia, risplendi
C’è chi ha fatto i bilanci dell’anno appena concluso e chi si concentra sui buoni propositi dell’anno nuovo, e poi ci sono io che questo momento lo vivo sempre tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Continua a leggere “Festeggia, ringrazia, risplendi”
Cos’è un bacio?
Cos’è in fondo un bacio, chiede Cyrano?
Un giuramento fatto un poco più da presso,
un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo roseo messo tra le parole t’amo;
un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito
che ha il fruscio di un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra!
Cyrano de Bergerac Continua a leggere “Cos’è un bacio?”
Un nuovo inizio?
Solitamente con il finire dell’anno in corso e l’inizio di quello successivo si pensa che stia per cominciare un nuovo periodo ed è per questo che, pieni di mille aspettative, ci mettiamo a scrivere la lista degli obiettivi che vorremmo raggiungere. Continua a leggere “Un nuovo inizio?”
Relax significa produttività
Pioveva ininterrottamente da due giorni nel mio paese Natale e qui, stavo trascorrendo il ponte dell’8 Dicembre. Le vivo molto bene le stagioni piovose, specialmente durante le festività. Mi ricordano l’Irlanda e le avvolgenti sensazioni di quando inzuppata, aprivo la porta e mi aspettava il camino acceso e una tazza di thè caldo all’Inglese. Continua a leggere “Relax significa produttività”
Buon compleanno a te!
Cara Gazzetta,
o meglio, cara Gazza, come ti chiamiamo noi tutti della redazione,
or volge l’anno e non è solo un capodanno di una lunga serie, ma è anche il tuo compleanno: tre anni di te!
Quest’anno ti facciamo un regalo: il nostro grazie, la nostra gratitudine.
Continua a leggere “Buon compleanno a te!”
Gennaio, il mese degli inizi
Gennaio è sicuramente il mese degli inizi, un anno è appena passato con i suoi alti e bassi e uno nuovo è pronto a partire ricco di speranza, di sogni e soprattutto di buoni propositi. Se gli ultimi giorni di dicembre sono dedicati a fare un bilancio sul passato, questo è sicuramente il momento di buttarsi su nuovi progetti.
Continua a leggere “Gennaio, il mese degli inizi”
Donare per salvare
Ogni anno, quando arriva il periodo di Natale, siamo sempre tutti impegnati a cercare regali originali e piacevoli per i nostri cari. Questa volta, però, possiamo veramente sorprenderli con un dono che proviene direttamente dal profondo del cuore.
Continua a leggere “Donare per salvare”
Il nuovo che vorrei
Primo di gennaio: da sempre, per me, il giorno più triste dell’anno. Che piova o che ci sia il sole cerco sempre di andare a fare una passeggiata al mare, che aiuta sempre il mio animo a riappacificarsi un po’. Quale vuol essere il mio buon proposito per l’anno che verrà? VORREI ripartire da me, a 360°, per poter godere del tempo che mi è dato senza sprecarlo ad arrabbiarmi o a rimuginare.
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[Per dona]re [libera mente]
Come può chi ha subito un torto enorme, come l’uccisione di un congiunto, pronunciare parole di perdono?
Sembra un paradosso, eppure succede: lo troviamo spesso nelle cronache. Recentemente la missione della diocesi di Concordia-Pordenone in Mozambico ha subito un attacco da parte dei terroristi: durante quella notte don Loris, uno dei sacerdoti coinvolti, invia un messaggio ai suoi di casa e scrive “ho perdonato chi eventualmente mi ucciderà”. Continua a leggere “[Per dona]re [libera mente]”
Lettera alla redazione
Per donare
DoniAM♥ci
Un dono è qualcosa di speciale, è più di un regalo, parte dal cuore e racchiude un intento, la volontà di rendere felice un’altra persona, un gesto disinteressato, una gentilezza.
Al suo interno c’è anche una parte di noi stessi, la più profonda.
Continua a leggere “DoniAM♥ci”
Per-donare significa…
Perdonare significa donare compassione.
Perdonare significa comprendere il proprio stato d’animo, riconoscerlo ed accettarlo.
Perdonare significa essere disponibili a dimenticare un torto subito.
Continua a leggere “Per-donare significa…”
Consigli di lettura: Muoio dalla voglia di conoscerti
Siete mai morti dalla voglia di conoscere qualcuno, di sapere tutto di lui? Questo è quello che succede a Fiorella, una diciassettenne appassionata di libri e di poesia, innamorata di Karl, un giovane idraulico che ha abbandonato presto gli studi. Fiorella desidera che Karl le parli di sé, perciò ha preparato una lista di domande a cui vuole che risponda per iscritto. Continua a leggere “Consigli di lettura: Muoio dalla voglia di conoscerti”
Se la felicità ha un nome, urlalo
Che strano, oggi è stato veramente così strano trovarsi in quel grande letto, ancora una volta come cento altre volte di un tempo ormai lontanissimo, alzare le lenzuola e appiattirsi il più possibile prima di ricoprirsi nuovamente con il lenzuolo e restare immobile, fermo ad aspettare, come quando il lettone grande era un castello da conquistare, come quando in silenzio aspettavo che tu arrivassi a cercarmi ed ero certo non mi avresti trovato.
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Liberi PER-DONARE
Per regalare bisogna essere liberi! Già, liberi da catene, liberi dal DOVERE, liberi nelle semplici relazioni. Dobbiamo compiere gesti nella più elementare fluidica delle cose quasi una cosa scivolasse liscia come l’acqua.
Continua a leggere “Liberi PER-DONARE”
Lettera a Babbo Natale
“Mi” & “mi”
“Mi”, nel dialetto veneto “io”. Le corde di una chitarra, in accordatura standard, iniziano e finiscono con un “mi”. Non ci avevo ai pensato, lo trovo curioso. “Io” e “io” , e un po’ lo è di certo, è un incontro con te stesso prima di tutto, quando la abbracci per farla “cantare”. Continua a leggere ““Mi” & “mi””
Lidia (r)
Oggi voglio parlarvi di un nome…Lidia. Lidia in spagnolo significa “lotta”, la lotta del toro e del torero che danzano combattendo nell’arena. Oggi voglio anche parlarvi di una persona: Lidia. La tua vita è stata una lotta e tu sei stata una guerriera sensibile e aggraziata, dolce e ferma. Non avevo mai pensato al significato del tuo nome che bene ti descrive, tu, nata sotto il segno del leone hai vissuto con passione e con coraggio questa vita a volte ingiusta. Hai saputo dar valore alle piccole cose e agli affetti: quello della famiglia, dell’amore e dell’amicizia. Affetti che ti hanno accompagnata nei momenti belli e in quelli brutti. Cosa significa Lidia? Cos’hai significato per me? Che si può combattere danzando, con ironia forza e grazia e che tutto l’amore che diamo torna indietro, sempre.
Alice Colussi
Il perdono è un dono?
“Il perdono è un arma potente, perché libera l’anima e rimuove la paura” (Nelson Mandela).
Perché perdonare è così difficile? Forse perché questo sentimento è legato ad un dolore affettivo, che ci fa stare male, una delusione che avvertiamo nel profondo. Proviamo un senso di ingiustizia che ci ferisce e logora dentro. Spesso pensiamo che perdonare ci renda deboli e accondiscendenti, ma per me non è così. Continua a leggere “Il perdono è un dono?”
Consigli di lettura: Marco Balzano, L’ultimo arrivato
Il finale che non ti aspetti. Una struttura narrativa spettacolare in cui l’evento di massima tensione viene posposto ma sempre richiamato nel corso del romanzo. Lunghi flashback si intrecciano con il presente sempre richiamati da elementi simbolo. What else?
Continua a leggere “Consigli di lettura: Marco Balzano, L’ultimo arrivato”
Ogni stagione ha il suo rumore
La frase, buttata lì quasi per caso nel mezzo di un discorso, mi è rimasta appesa all’orecchio. Ha continuato a svolazzare qua e là nella mia mente in attesa di ottenere la mia attenzione. Una frase semplice, ma di grande effetto. Una frase arrivata mentre riflettevo ad alta voce sulla mia difficile convivenza con la stagione fredda. Un amore impossibile, il nostro. Nei fatti, separati in casa. Anzi io in casa, lui fuori: il freddo.
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“Un trauma” da TV
Siamo fatti così. Avanti, ammettetelo! Se vi dico globuli rossi pensate subito a quei goffi “cosi” rossi con le bolle di ossigeno caricate sulla schiena. Se dico globuli bianchi visualizzate immediatamente dei ranger in navicelle volanti, a piedi col manganello o a cavallo. I più attenti, quando scoprono di avere delle infezioni da “Escherichia Coli”, ricorderà subito quei millepiedi ciccioni e poco svelti che servivano a trasformare il cibo in vitamine. Continua a leggere ““Un trauma” da TV”
Consigli di lettura: Qualcuno con cui correre di David Grossman
Gerusalemme. Durante l’estate il sedicenne Assaf lavora nel reparto d’igiene del municipio, dalle otto del mattino alle quattro del pomeriggio. Un giorno il vicedirettore del reparto gli affida un compito all’apparenza impossibile: ritrovare il proprietario di un cane abbandonato (e disperato!) seguendolo per le vie della città. Continua a leggere “Consigli di lettura: Qualcuno con cui correre di David Grossman”
Quante parti di me, di noi esistono
Quante parti di me, di noi, esistono ?
E’ una bella domanda.
Inizio questa riflessione dopo essermi presa del tempo per riguardare e far pulizia delle mail che negli anni avevo archiviato. Quante esperienze ho fatto e quante ne farò, spero!
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Irresistibile voglia di giallo
Adoro il giallo. Mi trasmette energia allo stato puro perché richiama la luce calda sprigionata dai raggi solari. E poi rappresenta il simbolo dell’estate ed io amo l’estate. Il giallo è in assoluto il colore più positivo che ci sia, proprio perché ha questa incredibile capacità di regolare la frequenza cardiaca e regalare il buon umore.
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Spilli, spagnolette e bottoni
Sono nato in un periodo nel quale i soldi erano pochi e i bambini non avevano moltissimi giocattoli ma per fortuna, quei pochi giochi servivano a sviluppare la curiosità, l’aggregazione e la fantasia.
Oggi invece tutti i giochi tecnologici isolano i bambini e li rendono sempre più solitari ed egoisti.
In quegli anni la televisione era in bianco e nero, aveva un trasformatore che andava acceso un’ora prima perché le valvole si dovevano riscaldare, c’erano 3 canali e le trasmissioni iniziavano dopo le 17.00 con la TV dei bambini e prima non c’era null’altro che la scritta fissa RAI Radio Televisione Italiana. Continua a leggere “Spilli, spagnolette e bottoni”
Il sommo Piero
Stava passeggiando assorta nei pensieri dopo una giornata stancante. Le erano venuti in mente i giorni passati, quando era piccola. I cartoni animati allora erano più belli e avvincenti di quelli di oggi, o “almeno così crede chi è nato negli anni ‘70 – ‘80” pensò ridendo. I pomeriggi di allora erano intrisi di cartoni e telefilm. Ma alla sera, aveva un appuntamento settimanale che l’aveva sempre affascinata: “La Macchina Meravigliosa”, di Piero Angela. Continua a leggere “Il sommo Piero”
Quando “fare muro” non è scritto sui muri
Ci sono immagini che segnano ere: fotografie di attimi che da subito entrano nella storia. La caduta del muro di Berlino è una di queste: la nomini e si stampa immediatamente nella mente la polaroid dell’unità ritrovata, della pace rinsaldata.
Ci sono muri che dividono e ci sono muri che costruiscono.
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Splendido splendente
“Invitante, tagliente / splendido splendente / pa ra pa pa pa ra / pa ra ra pa pa pa ra / pa ra pa pa pa ra”
Da qualche giorno mi risuona in testa questa vecchissima canzone della Rettore, che ho scoperto essere stata scritta per denunciare ironicamente la crescente popolarità, in quegli anni, della chirurgia estetica. “Splendido splendente” è il “bisturi perfetto” che dà un volto nuovo a chi ricorre ai ritocchini, ma la mia ossessione per questo ritornello nasce dall’uso della figura etimologica: l’accostamento di due aggettivi accomunati dalla stessa radice ti entra in testa e non ne esce più. Continua a leggere “Splendido splendente”
A volte basta poco
Alle volte un piccolo e insignificante gesto per taluni può trasformarsi in un ricordo indelebile per altri. Sono molti gli esempi, in varie attività, nella musica o nello sport. Per esempio atleti che hanno fatto delle piccole sorprese a qualche loro tifoso.
Oggi vi racconto di una famiglia americana che ha accompagnato la propria figlia di dodici anni a vedere una partita dei Golden State Warriors, squadra di basket del campionato americano.
Continua a leggere “A volte basta poco”
Il significato delle stelle
Il tema della sera e della notte, sin dall’antica Grecia, ha sempre ispirato gli animi più sensibili ad una costante introspezione, capace di illuminare il senso sia della propria esistenza che dell’intera umanità.
Nel caso di Dante, per esempio, la sera diventa la confidente dello stesso poeta: è il momento in cui egli si sofferma a riflettere sulle vicende della propria vita e sul tempo, elemento incontrollabile e fuggente. Per il poeta, le stelle sono la meta reale e ideale del suo viaggio ultraterreno: la parola in rima “stelle” suggella tutte e tre le cantiche della Commedia.
Continua a leggere “Il significato delle stelle”
Consigli di lettura: Fiore di roccia di Ilaria Tuti
“Quelli che riecheggiano lassù, fra le cime, non sono tuoni. Il fragore delle bombe austriache scuote anche i villaggi, mille metri più giù.
Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto: alle nostre schiene, alle nostre gambe, alla nostra conoscenza di quelle vette e dei segreti per risalirle. Dobbiamo andare, altrimenti quei poveri ragazzi moriranno anche di fame.” Continua a leggere “Consigli di lettura: Fiore di roccia di Ilaria Tuti”
Terapia dell’anima per pazienti oncologici
Elena, come molti di noi, ha imparato presto come la condivisione, l’ascolto di sé e degli altri, la cura di noi stessi a 360° sia la medicina migliore. Così è divenuta un’insegnate di yoga e, avvicinatasi a diverse discipline meditative, ha deciso di mettere la sua professionalità a disposizione di altre donne che come lei si sono trovate a combattere non solo con la malattia, ma anche con tutti i fantasmi da essa generati: la paura di non farcela, l’inadeguatezza in casa e al lavoro, reggere gli sguardi, il vittimismo…
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Sapienza
Che sapore ha la felicità? Potremmo parafrasare così il titolo della canzone dei Negrita di qualche anno fa.
Osserviamoci. Mentre viviamo, osserviamoci, come se fossimo spettatori delle nostre vite: può capitare di vederci mangiare svogliatamente, di non sapere che cosa fare, di lamentarci in continuazione di questo e di quello. Abbiamo perso il gusto per le cose che facciamo. Niente ha più sapore e noi non siamo mai felici: che gusto c’è in una vita sciapa?
Continua a leggere “Sapienza”
Non alzo la mano
Queste parole le voglio dedicare a tutti quelli che vivono la vita con tempi diversi, a tutti quelli che hanno bisogno di sorriso in più, di una parola gentile, di sapere di non essere soli, a tutti quelli che pensano di non farcela per la disattenzione e l’impreparazione di chi dovrebbe aiutarli a diventare grandi. Continua a leggere “Non alzo la mano”
Il pigiama
Torno a casa da una giornata veramente lunga e stancante, faccio una doccia bella rinfrescante che mi pulisca da tutto quello che non voglio rimanga con me.
Finta indecisione su cosa mettermi: tuta o pigiama?
Pigiama tutta la vita! Sono talmente ko che non avrei neanche voglia di mangiare ma, non so perché, l’essermi potuta togliere il reggiseno ed aver indossato il mio capo preferito mi dà lo sprint per cenare.
Continua a leggere “Il pigiama”
27 domande che ti stravolgeranno la giornata
Consapevolezza. Una parola tanto usata, ma cosa vuol dire veramente?
Dal principio, la consapevolezza è uno strumento di sopravvivenza: la capacità di essere consapevoli dell’ambiente in qualche forma, a qualche livello, e di agire conseguentemente.
La consapevolezza è un magico risveglio. È sentirsi davvero svegli (non come quando suona la sveglia la mattina), è molto di più. È sentirsi vivi, presenti, liberi. Continua a leggere “27 domande che ti stravolgeranno la giornata”
Le stazioni ferroviarie
Il marmo della panchina era freddo quella sera, amplificava di molto il senso di solitudine e smarrimento che ebbi in quella attesa mentre, seduto, aspettavo il mio cambio. Fu quello il ricordo più forte di quel viaggio che mi portò verso il centro Italia. Sguardi smarriti nei quali mi ritrovavo. Altri invece, sicuri e determinati, delle persone che si affrettavano verso le discese nei tunnel sotterranei; li invidiavo: tornavano a casa.
Continua a leggere “Le stazioni ferroviarie”
Consigli di lettura: La biblioteca dei giusti consigli
E poi arriva un libro. IL LIBRO! Quello giusto, illuminante. che arriva proprio perchè ne avevamo bisogno. Quello che sembra sapere davvero cosa abbiamo bisogno di capire, sapere, sentirci dire. E’ questo che la lista protagonista del libro insegna ai personaggi: a capire i personaggi, conoscerli e mettere in pratica gli insegnamenti dettati dalle semplici pagine di grandi classici della letteratura. Due vite che si sfiorano e si fondono accompagnate da grandi personaggi di libri storici! Assolutamente da leggere e da vivere
Marta Santin
L’omosessualità è sempre esistita
“L’omosessualità è nata negli ultimi tempi, prima non esisteva. Ed è proprio per questo che è qualcosa di innaturale”.
Molti non sanno che il tema dell’omosessualità è stato trattato sin dall’antichità, e pertanto non è un costrutto della società moderna.
Continua a leggere “L’omosessualità è sempre esistita”