Pronti, partenza, via!

Che sia in Italia o all’estero, con il corpo o solo con la mente, a molti di noi piace viaggiare, portarsi in un altrove in cui scoprire il mondo e sé stessi. L’origine della parola “viaggio” è da ricercarsi nella lingua latina, più precisamente nel termine “viaticum”. Prima di assumere il significato stretto di viaggio, inteso come trasferimento da un luogo a un altro, “viaticum” indicava propriamente la provvista, ovvero tutto ciò che il viaggiatore portava con sé durante lo spostamento. Anche noi, infatti, prima di ogni partenza organizziamo il nostro bagaglio, a seconda del luogo di destinazione, della distanza che ci separa da esso, delle condizioni meteorologiche, del tipo di viaggio che affronteremo (a piedi, in bicicletta, in macchina, in treno, in aereo). Continua a leggere “Pronti, partenza, via!”

Sgualcito? No, grazie!

Ci sono momenti nella vita in cui il desiderio più grande nell’alzarsi al mattino è sprofondare di nuovo tra i cuscini, il più in fretta possibile.
Non alzarsi, continuare a dormire, nascondersi… Tutto ciò che è vitale ed energetico sembra insopportabile e tutto ciò che chiede il proprio personale contributo sembra insormontabile. Non si tratta evidentemente di semplice letargia, ma di un disagio profondo, spesso impossibile da condividere con altri.
Le cause del problema possono essere tante e la questione è così complessa che non abbiamo la pretesa di sviscerarla in questa sede. Ci limiteremo a proporre un’immagine e un profumo che possano spingere qualcuno a fare capolino da sotto le coltri ben rimboccate.
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Consigli di lettura: Basta un caffè per essere felici di Toshikazu Kawaguchi

“Quando la gente si perde nelle proprie preoccupazioni, rischia di non vedere i sentimenti delle persone più care.”
In questo secondo volume troviamo ancora Kazu e Nagare a gestire il piccolo caffè che permette di viaggiare nel tempo. Sono passati sei anni dalla nascita di Miki Tokita, la figlia di Nagare e Kei, che non vede l’ora di poter versare il suo primo caffè capace di far viaggiare nel tempo.
La struttura del libro è la stessa di “Finché il caffè è caldo”, pochi racconti, con in comune solo la caffetteria e la sua storia. Ma ogni racconto narra storie non legate fra loro. I temi trattati sono i medesi del primo libro ma allo stesso tempo le storie che troviamo sono completamente diverse. Continua a leggere “Consigli di lettura: Basta un caffè per essere felici di Toshikazu Kawaguchi”

La gazzetta: un sogno diventato realtà!

Chissà cosa è saltato in mente a me ed Eleonora quando 4 anni fa ormai, mosse dal sogno di Barbara mancata da un po’ di tempo, decidemmo di fare una pazzia: racimolare un po’ di persone a cui piaceva scrivere e che avesse voglia di imbarcarsi con noi in questo pazzo progetto di scrivere un giornale di solo notizie positive. Tramite i social decidemmo di mettere un annuncio e, con nostra sorpresa, ricevemmo abbastanza adesioni. Alla prima riunione Eleonora, sicuramente più scafata di me, espose il nostro piccolo progetto che tutti abbracciarono entusiasti proponendo già altre persone a cui chieder di darci una mano. Stava succedendo davvero? Saremmo mai state in grado??? Piene di dubbi ci lanciammo in questa storia pazza che a Gennaio  ha festeggiato 4 anni. Continua a leggere “La gazzetta: un sogno diventato realtà!”

Segni particolari: lettrice compulsiva

Ebbene sì, lo confesso: faccio parte di quella categoria di persone che, sebbene abbiano una pila di libri ancora da leggere, non resiste all’impulso di entrare in libreria. Ma solo per dare un’occhiatina, s’intende! Salvo poi uscire con almeno un libro in mano e la scusa pronta.
“Hai comprato ancora libri? Con tutti quelli che hai ancora da leggere?“
“Eh, ma questo mica ce l’avevo!“ sguardo candido e sorriso smagliante, mentre custodisco sotto braccio il mio nuovo trofeo.
Ad un adoratore di carta e inchiostro potete chiedere tutto ma non di partire senza un libro. Anzi, lo confesso: è la prima cosa a cui penso quando devo fare la valigia.
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Il rumore di un pensiero

È esperienza comune, quella dell’ascoltare i rumori dei propri pensieri: c’è chi ne parla come un ronzio, quel famoso rumore che ci accompagna, instancabile, e che sta in uno strato sottile sotto di noi: quel poco che basta per guardarlo senza poterlo toccare.
Se per alcuni questo accompagnatore (che sia di buona o di meno gradita presenza) è facilmente riconoscibile, per altri è davvero un mistero: ci sono momenti di vera e propria tempesta, più che di un ronzio si parla di un groviglio di rumori che sommergono completamente ogni possibilità di capirli, di ascoltarli.
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Cane da coccole

Me lo ricordo bene quel giorno: era fine novembre, fuori faceva un gran freddo e io giocavo con i miei fratelli a rincorrere la mamma.
Non li avevo mai visti prima, ma quando loro sono arrivati ho capito immediatamente che non erano entrati semplicemente dalla porta, ma direttamente nel mio cuore.
Hanno dispensato carezze in grande quantità e senza distinzioni, ma lo sentivo che avrebbero scelto me…
Sono stata la più monella di una cucciolata imprevista, meticcia figlia di meticci: oggi sono 35 chili “di pelo” dall’animo dolcissimo.
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Consigli di lettura: L’uomo che portava a spasso i libri di Carstenn Henn

Nonostante i suoi settantuno anni, ogni giorno il libraio Carl Kollhoff parte per il suo “giro”; infatti è addetto alla consegna a domicilio dei libri ordinati dai suoi clienti più speciali. Lettori voraci che sono diventati suoi amici e che lui chiama come i personaggi dei grandi classici della letteratura: da Mr Darcy, un vecchio cliente che vive da solo in una grande villa, al dottor Faust, che legge solo saggi storici, passando per Jane Eyre, la signora Calzelunghe, Ercole e molti altri. Ma una sera, durante il suo percorso attraverso il centro della città, sbuca al suo fianco una bambina dai ricci scuri, col viso pieno di lentiggini. Continua a leggere “Consigli di lettura: L’uomo che portava a spasso i libri di Carstenn Henn”

Paco

Paco è un clown di resina colorata trovato su una bancarella di un mercatino dell’antiquariato. I suoi occhi facevano capolino in mezzo a stampe, libri, specchi, medaglie, cornici e tessuti. L’ho amato all’istante e l’ho comperato anche se credo sia stato lui a trovare me e non il contrario.
Così, da più di vent’anni mi fa compagnia e vive sospeso, attaccato al soffitto della mia camera.
Con le mani tiene ben stretta la corda, non sale, non scende, a volte si lascia dondolare. Aggrappato alla sua corda, come un naufrago ad un salvagente, mi fissa. A volte ho l’impressione che oltre ad osservarmi voglia parlarmi, o che sorrida e mi faccia l’occhiolino. Altre volte, sotto il cerone, che nasconda una lacrima.
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Greg Goya e il messaggio della sua Fast Art

Una domanda e una sola risposta per ognuno di noi: “Potendo scegliere, con chi vorresti condividere questa panchina?”. Mi imbatto per caso in un video che raffigura una panchina bianca ed una scritta rossa: è questa la domanda che Greg Goya, un artista torinese, ha deciso di porre in una delle sue ultime opere, una panchina appunto realizzata, in collaborazione con la Venaria Reale di Torino, per esortare i passanti a scriverci sopra il nome della/e persona/e che più vorrebbero accanto. Un vero e proprio invito a guardarsi dentro e a condividere le proprie emozioni, quello rivolto da Greg a coloro che si sono imbattuti nella sua iniziativa. Continua a leggere “Greg Goya e il messaggio della sua Fast Art”

Lucille

Lucille è il nome che, indelebilmente, ha accompagnato le chitarre e la carriera di B.B. King, uno dei più grandi chitarristi non solo della storia del blues, ma in generale della storia musicale mondiale. Sono molti infatti i musicisti famosi che hanno coltivato la loro passione per la musica partendo proprio dai suoi brani ed assoli.
A questo nome è legato un aneddoto che riguarda la vita del talentuoso chitarrista B.B. King (all’anagrafe Riley B. King, Itta Bena 1925/2015): in quel periodo, l’artista suonava in un locale in Arkansas che, come molti locali dell’epoca, aveva come “impianto di riscaldamento” un semplice bidone alimentato da kerosene. Una sera, a causa dello scatenarsi di una rissa, il bidone si rovesciò incendiando in breve tempo il locale. Continua a leggere “Lucille”

Consigli di lettura: La casa degli sguardi di Daniele Mencarelli

Una storia vera, quella dell’autore, Daniele Mencarelli, che convive con una sensibilità tanto forte da portarlo a cercare salvezza nell’alcolismo. Già, perché il suo malessere prima aveva trovato sfogo in ben altre strade, incluso un tentativo di suicidio in tandem con la madre.
La storia è una delle tante, o perlomeno rappresenta le tante storie di tante famiglie. La sofferenza è viva e profonda la solitudine, di Daniele, dei suoi genitori, dei suoi fratelli. Che sia la poesia a salvarlo, anche questo può sembrare un cliché: Davide, l’amico poeta, lo raccomanda al Bambin Gesù di Roma come operatore in una squadra di pulizie presso la cooperativa che gestisce il servizio.
Ma è l’orgoglio che Daniele estrae dal profondo del suo essere e soprattutto il dolore con cui entra in profondo contatto a salvarlo veramente. Toc-toc, il bambino che lo aspetta dietro al vetro della finestra per salutarlo come cornuto, è quello sguardo che lo tocca fino all’ Continua a leggere “Consigli di lettura: La casa degli sguardi di Daniele Mencarelli”

Tutto il mio mondo

Ricordo ancora quell’ambiente caldo, dove mangiavo e riposavo tutto il giorno. Al mio fianco c’erano i miei fratellini, che erano molto più ansiosi di me di scoprire il mondo e quando decisero di esplorare nuovi orizzonti, mi trovai molto contrariata. Così quando arrivò il mio turno, invece di sporgere il viso fuori, mi girai e appoggiai le natiche su quel piccolo uscio per dimostrare tutta la mia indignazione. Dovetti resistere con tutta la mia forza per non farmi risucchiare dal vortice, tanto che il mio culetto rimase incastrato.
“Ops. Ora cosa faccio?” mi domandai. “Ehi, mi stanno toccando il sedere”. Pensai subito dopo, in quanto sentii che qualcosa mi aveva afferrato e piano piano mi stava tirando a sé.
“Ho detto che non voglio!! Io sto bene qui!” tentai di urlare, ma a quanto pare nessuno mi sentiva.
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Maglioncini per pinguini

Mi sono imbattuta in un progetto che trovo veramente meraviglioso, messo a punto da un’associazione: la Penguin Foundation. Quest’ultima si occupa di raccogliere dei fondi per sostenere e sviluppare l’ambiente naturale di Philip Island, un’isola situata nello stato di Victoria, in Australia. In particolare, i finanziamenti sono destinati alla protezione della flora e della fauna presente su questo territorio, attraverso attività di ricerca, conservazione ed educazione.
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