“Io sono vecchio ormai, e gli anni che passano non li posso recuperare”.
Ho appena messo giù il telefono, con le lacrime agli occhi. Queste parole mi sono rimaste impresse nella mente, come se fossero state incise.
Non ci avevo mai pensato.
Prima che pronunciasse quella frase, per rassicurarlo, gli avevo detto: “tranquillo, se quest’anno non possiamo festeggiare, lo faremo il prossimo”. Ma chi mi dà la certezza che il prossimo anno lui ci sarà ancora?
Purtroppo, nulla è sicuro.
I nonni li diamo per scontati. Ogni tanto ci dimentichiamo di loro, ma sappiamo che sono sempre lì, pronti ad accoglierci.
E sbagliamo. Sbagliamo a non andare a trovarli, sbagliamo a non chiamarli al telefono, sbagliamo a non dargli un bacio o un abbraccio quando li incontriamo. L’errore sta nel pensare che possiamo rimandare quella telefonata, quella visita, quell’abbraccio al giorno successivo: perché forse, il giorno dopo, non ci saranno più.
Ogni gesto mancato o rimandato, potrebbe trasformarsi in un rimpianto, un dolore incolmabile che ci perseguiterà per tutta la vita.
I nonni non sono eterni. Per questo bisogna viverseli, finché si può.
Giulia Fasan