Un caso imperfetto
Lì dove s’appoggiano le foglie.
È lì che il mondo entra col suo mare.
È lì, dove non c’è moto apparente,
che il mio occhio curioso
adesso si vuole fermare.
Perché è come avere una gran paura
di ciò che sotto intatto si cela,
ma pur sempre fragile ed umana
nasce e diventa
la curiosità di un animo gentile,
mai pago del suo sentire.
Allora mi perdo,
tra un colore e l’altro,
tra un silenzio e l’altro,
ancora e ancora una volta.
E non importa se proprio lì,
in questo momento imperfetto,
continuerò a vedere
sempre e solo foglie.
In fondo, li sotto, da sempre,
sto cercando o proverò a cercare
il mio mare da amare.
Alberto Pagotto