Naturalmente quando si sente parlare di supereroi ci vengono in mente le scene tratte dai film o fumetti in cui ci sono uno o più personaggi con poteri straordinari. Le persone si servono di essi per aiutare chi è in difficoltà. Solitamente hanno coraggio da vendere, nomi e costumi che si riconoscono lontano mille miglia. Chi di noi, da bambino, e ora, da adulto, non ha mai sperato di vederne uno? Ma non è così facile perché sono uomini e donne normalissimi, con una vita ordinaria forse alle volte quasi banale e passano tranquillamente inosservati, fino a quando, in maniera improvvisa, scoprono la loro forza. I supereroi aiutano a sognare, ci insegnano a combattere per ciò in cui crediamo, ad immaginare una società migliore; ci insegnano a sfidare noi stessi. Di esempi di eroi ne ho molti: pompieri, poliziotti, sanitari, i quali decidono di mettere la loro vita a servizio degli altri. Alcuni di essi decidono di vestire i panni dell’eroe per portare sorrisi e fantasia nella realtà. Sono acrobati che scelgono di andare in giro per gli ospedali italiani a fare del bene per i bambini ricoverati. Riescono a far sgranare gli occhi a piccoli ed adulti, facendo nascere lo stupore nei visi e portando magia buona e buon umore. Non ci fanno dimenticare che il bene trionfa sul male e c’è sempre un lieto fine se si sa dove guardare. Ci ricordano che possiamo ritrovare l’eroe che è in noi e tirarlo fuori. Sicuramente non abbiamo spade, scudi, ragnatele o fulmini e martelli da lanciare e purtroppo non possiamo volare fisicamente, ma ci impegniamo a farlo con la fantasia. Viviamo con coraggio ogni giorno della nostra vita. Allora penso che potrebbe accadere anche a me, anche io potrei essere un supereroe. Intanto inizio con la postura: testa alta, spalle indietro, sguardo fiero e cerco le risorse che ho dentro di me.
Katiuscia Mariolino Salmaso