Camminare di Thoreau

Per quale motivo camminiamo?
Facile. Per spostarci, per raggiungere mete non altrimenti accessibili; per fare sport, per perdere qualche chiletto o per tonificare il cuore, perché lo dice il medico; per esplorare posti nuovi, perché amiamo la montagna, per sentir girare le gambe.
Pochi, forse nessuno, risponderebbe: “Per vagabondare”.
Il libercolo che propongo a tutti i camminatori invece è un breve saggio sul senso e sulla spiritualità del vagabondare, inteso come un procedere ‘a la Sainte Terre’, in Terra Santa, riconquistando se stessi dalle mani degli infedeli.
Curiosa metafora, quest’ultima, che induce il lettore ad esplorare dentro di sé le zone di infedeltà alla primitiva essenza di sé: ansia da prestazione, eccessivo perfezionismo, desiderio di controllo e perfino manie di conoscenza. Beata ignoranza quindi quella che conduce alla meraviglia del nuovo e inesplorato. Continua a leggere “Camminare di Thoreau”

Cammino

In un tempo passato gli alchimisti sostenevano esistessero due cose, alla ricerca delle quali spendevano l’intera loro esistenza: la pietra filosofale e l’elisir di lunga vita.
La prima aveva il potere di trasformare tutti i metalli in oro; il secondo conferiva all’uomo mortale una longevità mai vista prima.
Ogni persona sana di mente penserebbe che diventare alchimisti, al giorno d’oggi, sia una pura follia, oppure un atto di mera fantasia. Ma, a ben pensarci, perché non si dovrebbe credere che la mitica pietra filosofale sia insita dentro noi stessi? Continua a leggere “Cammino”

Il dono

Un dono è qualcosa che non ti aspetti, ma la vita fa in modo tale che ti arrivi.La maggior parte delle volte non ti rendi conto essere un regalo, perché arriva inaspettato, ma il tempo ti farà capire che è proprio quello che ti serve.
Le difficoltà della vita ti fanno allontanare da quello che vorresti essere o fare, ma se la direzione da prendere è definita dentro di te, arriverà il momento in cui tutto si allineerà ed allora la strada giusta ti troverà.
Può volerci tempo, per arrivare dove dovresti essere per te stesso, ma a fare la differenza sono le persone che hai avuto accanto e le situazioni che ti sei ritrovato ad affrontare. Continua a leggere “Il dono”

Le donne che leggono sono pericolose

In un’epoca dove è molto più semplice accendere la TV, connettersi ad internet, leggere blog dove la fanno da padrona tante immagini e poche righe cui prestare attenzione fino al prossimo pop-up… in quest’epoca leggere è diventato un atto di puro coraggio.
Perché leggere è faticoso! Richiede tempo, spazio, concentrazione. Leggere richiede lo sforzo di immaginare, relazionare, creare luoghi e intrecci che non esistono. Richiede il coraggio di pensare in grande, di uscire dalla quotidianità, di immaginare, oltre le pagine, una via di fuga; un altro mondo dove anche la nostra vita può essere diversa, avere altre sfumature, altre possibilità.
Non a caso le donne sono state iniziate alla lettura molto dopo che questo mondo era già patrimonio maschile. Leggere poteva dar loro curiosità, nuovi spunti, diversi punti di vista. Aprire la loro mente a scenari diversi. Continua a leggere “Le donne che leggono sono pericolose”

Murales, graffiti o vandalismo: questo è il dilemma.

Iniziamo subito con il togliere di mezzo la terza e dire che la differenza tra un artista e un semplice imbrattatore sta sia nella capacità grafica ma anche nel messaggio che si propone di lasciare, cioè vi è un pensiero ben preciso dietro al disegno proposto. Detto questo, a fronte di artisti di strada riconosciuti, vi sono migliaia e migliaia di emuli appartenenti alla categoria degli imbrattattori che circolano per le strade italiane e non solo.
Le prime due invece sono vere e proprie forme d’arte che hanno alcune caratteristiche in comune. Tra queste vi sono le superfici urbane dove vengono realizzate, la forma di protesta e le tematiche sociali che le accompagnano, l’esigenza di proporsi ad un vasto pubblico e le tecniche con le quali vengono realizzate, anche se tendenzialmente il graffito utilizza prevalentemente la tecnica dello spray. Continua a leggere “Murales, graffiti o vandalismo: questo è il dilemma.”

La regina del mare

Era notte fonda e Telion si trovava sottocoperta intento a scrivere uno dei suoi racconti.
La piccolissima cabina in legno era illuminata solo da una lanterna ad olio sufficiente però a permettergli di distinguere le parole che uscivano dalla sua penna. Il padre aveva fatto costruire una piccola nave come si usava nel passato, senza accessori moderni. Diceva che sentire il profumo del mare e del legno lo faceva sentire bene.
Il ragazzo amava uscire di notte in mare con il genitore e i suoi aiutanti. In quei momenti si ritirava nella sua cabina e cominciava a scrivere avventure fantastiche.
Dal piccolo ponte della nave il padre di Telion guardava il cielo preoccupato. Continua a leggere “La regina del mare”

Consiglio di lettura – Il vento in scatola (di Marco Malvaldi e Glay Ghammouri)

Una storia che apre una finestra dentro un mondo ai più sconosciuto: ci permette di osservare la quotidianità della vita all’interno di un carcere italiano, le celle, i corridoi, gli spazi condivisi; i rituali giornalieri a simulare un’esistenza libera, le alleanze, gli scontri, gli equilibri precari di una società in scala.
Cosa si prova ad andare in carcere da innocente? A scontare la pena al posto di un altro che contemporaneamente si gode la tua libertà ?
Il protagonista del libro è un giovane e brillante laureato in economia, un abile broker costretto a scappare dalla Tunisia perché ricercato per truffa a causa delle sue pratiche non proprio etiche. Arrivato in Italia, ironia della sorte, finisce in carcere per un reato che non ha commesso, a causa di uno scambio di persona orchestrato ai suoi danni da un parente inaffidabile. Continua a leggere “Consiglio di lettura – Il vento in scatola (di Marco Malvaldi e Glay Ghammouri)”

Spesa alla Spina, una moda che profuma di tradizione

Sicuramente ne avrete già sentito parlare, ma fare la spesa alla spina è un’usanza che è tornata molto in voga nell’ultimo periodo in Italia e in Europa.
Ai tempi dei nostri nonni si scendeva sotto casa e molti alimenti come la pasta, il riso e la farina si compravano “a peso” nella bottega di fiducia. In questo modo si acquistava sempre tutto nelle giuste quantità, e non si buttava via nulla. Una tendenza “no spreco” che sta diventando attuale anche ai giorni nostri.
I cosiddetti negozi alla spina sono tutti quei punti vendita dove è possibile acquistare prodotti senza imballaggio, una valida alternativa zero waste ai supermercati della grande distribuzione. Alcuni di essi sono infatti dei veri e propri supermercati, dove è possibile acquistare non solo prodotti alimentari sfusi ma anche prodotti per l’igiene personale, cosmetici e prodotti per la pulizia della casa. Continua a leggere “Spesa alla Spina, una moda che profuma di tradizione”

A tutto volume….Ovunque proteggi (di Vinicio Capossela)

A tutto volume è la rubrica musicale della Gazzetta del Sole.
Questo lunedì a scegliere la canzone da pubblicare è Andrea che va a pescare fra le tante bellissime canzoni di Vinicio Capossela.
Un autore che ha portato sul palco un modo di cantare e suonare come non si vedeva da tempo, mettendo in risalto strumenti dimenticati, testi sicuramente affascinanti, apprezzatissimo in Italia ma altrettanto all’estero.
Una canzone di una dolcezza e di una forza incredibile.


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Un contorno da ac….caponare la pelle.

Dopo le ricette da resuscitare i morti, eccone una per farsi dire di sì sulle vette dolomitiche: la caponata di verdure più buona che lei/lui abbia mai mangiato e il gioco è fatto!

INGREDIENTI per 4 persone
2 melanzane
2 zucchine
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 cipolla rossa di Cavasso
1 barattolo di salsa di pomodoro a pezzettoni
1 manciata di pinoli di San Rossore
1 cucchiaio di olive taggiasche
aceto di vino rosso q.b.
olio evo q.b.
sale q.b.
pepe coriandolo q.b.
basilico e origano freschi in foglie

Lavare, mondare e tagliare le verdure a quadretti della stessa misura. Saltare le verdure singolarmente in una padella con un po’ d’olio evo e sale lasciandole al dente (solo le melanzane vanno ben cotte).
In una padella a parte scaldare l’olio e far appassire la cipolla tagliata a julienne. Sfumare con l’aceto e lasciar evaporare. Aggiungere pepe coriandolo in grani schiacciato, poi il pomodoro e lasciar insaporire.
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Consiglio di lettura – La verità sul caso di Harry Q. (Laura Vs Eleonora)

Abbiamo provato nuovamente a mettere a confronto i punti di vista di due lettrici, che anagraficamente distano di un paio di decadi (circa), in relazione alla lettura del libro di Joel Dicker.

Impressioni di Laura Michelizza

Aurora, New Hampshire, Stati Uniti d’America, 2008.
La tranquilla cittadina costiera sta per essere catapultata al centro dell’attenzione mediatica dopo il ritrovamento del corpo della piccola Nola Kellergan, quindicenne scomparsa misteriosamente nell’estate del 1975.
Il principale indiziato è Harry Quebert, rinomato scrittore che durante quell’estate scrisse il suo primo best seller, “Le origini del male”. Lo scrittore confessa di aver avuto una relazione con Nola e quindi sembrerebbe il colpevole perfetto per il suo omicidio; ma più le indagini procedono e più il mistero si infittisce…
Lo scrittore Marcus Goldman, nonché suo grandissimo amico, decide che aiuterà il suo mentore a sfuggire alla condanna a morte, ma le piste sono tante e le prove sono poche.
Harry è innocente, ne è sicuro, ma come poterlo scagionare dalle accuse di pedofilia ricevute da tutta America? Facile: scrivendo un libro in cui si ricostruisce l’indagine, senza escludere nulla.
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Ricordati di collegare il cervello con i piedi

Luisa e io da bambine, e poi da ragazze, avevamo uno strano rito domenicale. Abitavamo in una piccola frazione a circa un chilometro di distanza l’una dall’altra. Finita la Messa delle nove e mezza, lei, che abitava vicino alla chiesa, mi accompagnava a casa. Era l’occasione per commentare i fatti della settimana e tanto altro. Arrivate al mio cancello, non avevamo minimamente esaurito gli argomenti. L’unica era fare la strada a ritroso e poi tornare di nuovo indietro, incuranti di chi ci guardava incuriosito, del sole a picco o della pioggia. Ci fermava solo il richiamo del pranzo pronto. Camminavamo e parlavamo, prima lei e dopo io, in un’alternanza di parole e di ascolto che veniva naturale come il passo. Camminavamo, parlavamo e crescevamo.
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Ascoltare, il nuovo modo di leggere.

Ho imparato che l’educazione all’ascolto non è rivolta solo ai bambini, anzi, credo possa essere più utile a noi adulti.
Persevero l’idea che siamo talmente travolti dalla frenesia da non avere più tempo per nulla e quel poco che riusciamo a ritagliarci sappiamo magistralmente sperperarlo in cose superflue.
Siamo talmente concentrati a dire la nostra, a difendere le nostre ragioni, a giustificare i nostri atteggiamenti, che a volte ci dimentichiamo quanto importante sia saper semplicemente ascoltare, qualcosa o qualcuno.
La mia partecipazione al progetto della Gazzetta del Sole nasce da un’esigenza personale, quella di trovare un mezzo che mi permettesse di stabilire un punto di contatto tra le mie dita che scorrono sulla tastiera ed il mondo là fuori.
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Montagna

La mia montagna ha i colori dei fiori, profuma di corteccia degli alberi e di erba tagliata e bagnata di pioggia, ha il colore verde dei prati, bianco della neve, azzurro dell’acqua che scorre sui sassi, grigio della roccia, ha il suono di una piccola cascata, ha voci di mille animali e del vento che attraversa i rami degli alberi, ha il silenzio della neve che scende, ha il battito del cuore degli alberi, il profumo delle erbe aromatiche, ha il suono dei campanacci delle mucche al pascolo, ha il colore e il calore del latte appena munto

Andrea Spessotto

I quaderni del pianto di Marcella Serrano

“Senza volerlo quel giorno la vita si organizzò dentro la mia testa. Parlo della vita reale. Sapevo che cosa aspettarmi: all’interno dell’ordine delle cose, io ero un cane sciolto. Mi avevano tagliata fuori”

Una donna di umili origini dopo il parto viene avvertita della morte di sua figlia, ma non le è permesso di vedere il corpo della piccola. Da qui nasce il sospetto di traffici illegali, per questo la donna si unisce ad altre madri i cui figli sono scomparsi nelle stesse circostanze e grazie all’intervento di una giornalista, inizia a indagare sulla vicenda e a combattere per rivendicare il diritto alla vita, per sconfiggere i crimini commessi contro chi è indifeso.
La storia si complica nel momento in cui la protagonista, a un convegno, riconosce la figlia che è tenuta per mano dalla moglie del Ministro degli Interni. Cercando di riavere indietro quella che sembra essere la sua bambina, viene arrestata e richiusa in un ospedale psichiatrico. Ma anche qui la donna non si arrende, continua a credere nella possibilità di fare qualcosa e di poter riabbracciare la figlia.
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