Consigli di lettura:La biblioteca di mezzanotte di Matt Haig

A chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di domandarsi come sarebbe la propria vita se avesse intrapreso delle strade invece che altre? Se le scelte fatte fossero state diverse da quelle che ci fanno essere qui, ora, nella vita che viviamo? Nora ha la possibilità di vivere, tramite i molteplici libri di una strana biblioteca, tutte le varie vite che ha lasciato alle sue spalle facendo delle scelte e che ora, nella sua vita reale, rimpiange e che a suo avviso hanno reso la sua vita piatta e vuota. Sarà la bibliotecaria a guidarla in questo viaggio, in questi molteplici universi paralleli e a spiegarle il vero significato di questo mondo di mezzo, tra la vita e la morte, dove Nora  potrà esplorare le vite che si è lasciata alle spalle fino a farle vedere sotto un’altra luce tutte le sue scelte e i suoi rammarichi, i suoi rimpianti. Un libro in grado di catturarti dalla prima all’ultima pagina.

Marta Santin

Santa Lucia

Quando ero bambina, in casa Mortari c’era l’usanza di festeggiare Santa Lucia, il 13 Dicembre. A nanna presto, e l’indomani avrei trovato un regalo tutto per me! Un po’ come con Babbo Natale, ma il fatto che Santa Lucia non passasse a casa di tutti i bambini rendeva la sorpresa molto speciale e ancora più misteriosa. La sera mi immergevo di corsa sotto il morbido piumone del mio lettino e chiudevo presto gli occhietti, sperando così che la nottata volasse in un battito di ciglia. La mattina poi balzavo in piedi prestissimo, in barba alla pigrizia e al calduccio delle coperte, e correvo in salotto a caccia del pacchetto. Ed eccolo là! Meraviglia! Ciò che mi affascinava di più era che, a parer della me-bambina-di-allora, Santa Lucia aveva proprio buon gusto e molta fantasia. Continua a leggere “Santa Lucia”

Il Natale nel mondo

Strano ma vero anche in Giappone si festeggia il Natale. Strano perché solo l’1% della popolazione è cristiana, vero perché anche se non viene vissuta come tradizione religiosa è molto presente e diffusa. Da metà novembre fino a febbraio le città risplendono di luci, decorazioni, e alberi giganteschi, anche i monumenti più famosi vengono decorati sfarzosamente per diffondere la gioia e lo spirito del momento. I quartieri si riempiono di mercatini tipici, eventi, feste a tema e spettacolari proiezioni audiovisive. Il periodo natalizio, nella terra del sol levante, è celebrato come un momento per diffondere la felicità e condividere la gioia. Nota curiosa: il 24 dicembre è considerato il giorno più romantico dell’anno, equivale un po’ al nostro San Valentino. Continua a leggere “Il Natale nel mondo”

Piccole tradizioni crescono

Se penso al Natale mi viene in mente il caldo abbraccio di mia madre e al pasticcio di mia nonna. Le prime luci che illuminano le città, le casette decorate in piazza e le vetrine dei negozi addobbate. L’aria di dicembre pungente ma che allo stesso tempo ha quel qualcosa di purificante. E ancora gli addobbi natalizi che si intravedono dai giardini delle case. La gioia e la voglia di stare insieme. Come avrete capito io adoro il Natale, per me è in assoluto il periodo più magico dell’anno e negli anni ho cercato di tenere vive le tradizioni tramandate nella mia famiglia e allo stesso tempo di crearne di nuove. Quando ero piccola in casa l’albero ed il presepe si faceva tutti insieme l’8 dicembre, adesso che sono grande ed ho una casa tutta mia inizio ad addobbarla già il week end a ridosso del 1 del mese. Continua a leggere “Piccole tradizioni crescono”

Consigli di lettura: La compagnia degli enigmisti di Samuel Burr

In una magione del Bedfordshire che ha visto giorni migliori, di proprietà della celebre enigmista Philippa Allsbrook, un eccentrico gruppo composto da sciaradisti e sciaradiste, creatori e creatrici di rebus e labirinti, enigmisti ed enigmiste per lo più ottuagenari trascorre la propria esistenza ideando e risolvendo rompicapi. Le loro menti sono le più acute e affinate d’Inghilterra, eppure c’è un segreto che nemmeno i soci della Compagnia conoscono, un segreto che Philippa, sul letto di morte, affida a Clayton Stumper, il giovane uomo che lei stessa, un giorno di venticinque anni prima, ha trovato abbandonato in fasce fuori dalla porta della villa. Continua a leggere “Consigli di lettura: La compagnia degli enigmisti di Samuel Burr”

Il regalo

Il regalo è desiderio, attesa e felicità. Desiderio, da un lato, di ricevere qualcosa che vorremmo, che ci piace, desiderio di essere pensati da qualcuno a cui teniamo. Desiderio dall’altra parte, è ciò che ci spinge a portare il nostro pensiero dell’altro, l’esserci per l’altro, attraverso il dono. Entrambi ci emozionano: l’idea che qualcuno ci presenti un frutto del suo volerci bene ci riempie di gioia, così come quegli attimi prima di consegnare un regalo, in cui a stento riusciamo a mascherare il sorriso.
Per l’attesa, mi piace pensare ai bambini, alla notte prima di Natale, ai passi svelti che scendono le scale, alle carte dei regali, che dell’attesa sono il simbolo più grande. Continua a leggere “Il regalo”

Un Natale insieme

Da bambina il Mondo sembrava un luogo magico, in cui sorprendersi e meravigliarsi, sembrava un luogo dove poter respirare gioia e serenità. Il Natale, in particolare, era un’occasione per condividere sorrisi e momenti con i propri cari e le persone che fanno bene al cuore. Qualcosa è cambiato con il passare del tempo. Quella visione incantata della festività natalizia è sfumata con l’avvento della consapevolezza di come è la realtà. Accade a tutti il momento fatidico della presa di coscienza di quello che accade, sia nell’animo delle persone, sia nel Mondo esterno, nel microcosmo come nel macrocosmo. Si tratta di un passaggio delicato che determina la fine dell’ingenuità e l’inizio di una maggiore esperienza sulle reali dinamiche esistenziali. È proprio questo passaggio che muta la percezione di quella che è la festività. Crescendo è facile diventare più cinici e scettici sul reale valore del Natale che finisce così per perdere quell’aura sacra che lo connota. Continua a leggere “Un Natale insieme”

L’albero di Natale

È il simbolo del periodo che stiamo vivendo, una di quelle tradizioni che continuano a durare nel tempo. Possiamo addobbarlo nel calduccio di casa nostra oppure lo possiamo trovare negli uffici, nei centri commerciali, nelle piazze delle città. Può essere rappresentato da un vero abete o una pianta finta e decorato con stelle filanti, palline di ogni colore, fiocchetti, luci natalizie o ornamenti fai da te. La tradizione vorrebbe che venisse preparato l’otto dicembre per poi toglierlo il sei gennaio. Continua a leggere “L’albero di Natale”

Consigli di lettura: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola

Ho divorato questo libro in 5 ore, un po’ perchè costretta a letto dall’influenza e annoiata, un po’ perchè catturata dalla sua disarmante scrittura. Con una straordinaria semplicità, con un linguaggio semplice deciso, Bussola racconta la quotidianità con una leggerezza disarmante che ti fa innamorare delle piccole cose, delle parole, dei dialoghi che ogni giorno succedono ma che spesso ci lasciano disarmati se ascoltati davvero. Me ne sono innamorata fin dalla prima pagina, Straordinario!

Marta Santin

Tempo che scorre, ricordi che restano

“And when I’m back in Chicago, I feel it, another version of me, I was in it”.
Il tempo passa, ma i ricordi restano. Ci sono luoghi che non dimenticheremo mai, che ci hanno reso ciò che siamo oggi. È così che Djo (pseudonimo di Joseph David Keery, cantante) parla di Chicago: una città che lo ha segnato e che porterà sempre con sè. Ogni volta che vi ritorna, è come se rivivesse ogni attimo. Il capitolo Chicago, per lui, si è chiuso tempo fa, ma continuerà ad avere un posto speciale nel suo cuore. Lì si sente diverso, come se vivesse una doppia vita: una vita fatta di cambiamenti e di spostamenti da un luogo all’altro; l’altra che si “scongela” ogni volta che torna nella sua città. Momenti, paesaggi, strade, persone: quell’atmosfera magica riporta il passato alla mente. Continua a leggere “Tempo che scorre, ricordi che restano”

L’attimo che non finisce mai

Quella di Amore e Psiche è una favola senza tempo, una storia sospesa tra razionalità e istinto, tra cuore e mente. Una delle leggende d’amore più affascinanti di sempre. L’opera di Antonio Canova si può ammirare al Musée du Louvre di Parigi, nella suggestiva Salle des Caryatides, dove il marmo bianco risplende di una luce che sembra eterna. In quel silenzio ovattato Amore e Psiche sembrano ancora respirare. Canova la scolpì nel 1793, nel pieno del Neoclassicismo. In un’epoca scossa da rivoluzioni e nuovi pensieri, la sua arte rispose con armonia, misura e bellezza. Ma non una bellezza fredda o distante: la sua materia vibra ma soprattutto vive. L’attimo è colto nel momento esatto in cui Cupido risveglia Psiche con un bacio, dopo averla salvata dal sonno mortale. Continua a leggere “L’attimo che non finisce mai”

Un mare di cellule sotto un cielo di musica

Tasti neri, tasti bianchi. Dita. Spartiti. Uno, due, tre! Gira pagina. Musica… Si aprono le danze! Milioni di cellule iniziano a vibrare, insieme, come in una coreografia non concordata. Un’unica frequenza: 432 Hz. Direttore d’orchestra è la Terra. Qualcosa di atavico risveglia un’antica Coscienza. È scritto nelle cellule, ed esse rispondono, dialogano, danzano. La musica prosegue e si eleva alta, oltre le orecchie e l’udibile, più in là del porticato, e ancora più su, più su! Oltre le nuvole. Una pioggerellina inizia a cadere, trasformandosi presto in scroscio rigenerante. Scendono dolci anche le lacrime. Seduta a terra, in contatto con la Madre, appoggio le mani sul pianoforte, accanto ad altre mani. Continua a leggere “Un mare di cellule sotto un cielo di musica”

Consigli di lettura: L’isola dell’aria di Patrizia Rigoni

Patrizia è un grande amica di questa redazione e di chi l’ha fortemente voluta; Patrizia è forse il motore immobile di questo progetto che ormai ha superato il primo lustro. Perché chissà cosa ne sarebbe della nostra cara Gazza, se non ci fosse stato quel primo laboratorio di scrittura al CRO, e poi il secondo e poi… Perciò scrivere una recensione del suo romanzo epistolare pare un’impresa veramente ardita. Come ardito è il suo tentativo di recuperare una relazione padre-figlia attraverso una serie di lettere postume. Botta e risposta, il lettore attraversa la vita familiare di Giò, la sua relazione conflittuale con il padre di cui peró, come spesso accade, da bambina era grande ammiratrice, le relazioni borghesi di una famiglia perbene in cui però ognuno ha i suoi segreti. Continua a leggere “Consigli di lettura: L’isola dell’aria di Patrizia Rigoni”

Quel che pensi tu diventi

Ho letto una ricerca secondo la quale ci vogliono ben 7 pensieri positivi per bilanciare l’effetto di un solo pensiero negativo. Certo non mi aspettavo una tale disparità, ero convinta che quanto meno se la giocassero alla pari. Riflettendoci appena un attimo però, devo ammettere che spesso mi è capitato di notare come l’effetto di un pensiero negativo durasse più a lungo di quello positivo, quasi che quest’ultimo fosse più volatile. La motivazione? Il caro, vecchio istinto di sopravvivenza. Fin dalla notte dei tempi l’essere umano reagisce istintivamente agli stimoli esterni che possono metterlo in pericolo, il corpo prepara automaticamente la risposta fisiologica secondo la regola del combatti o fuggi. Il nostro organismo inizia a produrre il cocktail perfetto per farci sentire dei guerrieri invincibili: adrenalina e cortisolo a livelli altissimi e siamo pronti per affrontare qualunque nemico. Continua a leggere “Quel che pensi tu diventi”

Chi ha paura del gatto nero?

Pippo è un gatto total black bellissimo, portamento maestoso, manto soffice, occhi verdi scintillanti e sguardo profondo. Pippo non è solo un gatto ma è un vero e proprio membro della mia famiglia. Il gatto nero è forse il più fascinoso tra i felini ma spesso la loro aurea mette inquietudine e molto spesso accusato di portare sfortuna. Infatti, in molte culture è visto come simbolo di cattiva sorte e malaugurio. La “giornata mondiale del gatto nero”, che si celebra il 17 novembre, nasce proprio come iniziativa per superare e combattere le tante superstizioni legate a questi meravigliosi felini.  La data non è un caso: novembre perché è il mese più triste dell’anno e poi il numero 17 è legato alla sfortuna. Questa giornata è nata per cambiare il modo in cui, ancora oggi, in certi casi, vengono percepiti questi gatti, trasformandoli da simboli di sfortuna in emblema di meravigliose creature da amare e proteggere. Continua a leggere “Chi ha paura del gatto nero?”

La libertà della corsa

C’è qualcosa di magico quando inizio a correre: il mondo sembra dilatarsi e il corpo si libera dai pensieri pesanti. Ogni passo diventa un’opportunità per connettermi con me stessa, per trovare il mio ritmo e respiro. Senza nemmeno accorgermene, percorro chilometri, spinta dalla mente e dal desiderio di superare i miei limiti. Il vento tra i capelli, la musica nelle orecchie e il paesaggio lungo il percorso mi spingono a continuare, come in uno stato di flusso in cui ogni cosa scompare e si è completamente immersi nel movimento. Continua a leggere “La libertà della corsa”

San Luca

Nell’ultimo album di Cesare Cremonini, è contenuto un brano che mi piace molto: “San Luca”, cantato assieme a Luca Carboni. Un brano intimo e personale, la canzone descrive di uno di quei momenti di difficoltà nel quale ci siamo ritrovati tutti.
“Proprio oggi che era uscito il sole. Mentre gli altri se ne vanno al mare. Voglio stare da solo, così magari mi trovo…”
Nei momenti di smarrimento più profondi spesso si cerca un aiuto nella fede per trovare un conforto.
“… Quando non c’è nessuno che mi aiuta, vado a correre fino a San Luca, così magari mi trovo, in qualche sentiero nuovo, lì…”.
Continua a leggere “San Luca”

Che profumo ha l’amore?

Se vi chiedessi di chiudere gli occhi e vi chiedessi di immaginare un profumo, il primo che vi viene in mente che vi faccia stare bene, che vi riporti accanto ad una persona importante, mi piacerebbe sapere cosa rispondereste. Io fortunatamente di idee ne ho un bel po’! Sono figlia di un panettiere e, da quando il papà ha chiuso l’attività, fatico a comprare e mangiare pane: nessuno lo farà mai buono come il suo! Certo però che entrando in alcuni panifici e sentendo il profumo del pane appena sfornato sono immediatamente catapultata nel passato, nel laboratorio dove lo guardavo lavorare, dove lo ho aiutato tante notti, dove mi diceva di non mangiare il pane appena sfornato, dove quel profumo era casa, famiglia. Continua a leggere “Che profumo ha l’amore?”

Consigli di lettura: Le Otto Montagne di Paolo Cognetti

“Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c’è più niente per te, mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando pericoli e sorprese. Il passato è a valle, il futuro a monte.”

Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po’ scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l’orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Continua a leggere “Consigli di lettura: Le Otto Montagne di Paolo Cognetti”

I percorsi della memoria

Da qualche anno partecipo a una bellissima marcia che ripercorre alcuni dei luoghi del tristemente famoso disastro del Vajont. Il titolo è suggestivo: i “Percorsi della Memoria”; questa edizione ha raccolto 4500 partecipanti e si è svolta il 21 settembre. Secondo quanto si legge dal sito internet della marcia: “questa si sviluppa lungo tre tracciati di difficoltà e lunghezze diverse. La camminata non è competitiva e percorre tratti di strade interrotti o distrutti nel disastro del Vajont che collegavano la valle del Piave alla Valcellina, e antichi sentieri che sono stati le vie di comunicazione a piedi per le genti di Casso, Erto, Castellavazzo e Longarone. Continua a leggere “I percorsi della memoria”

Impronte ingannatorie

C’era una volta un verbo greco poco conosciuto. Un verbo con una lunga storia che ha lasciato dietro di sé tracce che fanno dubitare. Si tratta di ORMÁZO, letteralmente “seguire” ma anche “tifare, fare il tifo per”; insomma il verbo dei follower, se i social avessero raggiunto il monte Olimpo. Poche, dicevamo, le sue testimonianze, quasi come impronte fossili che incontri nella roccia sedimentaria solo con grandissima fortuna, un po’ di intuito e il resto lo fa la fantasia. ORMA è l’unico superstite ad oggi attestato di questa parola antica dal sapore magico: quasi un incantesimo, perché come le orme appaiono e scompaiono, lasciano tracce più o meno nitide a seconda del terreno su cui si imprimono, così anche questa azione sembra non aver voluto essere inseguita nel tempo. Continua a leggere “Impronte ingannatorie”

La ricetta del “PER TE”

George Bernard Shaw sosteneva: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”.
Ho sempre pensato che avrei tramandato esclusivamente ai miei figli la ricetta del PER TE, invece oggi ci ho ripensato, perché nella condivisione c’è gratitudine e affetto.
Quando ero bambina trascorrevo le estati in montagna con mia nonna, la quale ogni sera prima di dormire preparava una tisana che era più che altro “una coccola”: raccoglieva in giardino alcune foglie di menta, di salvia, di erba cedrina e le faceva bollire insieme a mezzo limone. Continua a leggere “La ricetta del “PER TE””

Consigli di lettura: Sotto le strade di Londra – Kate Thompson

Una lettura adatta a chi, come me , crede nel potere salvifico dei libri, a chi vi si rifugia per estraniarsi dalla realtà, per fuggire alla routine e alla banale quotidianità. A chi adora esplorare e vivere nuove esperienze nelle vite degli altri. Londra, 1943. Quando la biblioteca in cui lavorava è stata distrutta dai bombardamenti, Clara non ha esitato: ha salvato quattromila volumi e cercato un posto sicuro in cui ricostruirla. Perché, quando intorno ci sono solo buio e morte, i libri possono essere la luce. E l’unico rifugio è il sottosuolo, dove le bombe non arrivano. Così dà vita alla sua biblioteca in un ramo morto della metropolitana. Continua a leggere “Consigli di lettura: Sotto le strade di Londra – Kate Thompson”

Stare

TV e telefoni sono pieni di spot di aziende di telecomunicazioni che ci invitano a stare sempre connessi. Giga illimitati e incredibile velocità di banda larga per poter scrollare tutto il giorno gli schermi dei nostri cellulari o non perdere neanche un minuto di lavoro dai nostri pc. Viviamo davvero in un mondo in corsa, in una società dove il fare conta più dell’essere: se non produci non sei utile, se invece lo fai, e lo fai rapidamente, sei da ammirare. Tutto e subito è sempre meglio di poco e lentamente. Eppure, quanto è fondamentale fermarsi ogni tanto a riprendere fiato? Quale ricchezza ci viene dallo “stare” anziché dal correre senza sosta? La parola “stare” deriva da un verbo latino che condivide la radice sanscrita “stha”, che significa “stare fermo”, “rimanere”, “esistere”, “essere presente”. Continua a leggere “Stare”

E…state insieme

…e poi Laura mi manda un messaggio per dirmi che ha  un nuovo progetto da proporre. Dopo il grande successo che abbiamo ottenuto dai progetti da lei condivisi con noi, #quelledeibigliettinigialli  sulla ginnastica del perineo sia in presenza che online mi sono subito incuriosita e ci  siamo incontrate per sentire cosa aveva in testa.  La proposta mi ha piacevolmente stupita ed ho subito chiamato le ragazze per raccontare anche a loro questa nuova bellissima idea. Inutile dire che la risposta è stata subito un unanime “SI”. Perché quello è proprio il nostro mood: regalare un sorriso agli altri! Sinceramente ho subito pensato che questa proposta avrebbe regalato qualcosa di più. Laura  mi chiede se noi #quelledeibigliettinigialli saremmo disposte a  sostenere un grest (centro estivo) inclusivo per bambini diversamente abili che, tramite un operatore dedicato, potessero vivere un’esperienza inclusiva e divertente con altri ragazzi e con loro, hanno il diritto di godersi l’estate. Continua a leggere “E…state insieme”

Le parole in soffitta

Di recente mi sono imbattuta in una pagina social che parla delle parole cadute in disuso. Sappiamo bene quanto la lingua che parliamo quotidianamente sia viva e in continua evoluzione, nuovi termini nascono ogni giorno e altri cadono nel dimenticatoio come conseguenza dei tempi che cambiano, delle esigenze diverse di comunicazione e della società che si evolve.
Da diverso tempo mi sono resa conto anche di quanti inglesismi utilizziamo per comunicare. Complice il linguaggio della tecnologia, videogiochi, informatica ecc. sembra che alcune parole inglesi centrino meglio il significato di ciò che vogliamo esprimere e in meno tempo. Continua a leggere “Le parole in soffitta”

Combatteremo all’ombra

Ci sono momenti in cui qualcuno ti si siede accanto, e il suo sguardo o le sue parole diventano importanti, molto più di quanto avresti mai pensato.
Basta poco per cambiare prospettiva: in piedi la vita ha un significato, seduti un altro,
sdraiati ancora un altro. Cambia con i suoni che ci accompagnano: una canzone, la
pioggia, o semplicemente il silenzio. Un silenzio che spesso dice più di mille parole.
L’altra sera, su un letto scomodo, ripensavo alla mia vita.
Accanto a me, nella mente, si è seduto Re Leonida, quello del film 300.
Mi guardava e diceva: “La paura è una compagna costante, ma accettarla ti renderà più forte.”
I suoi occhi cercavano i miei. Con parole semplici, voleva trasmettermi coraggio. Mi parlava delle Termopili, dei suoi uomini, del valore della forza interiore.
Continua a leggere “Combatteremo all’ombra”

Wanted: killer per tutti!

Se ci fosse la possibilità di stabilire una taglia su qualcosa che ci infastidisce, dopo la cimice asiatica, il caldo africano e disfare l’albero di Natale è probabile che molti proporrebbero la caccia agli agenti patogeni che minano ormai in ogni stagione il nostro sistema immunitario. Le malattie stagionali ormai stanno nello stesso armadio delle mezze stagioni: si diffondono per tutto l’anno senza limiti né confini, sicché di stagionale non hanno più nulla come il 100 grammi sotto la pioggia battente di “maggembre”. La buona notizia è che, anche se alla taglia ancora nessuno ha pensato, un rimedio all’influenza c’è; ironia della sorte, sta in dei killer: NK è il loro nome in codice. Linfociti già presenti nel nostro sistema immunitario, queste cellule sono in grado di rompere la barriera difensiva di cellule tossiche per il corpo in modo da indurne la morte. Continua a leggere “Wanted: killer per tutti!”

Quando il mondo iniziò a tremare

Tre parole: attacco di panico. Ecco il mostro che mi faceva visita ogni notte da quando avevo circa dieci anni. Una bambina sensibile. Così mi avevano sempre definita. E sì, sensibile lo ero. E lo sono tutt’ora. Ma forse, forse, questa sensibilità non è stata più una condanna. È vero, non mi ha reso la vita facile. Ma l’ha resa e la sta rendendo colorata, variopinta, accesa. Senza sensibilità non capterei le emozioni altrui, non entrerei in empatia con gli altri e non capirei nemmeno me stessa. A volte pensavo che questa mia indole mi rendesse fragile, ma se così non fosse? Ognuno ha le sue peculiarità. Ognuno ha pregi e difetti ma nessuno vale più o meno degli altri. Siamo tutti esseri umani, indipendentemente dal conto in banca, dalla quantità di gioielli, amici o familiari. Indipendentemente dal genere o dalle persone amate. Tutti valgono e tutti hanno un grande potenziale per splendere, nel buio dei tempi odierni. Quando il mondo iniziò a tremare, per me, fu una tragedia. Mi sentivo piccola di fronte ad un mondo così enorme da schiacciarmi, frantumare ogni singolo atomo del mio corpicino. Continua a leggere “Quando il mondo iniziò a tremare”

Consigli di lettura: La piccola bottega delle erbe di Francesca Costenaro

Divorato! Un libro che ti porta in un mondo con voglia di emancipazione e affermazione! Sophie può benissimo rappresentare ognuna di noi, con la sua tenacia, la sua astuzia, la sua voglia di conoscere. E’ il 1881 quando scopre in Regent Street una piccola, deliziosa erboristeria, il Little Herbalist Shop, che le appare come un antro magico. La titolare, Jane Godwin, sembra in grado di guarire ogni pena grazie ai suoi rimedi miracolosi. Sophie ne è incantata: Jane ha tutto quello che lei vorrebbe per sé, l’indipendenza finanziaria e di pensiero, la libertà di disporre della sua vita e dei suoi interessi. Sophie è ricchissima, figlia di un agiato mercante di spezie e tessuti, ma detesta la mondanità, i balli e i pettegolezzi. Continua a leggere “Consigli di lettura: La piccola bottega delle erbe di Francesca Costenaro”

Limoner

Quante volte ti è successo che avresti voluto fare qualcosa ma non sempre sei riuscita a farla? Ecco il seguente articolo parla proprio di questo argomento. Spesso ci “autofermiamo” da soli senza rendercene conto o semplicemente non ci facciamo caso. Ci diciamo che non è il momento giusto, che economicamente non possiamo, quando staremo meglio lo faremo… ma il tempo passa inesorabilmente. Io credo che la natura abbia sempre tanto da insegnarci. Vi voglio raccontare la storia del limoner: è stato acquistato parecchi anni fa ed era in un bel vaso, rigoglioso e pieno di limoni. Li ha condivisi tutti, era il suo dono per noi. Continua a leggere “Limoner”

Quando la salute viene dal cuore

I tuoi sentimenti contano: abbine cura! La Dott.ssa Silvia di Luzio, affermata cardiologa, racconta infatti di come le buone emozioni, come l’amore, la gioia e la gratitudine, possano influenzare la nostra salute. In particolare, nel suo saggio “Il cuore è una porta” approfondisce l’effetto che esse hanno sulla regione cardiaca, riportando alcuni casi di guarigioni “miracolose” a cui lei stessa ha assistito. Magia? No, scienza. Nel libro infatti vengono trattate alcune interessanti scoperte svoltesi presso l’HeartMath Institute, in California. Tra tutte, sorprende leggere che il cuore non solo contiene cellule cerebrali (circa 40.000), ma che esso è dotato di un proprio campo elettromagnetico il quale diffonde informazioni nello spazio. Continua a leggere “Quando la salute viene dal cuore”

Il fascino delle auto d’epoca

C’è qualcosa nelle auto d’epoca che va oltre la meccanica, oltre il design. È una questione di anima. Ogni linea elegante della Mercedez 300 SL, ogni volante in legno di una Jaguar E-Type, ogni semplice ingranaggio e leva del cambio racconta una storia che profuma di un’altra epoca. Chi ha la passione per le auto d’epoca non desidera solo guidare: vuole viaggiare nel tempo. Amo il rumore dei motori che non cercano di essere silenziosi, amo la lentezza che ti costringe a goderti la strada, non solo a percorrerla. Amo il suono pieno e irregolare di una Porsche 356, il fascino intramontabile di una Mercedes-Benz 190 SL, la grinta elegante di una BMW 507 Roadster. Una Fiat 500 degli anni ’60 ti insegna a rallentare, una Alfa Romeo 8C 2300 ti fa ascoltare ogni vibrazione, ogni battito del motore. Continua a leggere “Il fascino delle auto d’epoca”

Niente ci fa

“Niente ci fa” tipico intercalare siciliano che va a braccetto con un bel sospiro e un’alzata di spalle, si usa tutta le volte che la sfortuna passa a trovarti e ti succede qualcosa di spiacevole. È una buona dose di ottimismo, è saper vedere il bicchiere mezzo pieno, è guardare in faccia la sfiga e passare oltre. “Niente ci fa” è una delle frasi, se non la frase, che più mi ripeteva mia nonna. Ricordo ancora che da bambina, quando combinavo un guaio e lo raccontavo a mia nonna, lei mi guardava con gli occhi pieni d’amore e mi diceva “niente ci fa”, ma dietro a queste poche parole c’era molto di più. C’era “piccola mia, non ti preoccupare, tutto si aggiusta”. Con gli anni quella frase è cresciuta insieme a me e anche quando i piccoli guai sono diventati più grossi c’era sempre essa a ricordarmi che ce l’avrei fatta e che avrei superato tutto. Continua a leggere “Niente ci fa”

Buon primo compleanno!

Dolce Filippo,

ti abbiamo cercato e sei arrivato subito. Forse noi, increduli, non eravamo ancora pronti. Ma tu ci avevi scelto, eravamo pronti per te. Sei cresciuto dentro la mia pancia, facendoti spazio nel mio corpo e nei nostri cuori. A maggio ti ho sentito per la prima volta: bollicine di vita che fluttuavano leggere. Poi sono arrivati anche i calci e i pugni per papà. E intanto la nostra casa cambiava forma per te. E intanto i nostri pensieri ruotavano tutti attorno a te, alla vita “dopo”. Mentre aspettavamo, superata la data prevista, l’impazienza per l’inizio di quella nuova vita era quasi insopportabile. Continua a leggere “Buon primo compleanno!”

Consigli di lettura: Galeotto fu il collier, Andrea Vitali

Considero i romanzi di Vitali come una lettura “svuota mente”, una garanzia di puro relax e divertimento. Ne ho letti parecchi e devo dire che anche questo ha tenuto fede alle mie aspettative. Per questo motivo quando la mia amica Bruna, che abita proprio dove lo scrittore ambienta le sue storie, me lo ha regalato, ho deciso di tenerlo per le vacanze. Il paesino di Bellano e gli altri piccoli comuni del lago di Como sono il teatro degli intrecci e dei misteri che vi accompagneranno in questa avventura. Continua a leggere “Consigli di lettura: Galeotto fu il collier, Andrea Vitali”

Spesso il bene di scrivere ho incontrato

Ho sempre adorato le parole, fin da quando da infante la mamma canticchiava vecchie canzoni e il papà per farmi addormentare recitava brani a memoria de “I promessi sposi” o varie poesie. Ho adorato scrivere fin da quando ho appreso i primi ideogrammi e come si teneva in mano la penna. Ho riempito diari, quaderni, agende, calendari con impressioni, emozioni, pensieri, riflessioni, sogni e, sì, anche qualche pettegolezzo. Mi sono dilettata anche con qualche poesia ma con poco successo! Poi un giorno la malattia è arrivata e da quel giorno, per un anno intero e più, le pagine della mia agenda sono rimaste bianche. Scrivere non era più una necessità, ora mi ero gettata nel leggere le storie degli altri, di sognare viaggi strepitosi: di evadere. Così quando dalla biblioteca scientifica del CRO mi hanno proposto di partecipare al concorso “Scriviamoci con cura” e raccontare la mia storia di malattia ho esclamato: “Non ce la farò mai! Ora il mio rifugio sono le parole degli altri, le mie non trovano più la strada”. Continua a leggere “Spesso il bene di scrivere ho incontrato”

A Pordenone il primo Bookstop del FVG

Il libro sbarca al Polo tecnologico di Pordenone, in una formula inusuale, ovvero attraverso un distributore del tutto simile a quelli utilizzati per cibi e bevande. Accanto a bibite e snack sarà dunque possibile acquistare, per €9,50, brevi saggi a tema viaggio. L’iniziativa è della casa editrice Ediciclo in collaborazione con una nota azienda della distribuzione automatica. Un presidio di lettura volto a conquistare nuovi lettori e lettrici in contesti insoliti. Non solo un distributore ma bensì un mezzo di diffusione culturale, un modo per dedicarsi una pausa caffè alternativa e sicuramente uno spunto di conversazione nei momenti di aggregazione. Continua a leggere “A Pordenone il primo Bookstop del FVG”

Consigli di lettura: Contro. Dieci storie minime di sport, di Paolo Patui

È un libro che di minimo ha davvero poco: il numero dei racconti, dieci, che puoi leggere in due giorni di ospedale o altrettanti di convalescenza; la grafica di copertina: due colori, un’esile silhouette che tira in una porta stilizzata e nulla più; il macro tema, lo sport, che potrebbe allontanare lettori di gusti diversi. Ma è un libro che di minimo non ha niente altro. Dieci racconti che spaziano nel tempo e nello spazio, nelle stagioni e nelle epoche: si parte con una accaldata colonia estiva al mare per arrivare ad una preparazione ciclistica di un anno, un anno davvero particolare, il 2019; si parla di allunaggio e di Brigate Rosse, del G8 e dei movimenti operai. Continua a leggere “Consigli di lettura: Contro. Dieci storie minime di sport, di Paolo Patui”

Fermarti ogni tanto. Il mondo non crolla.

C’è una voce dentro di noi che spesso ci accompagna più di ogni altra, una voce che ci critica, ci incalza e ci ricorda costantemente cosa manca: la nostra. È una voce che abbiamo imparato a riconoscere come “normale”, ma che in realtà ci consuma. È quella voce che nasce da conflitti impliciti e messaggi culturali che associano il valore personale ai risultati ottenuti. È quella voce che ci dice di non essere indulgenti e di non abbassare l’asticella, di dimostrare sempre qualcosa a qualcuno. Eppure, in mezzo a tutto il nostro caos, c’è sempre una voce, più silenziosa, ma anche più utile. È quella della gentilezza verso sé stessi. Continua a leggere “Fermarti ogni tanto. Il mondo non crolla.”

L’energia circolare

Tutti gli amanti dei libri e gli appassionati di lettura hanno sicuramente una libreria ben fornita. E immagino che, come me, li abbiano suddivisi a seconda dell’importanza. Io ad esempio ho messo al centro, in posizione super favorita, quelli preferiti, l’autore del cuore, gli intoccabili. Appena sopra c’è l’area della conoscenza, dispense di corsi fatti, testi dedicati alla crescita personale, spiritualità, grandi saggi e psicologia. Segue quella dei viaggi con le varie guide che ho preso prima di qualche partenza e le esperienze dirette di viaggiatori che ho avuto il piacere di conoscere. In fondo, in posizione svantaggiata, i dimenticati, quelli che per un motivo o per l’altro sono lì, perché – non sia mai! – un libro non si butta, ma a dirla tutta non mi sono piaciuti. Continua a leggere “L’energia circolare”

Fiori sul ciglio della strada

Ogni tanto capita di soffermarmi ad osservare la natura, è incredibile come la forza dirompente della vita sia in grado di far nascere un fiore anche tra le crepe dell’asfalto o dentro la fessura di un muro, nell’indifferenza totale dei passanti. Secondo me i fiori che spaccano il cemento sono lì per ricordarci che ce la si può fare sempre, anche quando nessuno ci crede e la situazione risulta complicata. Sono ribelli, resistono al vento, alle intemperie e al sole cocente, hanno radici aggrappate saldamente al suolo, sono estremamente coraggiosi e con orgoglio guardano verso l’alto invitandoci a “considerarli”.
Continua a leggere “Fiori sul ciglio della strada”

Chi fermerà la pioggia?

Lo senti il tuono lontano?
Il Signore della Guerra sta annunciando la sua venuta.
Lui cammina lentamente, è grasso e goffo
e si fa sempre precedere dal vento e dalla pioggia.
Non lo puoi vedere.
Dove lui è già passato rimane solo un grande uccello nero
che volteggia in un silenzio eterno.
Ha fame, ha sempre molta fame di morte e di distruzione.
Quando è sazio ride compiaciuto e dimentica subito di aver già mangiato.
Lo senti il tuono? È vicino, tra poco sarà qui.
Ho freddo, stammi vicino, il vento mi taglia la pelle,
la pioggia fitta mi impedisce di vederlo arrivare.
I bambini tremano nei loro rifugi, hanno occhi profondi e pieni di lacrime.
Continua a leggere “Chi fermerà la pioggia?”

Consigli di lettura: Uno spritz con Jane Austen di Federica Nardon

Sarà che son veneta e che adoro leggere, ma questo titolo è stato un connubio perfetto per farmelo acquistare all’istante. Si lo so “NON DEVO COMPRARE LIBRI!” ma poi ci ricasco sempre! La storia ambientata a Venezia ha come sfondo amicizia, amore, delusione e sogni. Tre amiche: Atalanta, Vale e Silvia che si radunano in un salotto quasi ogni sera passandosi un calice enorme, chiamato Mr. Big, mentre si confidano e parlano delle loro avventure in un mondo che ormai sembra impermeabile non solo ai valori ma anche ai sentimenti. Continua a leggere “Consigli di lettura: Uno spritz con Jane Austen di Federica Nardon”

Il diario delle vacanze

Se anche a voi, come a me, la maestra o la professoressa ha mai dato come compito estivo una pagina di diario da scrivere ogni giorno… Se anche a voi, come a me, capita di avere un’agenda sempre fitta, in cui gli appuntamenti spesso devono essere ricollocati per non accavallarsi gli uni sugli altri come le onde del mare in burrasca… Se anche a voi, come a me, l’odore della libertà profuma di gelsomino, e la luce dell’estate è quella fresca del mattino di giugno; se anche per voi, come per me, il tempo dei sandali è già una conquista di serenità, allora questa è la puntata della Rubrica delle Parole del Sole giusta. Continua a leggere “Il diario delle vacanze”

Prima di amare gli altri, impariamo ad amare noi stessi

“È davvero possibile amare gli altri se prima non impariamo ad amare noi stessi?”. Per quanto mi riguarda, la risposta è no.
Questa riflessione nasce dalla convinzione che l’amore per sè stessi sia il primo, imprescindibile passo per poter costruire delle relazioni sane e durature, sia a livello romantico che non. Amarsi non è un percorso semplice: richiede impegno, dedizione, e soprattutto, coraggio. Per vivere in modo autentico, ognuno di noi deve imparare a conoscersi. Non si tratta di reprimere le proprie fragilità ed insicurezze, ma di prenderne coscienza. Continua a leggere “Prima di amare gli altri, impariamo ad amare noi stessi”

Droni e intelligenza artificiale

Ne sentiamo sempre più parlare, i telegiornali quasi quotidianamente ci parlano di loro: attacco di droni alle postazioni di questo o quel paese.
Ma in realtà il loro utilizzo non ha sempre quella finalità. In Germania si sta sperimentando un sistema di droni con una finalità ben diversa.
In alcuni boschi tedeschi sono state installate delle piccole cupole che, grazie ad un sistema di rilevamento della temperatura, umidità ed biossido di carbonio, vengono attivate in modo del tutto automatico quando questi valori si modificano e possono essere correlati ad un incendio.
Continua a leggere “Droni e intelligenza artificiale”

Esercizi di scrittura

Parola d’ordine
Sperimentare.
Già, ma che cosa?
Ma che domande!
Varie tecniche di scrittura.
È ovvio.
E così
ricopio sul mio quaderno
l’elenco
delle varie tecniche
di scrittura
e scopro che
grazie al dialogo intermittente
con te
le ho sperimentate
(quasi) tutte. Continua a leggere “Esercizi di scrittura”

Consigli di lettura: Chiudi quella c***o di bocca di Dan Lyons

Il titolo è dedicato a tutti coloro che, appena pronunciata una frase, si rendono conto che sarebbe stato meglio stare zitti, ma oramai il danno è fatto. L’autore di questo libro parla in prima persona della sua esperienza, di come il fatto di dire tutto ciò che gli passava per la testa lo abbia più volte danneggiato sia nel lavoro che nella vita privata. La sua tendenza ad essere un chiacchierone compulsivo si è presto tramutata in una sorta di disturbo di cui prendersi cura. Il talkaholic, così definito dalla scienza, è l’impulso a parlare senza lasciare spazio agli altri, dimenticando l’ascolto e l’importanza del dialogo con il risultato di diventare antipatici e allontanare gli altri. Continua a leggere “Consigli di lettura: Chiudi quella c***o di bocca di Dan Lyons”

Consigli di lettura: Tatà di Valérie Perrin

Letteralmente catturante, un vortice che ti trascina tra le pagine e ti tiene incollato. un romanzo che esplora i segreti familiari attraverso la storia di Agnès, la quale scopre che la zia Colette, creduta morta da tre anni, è deceduta solo recentemente. Ma allora chi c’è nella sua tomba? E perché per tre anni Colette ha fatto credere a tutti di essere morta? È l’inizio di un’indagine a ritroso nel tempo. Continua a leggere “Consigli di lettura: Tatà di Valérie Perrin”

Libertà

Per gli appassionati lettori solitamente l’estate si associa all’idea delle piacevoli letture sotto l’ombrellone: libri leggeri, che permettano di svagarsi dalle fatiche quotidiane. Rientrando anch’io nella categoria, ero pronta a perdermi tra le pagine di un romanzo rosa, invece quest’anno, un po’ per caso, un po’ per scelta, mi sono ritrovata tra le mani un libro diverso, una lettura tutt’altro che disimpegnata: “La ferrovia sotterranea” dello statunitense Colson Whitehead. Dello stesso autore avevo già letto “I ragazzi della Nickel”, che racconta la storia di un giovane afroamericano condannato a scontare una pena detentiva in un riformatorio giovanile della Florida degli anni Sessanta. “La ferrovia sotterranea” in realtà precede “I ragazzi della Nickel” e tratta anch’esso della storia del popolo afroamericano; in questo caso, però, siamo nel XIX secolo e protagonisti sono due schiavi che tentano di liberarsi dalle loro piantagioni nel sud-est degli Stati Uniti attraverso una rete di itinerari segreti e luoghi sicuri, la “ferrovia sotterranea”, appunto. Continua a leggere “Libertà”

La cassetta delle lettere per i cari estinti

Come accade spesso il mercoledì vado a pranzo dallo zio, è da poco passata la Pasqua e lui mi porge un bel pacchetto con un regalo, eh già, sono troppo grande per l’uovo al cioccolato. Il pacchetto nasconde un libro “La cassetta delle lettere per i cari estinti”, leggo il titolo a voce alta e subito lo zio mi dice che non devo farmi ingannare dal titolo, che si tratta di una storia simpatica e anche profonda. Rientro a casa e inizio a leggere incuriosita da questo romanzo scritto da un’autrice di Pordenone e ambientato proprio in questa città. Continua a leggere “La cassetta delle lettere per i cari estinti”

Perché visitare la Sardegna

Hai bisogno di una vacanza dove dimentichi tutto? Tipo dove metti le scarpe, cosa significa “deadline” o anche solo che giorno è? Allora la Sardegna fa al caso tuo. Non ti serve molto: un costume, un paio di vestiti, delle scarpette da roccia (se ti piacciono le spiagge rocciose e selvagge come me), una macchinetta fotografica e la voglia di rallentare. E il resto lo fa lei: la Sardegna. Appena arrivi, ti accoglie un profumo inconfondibile: mirto, sabbia calda e la salsedine di un mare cristallino. Continua a leggere “Perché visitare la Sardegna”

Consigli di lettura: La piccola libreria sul Tamigi di Frida Skyback

…e poi dal nulla diventi l’unica erede di uno stabile a Londra al cui piano terra é collocata una piccola e caratteristica libreria. La tua vita é appena andata in pezzi e l’ultima cosa che ti ci voleva era proprio prendere un aereo dalla campagna svedese per andare a risolvere questa spiacevole situazione. É così che la vita di Charlotte cambia e la mette davanti a scoperte, relazioni, scelte in un susseguirsi di piacevoli e strani risvolti. Davvero una piacevole lettura che ci farà capire che ci sono cose che capitano per rendere tutto più bello.
Marta Santin

Visita Torino perché…

Sono di parte lo so, ma oggi voglio elencarvi alcuni buoni motivi per passare “a trovarmi”.
Se Torino fosse una pizza sarebbe indubbiamente una quattro stagioni:
– ELEGANTE COME LA PRIMAVERA – in questo periodo una passeggiata al Parco del Valentino ti conduce all’interno di un quadro impressionista dove puoi trovare famiglie che fanno i picnic sull’erba, gente in bicicletta, studenti sdraiati a leggere sul prato, e il verde tenero delle nuove foglie sugli alberi crea un’atmosfera davvero meravigliosa. E se ti piace leggere non dimenticarti che questo è il periodo del Salone del Libro!
Continua a leggere “Visita Torino perché…”

Luoghi da visitare per lasciarsi sorprendere

Chi ama viaggiare è sempre pronto a partire. Che sia per una vacanza, una gita fuori porta o un paio d’ore ad un evento poco importa, il senso è quello della scoperta, della bellezza, della novità. La scelta della meta spesso è figlia del desiderio di vedere con i propri occhi qualcosa di noto. Per me, ad esempio, andare a Madrid significava poter ammirare Guernica dal vivo, la famosa opera di Picasso. Oppure safari ed avventura in Kenya, o le spiagge cristalline della Sardegna. Ma è ciò che non ti aspetti a darti le emozioni più belle, a restarti nel cuore. Continua a leggere “Luoghi da visitare per lasciarsi sorprendere”

Radio libere

Il 1° gennaio 1975, grazie al trasmettitore da 22 watt realizzato dal radioamatore Marco Toni, nasceva Radio Parma, indicata da molti come la prima radio libera italiana: l’emittente rompeva gli indugi e iniziava un’avventura che dura ancora oggi.
La data di nascita ufficiale di questa nuova stagione della comunicazione in Italia è, una volta tanto, certa: 28 luglio 1976. Quel giorno una sentenza della Corte di Cassazione sancì la legittimità delle trasmissioni private, purché in ambito locale. Fino ad allora, tutte quelle radio sparse nel Paese e tutti quei popolarissimi disc jockey erano stati, né più né meno, dei fuorilegge.
Da quel giorno parole, idee e le musiche più stimolanti iniziarono a correre e ad arrivare ai giovani grazie alle radio libere. Continua a leggere “Radio libere”

Consigli di lettura: Spizzichi e bocconi di Erri De Luca

Siamo quello che mangiamo: mai frase risulta meglio indovinata per sintetizzare quanta parte abbia il cibo nel corso della nostra esistenza. Mangiare non consta solo nell’atto di nutrirsi: significa appartenere al luogo dove ci si sfama, carpirne gli umori, le essenze, la storia, gli influssi sui popoli e sulle persone che quel cibo hanno prodotto, coltivato, curato, spesso inventato di sana pianta, per soddisfare il più elementare dei bisogni primari. Un libro molto simpatico e carino scritto a quattro mani. Continua a leggere “Consigli di lettura: Spizzichi e bocconi di Erri De Luca”

Che sarà Venezia?

Venezia è sicuramente una delle mie città preferite e averla a poca distanza è una vera fortuna. Non so perché, ma per anni non ci sono stata: forse, la troppa vicinanza la rendeva una meta scontata e sempre snobbata per raggiungere destinazioni più lontane. “Tanto a Venezia ci posso andare quando voglio” senza rendermi conto che quel “quando voglio” si traduceva in un mai. Negli ultimi anni ho riscoperto questa meravigliosa città, ricca di scorci incredibili, mai uguale, e mi sono ritrovata a visitarla spesso, anche più volte durante lo stesso anno, vivendola totalmente e assaporandone ogni angolino. Il week end a Venezia con le mie amiche in giallo è diventata ormai una tradizione, in occasione della “Su e Zo per i Ponti”, che ci regaliamo per stare insieme e distribuire sorrisi e bigliettini gialli e portare sole anche nelle giornate grigie. Continua a leggere “Che sarà Venezia?”

Lo sport come strumento di inclusione: il Baskin

Qualche settimana fa sono stata invitata ad assistere a una partita di baskin, uno sport inclusivo e aperto a tutti. Non conoscevo le regole e, anzi, davo per scontato che fossero uguali a quelle del basket. Mi sbagliavo: mi si è aperto un mondo.
Ciò che mi ha colpito di più è stato vedere come tutti i giocatori venissero inclusi nel gioco, mettendo in risalto le loro potenzialità. I protagonisti sono ragazzi con disabilità, spesso impossibilitati a compiere determinate azioni. Il baskin, però, non si ferma davanti alle difficoltà: cerca di valorizzare ogni giocatore, puntando su ciò che sa fare meglio. Chi, per esempio, è un buon tiratore, si occuperà del tiro da fuori. Ogni giocatore ricopre un ruolo (in totale sono cinque) definito dalle sue competenze motorie. Continua a leggere “Lo sport come strumento di inclusione: il Baskin”

Perché visitare Roma

Lo ammetto! Gioco una partita già vinta.
Io ebbi la fortuna di fare il servizio militare proprio nella città eterna, in perfetta assonanza al periodo di leva: eterno anch’esso.
Sinceramente fui felice di appartenere al primo corpo militare d’Italia ed il più antico: i Granatieri di Sardegna ma, soprattutto, che questo fosse a Roma.
Roma va visitata, perché non ha rivali al mondo, non esistono città che attraversano i secoli e ne portano orgogliosamente le tracce come lei. Roma è troppo in tutto, un negozio sterminato dove ti rendi conto che hai più cose in vendita di quelle che potrai mai vedere.
Continua a leggere “Perché visitare Roma”

L’anima dei luoghi

Ci sono luoghi nei quali, non appena ci “cadi dentro”, ti senti subito catapultato lontano. Nello spazio, nel tempo. Nel mondo, con le persone. Sarà certamente capitato anche a voi di aprire una porta, svoltare l’angolo di una strada, calpestare un sentiero e, improvvisamente, sentire di non essere più lì, in quel momento, ma ritrovarsi come 26 anni fa, davanti ad un ascensore che si apre e fa stringere il cuore, o in un letto di ospedale a combattere. Tirare una maniglia e ritrovarsi davanti una piccola bottega che sa di pane e che dentro ha mille ricordi, anche se ora, al di là di quella porta, c’è un vuoto enorme e il vecchio forno è stato smantellato. Essere catapultati nella cucina dove la nonna Alba faceva il croccante semplicemente perché, passando di fronte ad una pasticceria, se n’è percepito appena appena l’odore. Continua a leggere “L’anima dei luoghi”

Caro commissario ti scrivo

Cara collega, caro collega,
ho incontrato la tua quinta per pochi giorni e già ho provato il desiderio di conoscerli ancora un poco. Sono arrivata con molte preoccupazioni: documenti da visionare, programmi svolti, chissà su quali testi, oddio anche Pasolini… E poi tutto è tornato come nella mia di quinta: i saluti di rito, i fogli protocollo e il dizionario sul banco. La prima prova, sudatissima, e lunghissima… Chissà come l’avranno fatta? Loro, e i miei… Chissà che traccia avranno scelto, i miei? Il calendario degli orali è stato pubblicato solennemente e solennemente loro si sono presentati: chissà chi glielo avrà detto che dovevano presentarsi in camicia e bianca per di più, perché quando poi son venuti a sentire l’orale degli altri, vestiti secondo lo stile personale, molti han saputo essere anche più belli. Continua a leggere “Caro commissario ti scrivo”

Consigli di lettura: Un viaggio al mese di Martina Massai

140 pagine, una copertina allettante, il titolo che mi cattura subito. Il consiglio di leggere questo libro mi arriva da una persona che oramai considero assolutamente fidata per questo genere di cose. Lo leggo proprio durante un viaggio, convinta di finirlo in un paio di giorni, con entusiasmo. Invece.. rimango sorpresa. Fatico a far scorrere le pagine, mi fermo spesso, mi mette in agitazione, sento quasi una sensazione di fastidio.. che strano. sì perché mi aspettavo un libro di viaggi e avventure, da cui prendere ispirazione e che mi appassionasse. Questa invece è la storia di Martina, una ragazza insoddisfatta della propria vita, che cerca la realizzazione di sé e si rende conto di essere bloccata in una vita che la soffoca e la rende infelice. Continua a leggere “Consigli di lettura: Un viaggio al mese di Martina Massai”

Parabola esistenziale

Sono una persona semplice. Semplice ma complessa. Semplice ma allo stesso tempo dotata di mille sfaccettature. La mia vita è stata burrascosa già dalla tenera età, quando pensando ai grandi problemi che il mondo doveva (e deve) affrontare mi sentivo così piccola e impotente che il panico mi rapiva: mi faceva tremare e sudare le mani, mancare il respiro e accelerare i battiti del mio cuoricino. Sono sempre stata una persona sensibile. La natura per me è stata, fin da quando ero piccola, sacra come un tempio, un tesoro di cui bisogna prendersi grande cura. Crescendo ho mantenuto questa mia sensibilità ma in più notavo che le emozioni che provavo le percepivo tanto intensamente e ogni volta che qualche sentimento si faceva strada nei meandri della mia mente il mio battito aumentava e la testa mi girava. Avevo paura di essere abbandonata e quindi mi isolavo per prevenire la delusione di vedere andarsene un’altra persona. Poi con l’aumentare dell’età la mia mente è diventata sempre più particolare e complessa. Continua a leggere “Parabola esistenziale”

s’ciao ([ˈst͡ʃao])

La parola ciao è la più comune forma di saluto amichevole e informale della  lingua italiana. Essa è utilizzata sia nell’incontrarsi, sia nell’accomiatarsi, rivolgendosi a una o più persone a cui si dà del tu. Un tempo diffusa soprattutto nell’Italia settentrionale, è divenuta anche di uso internazionale.  In riferimento ai bambini, “fare ciao” indica un gesto di saluto ottenuto aprendo e chiudendo la mano o agitando la mano. “Ciao” è anche un’espressione metaforica e informale per indicare la fine sicura di qualcosa (es. “si è stancato della moglie e ciao”). “Ciao” è entrato nella  lingua italiana solo nel corso del Novecento. Continua a leggere “s’ciao ([ˈst͡ʃao])”

101

Mi piace fantasticare e immagino che chi, in qualche modo, avrà occasione di leggere questo articolo, avrà modo di conoscere la nostra Gazzetta e l’obiettivo con cui viene scritta. Molte volte mi sento un po’ come una “calamita” e mi rendo conto che attorno a me spesso ci sono persone che vivono con entusiasmo. Penso sia una caratteristica in parte innata e in parte coltivata, anche ascoltando le parole di uno dei miei idoli. Per una questione di “energie” probabilmente si finisce per attirare i propri simili. Continua a leggere “101”

Tipi di faro

Ci sono i fari. Costruzioni imponenti che grazie ai loro segnali luminosi aiutano i naviganti a seguire la rotta, segnalano punti pericolosi o fungono da riferimento. E poi ci sono le PERSONE faro. Tutti noi abbiamo una persona faro, quella che ci è accanto nei momenti in cui ne sentiamo più bisogno, quella che ascolta senza parlare, quella che ci sostiene senza chiederlo, quella che vede la parte migliore di noi e ci aiuta a tirarla fuori, quella con cui parliamo senza pensare, quella che ci aiuta a brillare. Qualcuno nasce persona faro, qualcun altro lo diventa durante il proprio percorso di crescita personale, altri lo sono sempre stati anche se non ne sono consapevoli. Continua a leggere “Tipi di faro”

La magia della notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni avviene tra il 23 e il 24 giugno e celebra il solstizio d’estate, momento in cui il sole raggiunge il suo punto più alto, portando energie positive e potenti per realizzare desideri e intenzioni. Sono molti i riti e le leggende legati a questa notte, che variano nelle diverse zone d’Italia ed hanno origini antiche che uniscono sacro e profano, magia e spiritualità, suggestione e mistero. Si narra che in questa notte il mondo divino sfiori quello umano e che tutti gli elementi della natura, in particolare fuoco e acqua, vengano investiti da poteri miracolosi ed ogni cosa diventi possibile. Le erbe bagnate dalla rugiada acquisiscono virtù curative e protettive, grazie all’influsso della luna. In diverse aree del Friuli, queste erbe vengono raccolte e utilizzate in modi unici. Eccovi le tradizioni più diffuse: Continua a leggere “La magia della notte di San Giovanni”

Consigli di lettura: Siamo scritti a matita di Fausto Brizzi

Alfredo sembra inventarsi una storia piena di colpi di scena per raccontare alla moglie Betta, malata di Alzheimer, la loro vita passata che lei purtroppo, non ricorda più! Lo scrittore riesce davvero ad attaccare alle pagine il lettore e a condurlo davvero voracemente alla fine. Davvero una buona narrazione che si snoda tra una storia d’amore dolce e sincera e aneddoti da spy story.
Marta Santin

La felicità

La felicità è una cosa semplice, ma come tutte le cose semplici la si complica a tal punto che trovarla sembra sia un’impresa impossibile. È talmente preziosa che non la si può trovare ovunque, e nelle cose troppo semplici. È talmente preziosa che non la si può trovare senza essersela sudata e aver fatto tanta fatica. E pensando così la felicità non la si trova mai. Non c’è nulla di più sbagliato penso io: la felicità è banale, è semplice è gratis. Preparando delle lezioni sull’imperativo mi imbatto in questi 21 consigli per essere felici, e con piacere li condivido con voi: Continua a leggere “La felicità”

Odium parit mortem, vitam progignit amor

L’odio produce morte, l’amore genera vita. Esiste un luogo in Friuli Venezia-Giulia dove questa scritta campeggia su un’urna in legno e bronzo. È un luogo particolare. Ubicato in una terra che ha visto nei corso dei secoli varie dominazione e contese: italiani, austriaci e popolazioni slave, contesero queste terre. Alternandosi nel corso degli anni a cavallo tra ‘800 e il ‘900. Ricordo che l’albergo dei miei nonni, a Gorizia, era edificato su tre piani, uno cosiddetto degli “italiani” uno degli “austriaci” uno degli “sloveni” perché le sopraelevazioni avvennero in periodi differenti, nella quale la città passò tra una dominazione ed un altra.
Il monumento Ara Pacis Mundi, fu eretto nel dopo guerra nel 1951 da l’architetto milanese Mario Baciocchi, sul colle che sovrasta Medea (Go).
Nella sua camera ipogea vi è un’urna che raccoglie le zolle di terra provenienti da vari luoghi: cimiteri di guerra nazionali e stranieri, campi di sterminio, vi sono anche custodite delle ampolle contenenti l’acqua del mare proveniente dai luoghi dove furono affondate alcune navi e più in generale da molti luoghi dove trovarono la morte migliaia di persone. Sono custodite le terre raccolte anche dei conflitti più recenti: Nassirya (Iraq), Libano e Afghanistan. Presto nuova terra verrà aggiunta.
Il monumento sta a simboleggiare il dolore che ogni guerra porta con sé senza distinzione tra vincitori e vinti, perché non c’è vittoria che potrà alleviare il dolore, non c’è vittoria che ridarà la vita a chi l’ha persa.
Non c’è vittoria che giustificherà mai questo dolore.

Vida “Baudasch” Michele

La moto diventa un messaggio di forza e unità

Ho partecipato per la prima volta al Distinguished Gentleman’s Ride a Treviso, e ancora sento il rombo nel cuore. Non solo quello dei motori, ma quello delle emozioni condivise lungo un percorso che è andato ben oltre l’asfalto. Eravamo in tanti: eleganti, fieri, ma soprattutto uniti. Uomini e donne in sella alle proprie moto, spinti da uno desiderio comune: sostenere la salute mentale degli uomini e la ricerca sul cancro alla prostata. Un filo invisibile ci teneva uniti, fatto di sorrisi, pacche sulle spalle, sguardi complici sotto le visiere sollevate. Il tragitto che ho percorso in moto sembrava un viaggio nel tempo, ma anche un modo per liberare la mente dopo ogni curva. Continua a leggere “La moto diventa un messaggio di forza e unità”

Consigli di lettura: La bibliotecaria di New York di Marie Benedict e Victoria Christopher Murray. Letto da Marta e Monia.

Essere una donna afroamericana negli Stati Uniti del primo novecento non è cosa facile. I pochi diritti conquistati con tanta fatica dagli attivisti, e le leggi emanate a tutela della comunità nera dopo l’abolizione della schiavitù, vengono man mano rettificate, ritirate, cancellate. Ma spesso quando si ha un sogno e grande perseveranza nulla ci può fermare. E così che Belle Marion Greener, figlia del primo uomo di colore laureato ad Harvard, impegnato attivamente nella lotta per i diritti civili dei neri, come venivano chiamati all’epoca, diventa Belle da Costa Greene, dalle origini portoghesi inesistenti ma sufficienti a giustificare il colore olivastro della sua carnagione. Questa è la storia di una donna potente, influente e ammirata dall’alta società newyorkese. Curatrice e assistente personale del grande JP Morgan, uno dei più potenti finanzieri dell’epoca e grande collezionista di opere d’arte e rari manoscritti. Con un grande segreto da custodire per poter essere giudicata solo per le proprie capacità e non per le sue origini. La storia di una donna importante rimasta dimenticata che le autrici hanno voluto riportare alla memoria con questo appassionante romanzo storico.

Monia Rossi

A soli vent’anni, Belle da Costa Greene viene assunta da J.P. Morgan, uno dei più ricchi finanzieri al mondo, per curare la collezione di manoscritti, libri rari e opere d’arte di proprietà del magnate. In poco tempo Belle diventa un punto di riferimento dell’alta società newyorkese e una delle figure più influenti nel mondo dell’arte e della cultura. Organizza mostre ed eventi mondani, è in contatto diretto con commercianti, case d’asta e studiosi sia in America che in Europa. Il suo gusto è considerato impeccabile. Ma Belle ha un segreto, che deve proteggere a tutti i costi: non è nata Belle da Costa Greene, ma Belle Marion Greener. È la figlia di Richard Greener, il primo nero laureato a Harvard, distintosi come attivista per la difesa dei diritti civili degli afroamericani. Il colore della pelle di Belle, quindi, non è legato – come tutti credono – alle sue origini portoghesi, ma africane. Negli Stati Uniti del primo Novecento, ancora profondamente razzisti, anche una donna potente e affermata come Belle sarà costretta a custodire il suo segreto, per continuare a fare quello che ama, Un libro che racchiude sogni, voglia di emancipazione, diritti umani e vittorie. Vittorie che però costano sacrifici importanti quali la verità.

Marta Santin

Diamoci un taglio

Sì, lo so: nell’immaginario comune abbandonare un progetto o un’esperienza non è considerato virtuoso; il coraggio di proseguire oltre le difficoltà è segno di tenacia e determinazione, di resistenza e forza morale. Eppure ci sono certe situazioni in cui darci un taglio è la cosa giusta da fare. Come infatti un bel taglio di capelli non solo porta benessere e senso di rinnovamento ma anche fortifica la chioma, anche una decisa potatura nelle relazioni e nelle situazioni può giovare in più direzioni. Quando l’esperienza che stiamo vivendo non ha più le caratteristiche della gioia e dell’entusiasmo, quando si esauriscono o si spengono subito le idee e le risorse che pensiamo di poterci dedicare, quando la salute è minata dalla tossicità di ciò che ci circonda e la dignità è ridotta a dei signorsì, allora è veramente il momento di voltare pagina. Continua a leggere “Diamoci un taglio”

Caro commissario ti scrivo

Caro commissario esterno,
la scuola sta finendo, gli Esami di Stato si avvicinano. I ragazzi di quinta del nostro istituto (di tutti, probabilmente) si aggirano per i corridoi inquieti: c’è fermento per la festa di fine anno, c’è confronto sulle magliette di classe che stanno preparando per sé e per i loro insegnanti, ma c’è anche una preoccupazione latente, quella per una maturità tanto nominata e ormai prossima a compiersi. Tra di loro ci sono anche i miei alunni, che a breve incontrerai anche tu. Non li conosco da molto tempo, ma abbastanza per averne compreso le caratteristiche essenziali. C’è quello ansioso (sono molti così, in realtà) che ha studiato tantissimo durante l’anno e che pensa all’Esame di Stato come ad un mostro pronto a succhiare via le sue ultime energie; c’è quello che è rimasto a galla tra i cinque, i sei, forse qualche sette per rimediare e che ora sente di essere arrivato al banco degli imputati, non troppo pronto per il processo; c’è quello sicuro di sé, quello a cui sembra di avere ancora moltissimo tempo a disposizione, quello che si concentra già sul “poi”, perché a luglio ci sono i TOLC e bisogna prepararsi per accedere all’università. Continua a leggere “Caro commissario ti scrivo”

La casetta

Cos’è per te la casetta? Ti posso raccontare cosa rappresenta per me la mia. È un luogo sicuro dove posso ritornare dopo qualsiasi attività che mi porta lontana da essa, per lavoro, sport o tempo libero.
Quando torno a casa trovo ad aspettarmi le mie due cagnette, Indy e Mila (sono mamma e figlia). Posso anche aver avuto dei momenti poco piacevoli ma, quando entro, loro mi accolgono sempre energiche e con la loro esuberanza mi rendono felice e serena. La casetta è di colore giallo come il sole e durante la primavera e l’estate ha il giardino riempito con piante e fiori. Continua a leggere “La casetta”

Mare

Il corpo è abbandonato,
disteso sulle assi di un pontile
alla ricerca del contatto totale.
Gli occhi scrutano furtivamente
nel cielo notturno
alla ricerca di improvvise scie di fuoco
lasciate da stelle cadenti.
Le luci confuse della costa
illuminano disordinatamente i miei pensieri.
Piccole onde si infrangono a riva
subito avidamente inglobate dal mare.
Nettuno è un padre – padrone.
Mare così apparentemente calmo,
irresistibile richiamo di mitologiche sirene,
pare chiamarmi a sé.
Mare così spaventosamente nero e immenso
capace di inghiottire uomini e cose
per poi ritornare tranquillo e rassicurante,
pare volermi spaventare. Continua a leggere “Mare”

Il benvenuto di Viburno

Il Pallon di Maggio è una pianta ornamentale da giardino, un arbusto di media altezza il cui nome scientifico è Viburnum Opulus Roseum. La sua particolarità è sicuramente il suo rigoglioso cappello fiorito, ricco di grandi fiori bianchi dalla forma sferica tali da sembrare tante profumatissime palle di neve. La prima volta che l’ho visto era proprio durante la sua fioritura nei mesi di maggio e giugno. Il suo profumo richiamava la mia attenzione ogni volta che uscivo dal cancello di casa, e mi fermavo a guardarlo incuriosita e anche ammirata. Continua a leggere “Il benvenuto di Viburno”

La Felicità del Presente

“Sarò felice quando… mi sposerò, andrò in vacanza, avrò una casa, andrò in pensione, ecc.”
E così la felicità diventa sempre un traguardo da raggiungere, qualcosa che esiste solo nel futuro, mai nel presente. Ma se continuiamo a spostare l’asticella, quando arriverà davvero quel momento?
Non c’è niente di sbagliato nel desiderare di più, ma la felicità non è solo alla fine del percorso. È anche qui, nelle piccole cose di oggi. Nei momenti che spesso diamo per scontati. Nella capacità di fermarsi un attimo e accorgersi che, anche adesso, c’è qualcosa di bello intorno a noi.
Continua a leggere “La Felicità del Presente”

Seconda stella a destra

Salone dell’orientamento. Nuovi orientamenti. Ore di orientamento. Cose da scuola media? Anche da scuola superiore? Sì, ma no. O meglio: non solo. Orientarsi nello spazio è una funzione indispensabile al vivere quotidiano e sentirsi ben orientati rispetto al proprio progetto di vita è una sensazione fondamentale per il benessere personale. Anche una persona anziana, paradossalmente, nel mondo di oggi ha bisogno di essere orientata: rispetto al cambiamento, rispetto alla tecnologia imperante, rispetto al divenire delle relazioni familiari. Cosa significa la parola ORIENTARSI? Continua a leggere “Seconda stella a destra”

Nulla accade per caso. Lo diceva Jung

Vi è mai capitato di pensare che nulla di ciò che ci accade nella vita sia frutto del caso? Effettivamente, alcune volte mi sorprendo di notare come determinati avvenimenti, apparentemente distanti tra loro, siano in realtà connessi. Solitamente li considero delle coincidenze, ma recentemente ho scoperto che la psicologia offre una spiegazione più profonda per questo fenomeno. Carl Gustav Jung, celebre psicanalista e filosofo attivo negli anni ’50, è stato il primo ad introdurre il concetto di sincronicità, spiegando come avvenimenti che sembrano del tutto scollegati tra loro possano invece celare una profonda connessione. Secondo Jung, la sincronicità che caratterizza due eventi può spesso essere percepita come particolarmente significativa. Continua a leggere “Nulla accade per caso. Lo diceva Jung”

Ragazzo dai pantaloni rosa

Non sono un critico cinematografico, non ne ho le competenze, ho un collega fantastico che ricorda nomi, attori, registi, anni di uscita dei film e persino i minuti nei quali ci sono le battute più importanti, io questo non lo so fare però dopo aver visto IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA due righe le voglio scrivere ugualmente e, come sempre, le scrivo di getto. La storia si apre con la voce narrante, fuoricampo, del protagonista che ci dice che, se in questo momento fosse vivo avrebbe 27 anni, e ci anticipa la tragedia che andremo a vedere. È una storia vera quella di Andrea, una storia come centinaia di altre storie mai raccontate, chiuse con un lucchetto dentro ad un cassetto, una storia di vergogna, di paura, di mancanza di comunicazione, di disattenzione da parte di chi, adulto, dovrebbe controllare, capire, vedere e non sottovalutare ma soprattutto è una storia di adolescenza, di chi cerca, a volte con tanta fatica, il suo posto nella società. Continua a leggere “Ragazzo dai pantaloni rosa”

Superpoteri

In un vecchio album di fotografie ho ritrovato questo “ritratto” che rappresenta la mia famiglia qualche anno fa. Quando i miei figli erano bambini ci piaceva inventare storie in cui noi eravamo i protagonisti e ognuno aveva dei superpoteri. É passato parecchio tempo, la maggior parte purtroppo li ho dimenticati, ma ricordo in particolare il mio: Bacino Girl, ovvero colei che cura le persone grazie al potere dei baci. Lo avevo davvero quel super potere (come ogni mamma) infatti incredibilmente ad ogni graffio o botta entravo in azione, e come per magia il dolore diminuiva o addirittura spariva. Continua a leggere “Superpoteri”

Consigli di lettura: Rais di Simone Perotti

Amanti dei romanzi storici segnatevi questo titolo, Impero d’occidente, impero d’oriente, crociati, sultani, reali, grandi navigatori, esploratori e scopritori di nuovi mondi. Schiavi obbligati a diventare rematori nelle enormi galere, segreti da mantenere celati, spie e traditori. Potrebbe mai mancare una bellissima donna al centro di tutti gli intrighi e dei grandi segreti? Continua a leggere “Consigli di lettura: Rais di Simone Perotti”

Arrivi da ospite, te ne vai da locale

L’esigenza di fare vacanze meno stressanti è un tema sempre più sentito, trasformare il turismo in una risorsa reale, in un contributo effettivo delle comunità locali, eliminando l’overtourism, ossia l’eccesso di turismo, che rischia di ingolfare le mete più celebri, è l’obiettivo di Unexpected Italy, una startup italiana che propone un modo rivoluzionario di visitare i luoghi e di porsi nei confronti di questi e delle persone che li vivono. “Vieni come ospite, riparti come abitante del posto” è lo slogan citato nel sito, che mette in connessione i consigli e gli itinerari locali per vivere le esperienze autentiche di ogni luogo, evitando di congestionarlo, e aiuta a sfuggire alle trappole per turisti. Continua a leggere “Arrivi da ospite, te ne vai da locale”

L’umarell

Non mi sono mai fermata a pensare a cosa ci sia di così affascinante nello stare a guardare i cantieri in costruzione. Eppure, ora che il mio ospedale si sta ampliando, guardando dalla finestra spesso trovo colleghi nella stessa strana posa dei vecchietti da cantiere. Altro che la curiosità è femmina: avete mai visto una donna in questo ruolo? Siate sinceri… A volte vorrei avvicinarmi e sentire i commenti: sono tutti muratori esperti? Sono dottori in ingegneria? Saprebbero dare consigli? Magari ogni tanto ci può stare un vecchio capo cantiere o veterano escavatorista ma non credo sia così almeno per il 98% dei casi. Lo sapevate che per questi signori è stato addirittura coniato un termine che è entrato ufficialmente nello Zingarelli nel 2021? UMARELL: Continua a leggere “L’umarell”

La città dipinta

Quest’anno lavoro in un istituto tecnico turistico e, un giorno, ho avuto la fortuna di accompagnare una mia classe in uscita a Pordenone che, tra l’altro, sarà capitale della cultura nel 2026! Direte voi, sarcastici: che fortuna accompagnare 21 adolescenti in giro per la città! Eppure è stata una delle uscite più interessanti. Era una giornata grigia e molto fredda che è iniziata al PAFF, il Museo del fumetto: lì ci aspettava una guida che ci ha raccontato qualche curiosità su Pordenone e poi ci ha accompagnati alla scoperta della città. Abbiamo percorso il centro storico e ci siamo soffermati sui meravigliosi palazzi affrescati che si affacciano sul corso. Avrò percorso quella strada mille volte ma non mi sono mai soffermata sui dettagli dei palazzi, il mio sguardo era più rivolto alle vetrine o alla persona con cui camminavo che verso l’alto. Continua a leggere “La città dipinta”

Il giornale

Qualche tempo fa… sono in treno, di ritorno a casa, dopo una tranquilla giornata di università; a fianco a me un signore: mezza età, occhi un po’ persi, a tratti socchiusi, giornale in mano. Il viaggio è regolare, alle 19.12 arriveremo a destinazione, tempo di mettere su il giubbotto, cappello, e le porte si apriranno. Tutto secondo i piani, senonché girandomi intravedo, il giornale, sul sedile: “Lo ha dimenticato”. Dall’alto delle mie ormai plurime esperienze di “consegna e raccolta oggetti dimenticati da persone”, prendo il giornale, preparo il miglior sorriso compassionevole per l’occasione, tocco la spalla al signore: “Mi scusi, ha dimenticato il suo giornale, ecco qua”.  Continua a leggere “Il giornale”

L’italiano che rivoluzionò il mondo editoriale

Cosa hanno in comune lo studente delle elementari, Enzo Biagi e Dan Brown. Tutti e tre utilizzano punti, virgole, apostrofi ed accenti, per far comprendere meglio i propri testi. Ma, a chi si deve questa innovazione?
I testi antichi non avevano alcuna punteggiatura, le parole si susseguivano una dopo l’altra rendendo difficoltosa la comprensione del testo. Fu un editore veneziano, Aldo Pio Manuzio (Bassiano tra il 1449 e il 1452 – Venezia 1552) che trasferitosi dal paese natio, nel Lazio, passando per Firenze e Bologna, si stabilì presso la Serenissima nel suo momento di maggior splendore, e vi fondò le Edizioni Aldine. Continua a leggere “L’italiano che rivoluzionò il mondo editoriale”

Consigli di lettura: Mimmo Gangemi, La signora di Ellis Island

Che fine hanno fatto I Malavoglia di Verga? Se anche tu, come me, sei rimasto con l’amaro in bocca leggendo il riconosciuto capolavoro del Verismo italiano, non puoi non riscattarti con questa lettura. Giuseppe appartiene alla generazione successiva a quella della famiglia di Acitrezza, e anche ad un mondo diverso: agricoltori calabresi, i genitori si dedicano alla raccolta e alla spremitura di olive. Giuseppe parte nel 1902 per la Merica, spinto dalla necessità, accompagnato da sognatori di un nuovo futuro e delusi dalla miseria dell’Italia. Dopo le avventure americane (la miniera, la fonderia, ma anche una miracolosa guarigione e un amore contrastato), il protagonista torna sull’Aspromonte dove formerà la sua famiglia. Continua a leggere “Consigli di lettura: Mimmo Gangemi, La signora di Ellis Island”

Libera creatività

Oggi vi vorrei parlare di un quadro. Non sono certo un critico d’arte e l’opera che vi presento non è un Picasso, ma posso garantirvi che per me vale anche di più! Spero di non risultare altezzosa ma è esposta nella mia personalissima “pinacoteca” e l’artista, come usava nei tempi antichi, ha realizzato un ritratto di famiglia.
Con grande orgoglio posso dirvi che quella al centro con l’abito rosso sono io che, in via del tutto eccezionale, indossavo delle scarpe con il tacco ed ero stata dal parrucchiere per una piega liscia.
Il naso non è venuto benissimo ma pazienza, è una libera interpretazione del giovane artista. Continua a leggere “Libera creatività”

E poi oggi ho aperto quella scatola…

…e c’ho trovato dentro tutta una vita! Pagine e pagine di diari, agende, cartoline, lettere. Scrivere su ogni superficie disponibile è un vizio che ho da sempre, a quanto pare, ma ritrovare tutti i miei diari, i miei calendari, le mie agende è stato come scoperchiare il vaso di Pandora. Tutta la tristezza amorosa di un’adolescente degli anni novanta. L’amore per la musica; il ricopiare i testi delle canzoni; i biglietti dei concerti tra le pagine del diario “segreto”. Autografi, testi di canzoni, con traduzione a lato se erano straniere ma mi piacevano troppo e volevo imparare a pronunciarle correttamente! Ho recuperato abbozzi di poesie scritte sui tovaglioli del bar, pensieri sparsi su fogli recuperati qua e là, numeri di telefono scritti su post-it ormai quasi inesistenti. Continua a leggere “E poi oggi ho aperto quella scatola…”

Non tutti i batteri vengono per nuocere

Una nuova scoperta potrebbe aprire le porte alla risoluzione del problema di come eliminare la CO2 o quantomeno di porvi un argine al suo continuo aumento. La CO2 è il principale artefice dell’effetto serra, che sta portando al continuo surriscaldamento del nostro pianeta.
La cosa straordinaria è che non si tratta di un’invenzione tecnologica, e la scoperta riguarda un batterio che ha delle eccezionali capacità. In natura ce ne sono diversi con questa capacità, ma questo in particolar modo, e a differenza dei suoi simili, ha una velocità di assorbimento incredibile.
Continua a leggere “Non tutti i batteri vengono per nuocere”

I semini

Sono sicura che sarà capitato anche a voi di trovarvi in uno stato emotivo non proprio allegro.
Al di là del fatto che alle volte siamo in balia di quello che succede all’esterno, ogni tanto ci sono momenti altalenanti che dipendono solo da noi. Te ne viene in mente almeno uno? Bravo! Il fatto che tu l’abbia individuato è positivo, perché purtroppo alle volte, non riusciamo ad accorgercene, presi dentro al vortice della vita.
Possiamo però fare molto per noi stessi; pensa quanto poco basti per riportarti nel percorso per essere te stesso. Continua a leggere “I semini”

Oggi mi sento un geyser

“…ora lasciami stare.
E non mi urlare addosso o esplodo come un geyser…” (Lazza – Buio davanti)
Tanti piccoli geyser pronti ad esplodere: a forza di lasciar perdere, non rispondere, tenere dentro, reprimere il nostro disappunto, non chiarire situazioni che ci creano disagio finiamo per accumulare rabbia, rancore, tensioni ed emozioni nocive. Col rischio di sfogarci nel momento, nel posto e con le persone sbagliate. Alzi la mano chi almeno una volta si è ritrovato in una situazione simile. E a quanto pare siamo in molti. Leggo che in alcune strade della “Grande Mela” sono stati installati dei piccoli sacchi da prendere a pugni per sfogare le proprie tensioni mentre si cammina o si aspetta di attraversare. Continua a leggere “Oggi mi sento un geyser”

Aprile, dolce dormire…ma non troppo!

“Aprile, dolce dormire” è il proverbio che risuona nelle nostre orecchie quando arriva questo mese dell’anno. L’assonanza descrive la sonnolenza tipica dell’inizio della stagione primaverile, dovuta a una serie di fattori reali (il cambiamento ambientale, le allergie, l’introduzione dell’ora legale) che ci fanno effettivamente sentire più stanchi. Di contro, però, aprile è anche il mese in cui la natura si risveglia, preparandosi a sbocciare in tutto il suo splendore. “Aprile”, infatti, deriverebbe dal nome greco della dea Venere (Afrodite, appunto) e sarebbe passato nella lingua latina attraverso un intermediario etrusco. Si tratterebbe quindi di un mese in origine dedicato alla divinità dell’amore, della bellezza e della fecondità, simbolo della natura primaverile. Continua a leggere “Aprile, dolce dormire…ma non troppo!”

Devo averlo già visto

È la condanna di chi è dotato di particolare talento per la fisiognomica. Continuare ad arrovellarsi per capire chi, dove, quando si ha già incontrato un volto non ignoto, ripercorrere le polaroid delle vacanze, sfogliare i ricordi finché… Ecco dove! Nel cuore della notte, nel punto più alto della sonata a concerto, quando meno te lo aspetti: eccolo! Il ricordo, l’istantanea, l’anello di congiunzione! Un dettaglio che rimette in pace l’ingranaggio di quella fantastica macchina che è la memoria fotografica. Ma se fosse un bluff? Continua a leggere “Devo averlo già visto”

Chappell Roan: l’icona pop del momento che si schiera dalla parte della comunità Queer

Nel mondo esistono milioni di artisti: cantanti, attori, pittori, scrittori e molti altri. Tuttavia, solo alcuni riescono veramente a distinguersi. Mi riferisco a coloro che possiedono uno stile unico, che li rende inconfondibili. Può essere una caratteristica fisica, un modo di parlare, la personalità, qualcosa che, non appena la vediamo, ci fa pensare immediatamente a loro. Ma solo i migliori sanno valorizzarsi e distinguersi dagli altri. Esemplare è il caso di Chappell Roan, cantautrice statunitense di soli 26 anni, che ha recentemente vinto il suo primo Grammy come “miglior artista esordiente del 2025”.
Leggendo la sua storia, ho ammirato la sua perseveranza e la grande intuizione nel capire perfettamente quale fosse lo stile che la rappresentava al meglio, riuscendo così a catturare l’attenzione delle persone. Continua a leggere “Chappell Roan: l’icona pop del momento che si schiera dalla parte della comunità Queer”