L’ho sempre saputo e lo ammetto: sono meteoropatica. Ma diciamolo: quando in pieno inverno ti svegli e ti affacci alla finestra e fuori c’è nebbia, pioggia e tutto grigio non è proprio facile sentirsi di buon umore. Magari poi, se ti trovi in quel periodo della stagione dove non vedi il sole da diversi giorni, il gioco è fatto… ecco una bella ricetta per la depressione! Non so voi ma personalmente l’unica cosa che mi verrebbe da fare è tornare sotto le coperte. Vuoi mettere la felicità di quando esce il sole, che scalda le giornate e ci ricarica, ne vogliamo parlare? Io sono come una lampadina ad energia solare, e senza sole, spesso, mi sento spenta anch’io.
Ma perché succede? Esiste davvero una sindrome meteoropatica? Cercando in rete ci sono varie opinioni anche di diversi professionisti e quindi lascio questa risposta a chi è più competente di me, il mio pensiero è che tutto sta in una certa sensibilità che ognuno di noi ha, che può essere più o meno spiccata ed è lei a fare la differenza.
Da qui parte la mia nuova mission da persona dall’animo luminoso che crede nel sole anche quando non si vede: cercare di trasformare gli stati d’animi grigi in modo che diventino emozioni positive, come? Per esempio cerco di portare avanti tutte quelle attività che di solito mi lamento sempre di non aver tempo di fare. Leggere quel libro che prende polvere sul nostro comodino da troppo, potrebbe essere un buon inizio. Un’altra idea è quella di dedicarsi alla cura di sé con un bagno caldo, della meditazione, ascoltando musica. Insomma: la vita è sempre frenetica, un po’ di sano e giustificato relax non guasta. A me piace molto dedicarmi alle mie passioni creative, come scrivere, dipingere, cucire o fare a maglia. Di cose ce ne sarebbero da fare, l’unica difficoltà sta nel combattere la pigrizia e trovare il sole che è dentro di noi.
Ma, secondo voi, il cielo lo sa, che quando piange rende un po’ tristi anche noi quaggiù? Chissà che, emanando noi luce, un po’ ne arrivi fino a lui per consolarlo!
Eleonora Brun