Il dilemma del porcospino

Anche i porcospini hanno i loro problemi…eh si, avete mai sentito parlare del “dilemma del porcospino”? Il filosofo Schopenhauer in “Parerga e paralipomena” racconta di un numero di porcospini che durante l’inverno hanno bisogno di scaldarsi e quindi si avvicinano tra loro ma si feriscono con i loro aculei, allora si distanziano, ma sentendo freddo cercano di avvicinarsi nuovamente e così facendo si allontanano e si riavvicinano sforzandosi di trovare la distanza giusta per non ferirsi l’un l’altro. Continua a leggere “Il dilemma del porcospino”

Il paperopolese

Simone era un bimbo di undici anni molto vivace ed insieme alla sorellina di nome Beatrice, che imitava ogni azione che faceva il fratello maggiore, faceva scherzi agli anziani nonni che vivevano con loro. Ai bambini piaceva passare i pomeriggi ad inventare nuovi giochi per spaventare nonni e poi ridere a crepapelle. Un giorno però si accorsero che gli ultimi scherzi che avevano programmato, una volta portati a termine, non funzionavano più; i nonni sapevano sempre in anticipo quello che loro volevano fare. Com’era possibile? Continua a leggere “Il paperopolese”

A come AMICIZIA

Il caso non esiste, la vita è meravigliosa e ci presenta alle volte circostanze in modo del tutto inaspettato.
Sta a noi tenere “gli occhi aperti” per non perdere delle occasioni, perché in particolare “chi ha la pelle sottile” si rende conto in pochissimo delle affinità che rendono simili le persone. Continua a leggere “A come AMICIZIA”

Perdersi fuori per ritrovarsi dentro

Labirinti, labirinti, labirinti! Ho sviluppato una vera e propria passione per i giardini-labirinti botanici e in Italia ce ne sono davvero molti da visitare.

Già prima di entrarci mi ritrovo, solitamente, completamente immersa nell’esperienza. Quando avvicinandomi all’ingresso riesco a vederne la forma, sembra tutto molto chiaro e semplice, l’entrata, il percorso da fare e l’uscita, facile come bere un bicchier d’acqua! Ci entro ostentando una sicurezza trionfante, certa di avere già la soluzione in tasca, per ritrovarmi dopo pochi passi con una prospettiva completamente diversa. Dall’interno tutti i punti di riferimento che credevo di avere sono svaniti, mentre prima mi sentivo in una posizione dominante ora mi sento persa, piccola di fronte a tutto quel verde che mi avvolge molto più grande di me e che non mi permette di vedere oltre. Continua a leggere “Perdersi fuori per ritrovarsi dentro”

Come ti sblocco un ricordo

Di solito mi bastano le prime tre note per essere catapultata in un luogo, in un tempo. Immediatamente appaiono volti, emergono emozioni, si sbloccano ricordi.
“La musica mi gira dentro le vene, che ognuno a suo modo è un tossico vero” (L. Ligabue) e io non posso proprio farne a meno, impazzirei senza la musica! Quel battito sincopato che si fonde con il mio ritmo cardiaco.
Ci sono canzoni che davvero fanno comparire volti, magari di persone che non vediamo da un po’, che non sentiamo da mesi o che sono state con noi solo in quella sera, a quel concerto. Persone che quelle canzoni ce le hanno insegnate ma non sono più qui per poterle cantare con noi!!! Continua a leggere “Come ti sblocco un ricordo”

Salutare

TU SALUTA SEMPRE!
Scrive il Sommo poeta nella Vita Nova che, a causa dei pettegolezzi che si erano diffusi circa il rapporto tra Dante e altre donne, Beatrice gli “negò lo suo dolcissimo salutare, ne lo quale stava tutta la <sua> beatitudine”.
In questo episodio sta l’archetipo di tutti i bisticci: togliere il saluto a qualcuno è considerato in maniera unanime una grande offesa, la ripicca delle ripicche. Ma perché? Continua a leggere “Salutare”

I miei alberi

“Se le foglie degli alberi non si muovessero, gli alberi sarebbero infinitamente tristi e la loro tristezza sarebbe la nostra.”

Edgar Degas

Quel movimento delle foglie governato dal vento, ora leggero capace di regalare note liete e musicali, ora deciso e minaccioso capace di incutere timore e paura; quel movimento che, solo a tempo opportuno, diventa distacco e porta le foglie a danzare libere e felici prima di appoggiarsi al suolo per morire sorridendo. Continua a leggere “I miei alberi”

Non fare il bambino

Frase piuttosto conosciuta nel modo degli adulti, alla quale viene attribuito un valore dispregiativo o svilente.
Il “non fare il bambino” è associato ad una persona, che si reputa adulta, che ha atteggiamenti o ragionamenti infantili e ridicoli.
Ma quanto questa frase ha effettivamente un fondamento? Non possiamo certo negare che la giovane età porti ad analisi profonde delle situazioni e degli avvenimenti, ma è altrettanto vero che i bambini discernono le cose principali e più importanti, da quelle secondarie e non necessarie. Continua a leggere “Non fare il bambino”

Accetta la sfida

Cos’è una sfida? È provare a fare qualcosa che probabilmente non si è mai fatto. Ma è sempre positivo iniziare un percorso nuovo? Ci sono momenti in cui pensiamo di non essere pronti per delle novità, poi c’è la vita che decide per noi. Quando il mondo bussa si può fare solo una cosa: rispondere. Continua a leggere “Accetta la sfida”

Giallo, o la felicità

Numero fortunato: 9
Cibo preferito: salame al cioccolato
Animale del cuore: delfino
Colore che ti piace di più: giallo
Quanti pomeriggi di bambina trascorsi a trovare una risposta a queste semplici domande, nell’ansia giocosa di creare una definizione di sé concreta, rappresentabile in modo certo e sicuro. A molti di questi quesiti nel tempo ho cambiato risposta, ma ce n’è una che è rimasta sempre la stessa: giallo, colore che mi piace di più.
Giallo. Basterebbe già il suo nome a mettere allegria. Continua a leggere “Giallo, o la felicità”

Il merletto di Burano

C’era una volta in un tempo lontano a Burano un pescatore di nome Nicolò, bello e di buon carattere, tanto da essere lo scapolo più ambito dell’isola. Tutte le ragazze lo volevano ma lui aveva occhi solo per Maria, la sua fidanzata. Ma per poterla sposare era costretto a lavorare molto ed uscire in mare tutti i giorni. Una sirena che viveva tra le onde e che lo vedeva sempre gettare le reti si innamorò di lui e decise di sedurlo. Continua a leggere “Il merletto di Burano”

Χαρμολύπη, combinazione di gioia e tristezza

La parola greca χαρμολύπη (charmolypi) è formata da due termini: χάρμα, ovvero gioia, e λύπη, tristezza. È intraducibile in italiano e si riferisce ad un sentimento che combina queste due emozioni assieme.
La gioia è un sentimento che indica felicità, soddisfazione, appagamento e contentezza, che solitamente deriva dal raggiungimento di un obiettivo. Essa è quindi influenzata da eventi esterni e si manifesta come un brivido di calore che si propaga all’interno del cuore. Continua a leggere “Χαρμολύπη, combinazione di gioia e tristezza”