Vedersi bene per volersi bene

Serata di riunione tra noi bigliettine gialle. Manola è seduta accanto a me e, guardandola, penso: ma come mai tutto quello che indossa le sta sempre così bene? E a me, ogni volta, sembra di essermi vestita al buio, con le prime cose che mi sono capitate sotto mano? Glielo dico e aggiungo “Che ne dici di andare a fare shopping insieme così magari mi dai dei consigli?”
“Ho io la soluzione che fa per te” mi dice lei.
“Con questa tecnica potrai fare gli acquisti giusti, scegliendo ciò che ti valorizza, risparmiando spazio, tempo e denaro. Bye bye acquisti sbagliati. Vieni a trovarmi e vedrai.”
Continua a leggere “Vedersi bene per volersi bene”

La migliore delle reazioni

Trovare parcheggio in alcune zone di Torino è estremamente complicato, le persone hanno tutte fretta, l’educazione sembra passata di moda, per non parlare della gentilezza. Quella mattina io e Beatrice eravamo in centro per lavoro, dopo una lunga ricerca finalmente vediamo una persona in procinto di andare via, lasciamo giusto lo spazio per fare manovra, e attendiamo.
Il “furbetto” vede due donne e agisce di prepotenza, appena si libera il posto si infila e poi scende con aria soddisfatta. Continua a leggere “La migliore delle reazioni”

Scrivimi quando arrivi a casa

“Scrivi quando arrivi” è una frase che spesso tra amiche ci diciamo, solitamente salutandoci al termine di una serata, è un modo affettuoso per rassicurarci a vicenda che l’altra sia rincasata sana e salva. È diventato, però, anche il nome di un gruppo WhatsApp utilizzato per poter chiedere aiuto in caso di timore la sera. «Ciao ragazze, c’è qualcuna sveglia?». «Sì, ci sono». A sorvegliarsi durante il tragitto di rientro verso i loro appartamenti sono più di trecento ragazze a Bologna, per lo più studentesse fuorisede, ma non solo, che da qualche mese non rinunciano più a uscire di notte perché sanno che connessa, da qualche parte della strada, c’è un’altra sorella. L’ideatrice si chiama Samia Outia, una ragazza di 22 anni, veneta e di origini marocchine, che studia giurisprudenza all’università, che racconta di aver avuto l’idea dopo alcuni casi mediatici di femminicidio e violenza sessuale perché lei e le sue amiche si sentivano particolarmente insicure. Continua a leggere “Scrivimi quando arrivi a casa”

Spegni il cellulare, apri un libro!

È questa l’unica regola richiesta dai #partyletterari che stanno spopolando a New York. L’dea nasce dai social media ma anche dai #booktok che stanno cercando di rivoluzionare il mercato dell’editoria e l’editoria stessa. Sono video che vogliono informare e suggerire ad appassionati di lettura i libri più belli di ogni genere. Dietro a questo fenomeno si è formata una community molto forte tanto che molte librerie, le più famose in Italia e nel mondo hanno creato spazi dedicati, sia all’interno dei loro store sia nei loro e-commerce, ai libri più in voga del momento suggeriti proprio dai viralissimi #BookToker. Continua a leggere “Spegni il cellulare, apri un libro!”

Vi capita mai?

Vi capita mai di guardare qualcuno e chiedergli che cosa gli passi per la testa? Quante esperienze facciamo nella nostra vita? Ognuna di esse porta con sè un’emozione o più. Quella che sento più consona a me è Gioia, ma se vi dicessi altre emozioni come Disgusto, Tristezza, Rabbia e Paura vi verrebbe in mente qualcosa? Dai, vi aiuto dicendovi anche ricordi base ed isole della personalità…ancora niente? Uhm mi sa che è troppo tempo che non vedete INSIDE OUT e se per caso non aveste visto il cartone animato “dovete” provvedere velocemente. Continua a leggere “Vi capita mai?”

Raccogliere vita

Ho sempre amato il mese di giugno. Innanzitutto, è il mese in cui si festeggiano il mio compleanno e tante altre ricorrenze in famiglia; in secondo luogo, è il mese che segna il passaggio dalla primavera all’estate, una stagione che sa di divertimento e libertà; infine, al contrario di quello che accade a settembre, quando tutto ricomincia e si riprende il ritmo frenetico delle attività di routine, giugno rappresenta per me il periodo della leggerezza e della quiete che trasmettono le cose quando stanno per concludersi (complice probabilmente il fatto che lavoro a scuola e che le lezioni, per l’appunto, terminano in questo mese). Insomma, amo giugno perché più di gennaio porta con sé la voglia di fare buoni propositi e di ritagliarsi finalmente del tempo per quegli interessi che si tendono a trascurare nel resto dell’anno. Continua a leggere “Raccogliere vita”

Inno alla diversità

Domanda: come sarebbe l’umanità senza la diversità che le è sempre stata compagna di vita? Potrebbe sembrare un pensiero patetico o pleonastico, ma ragionandoci con attenzione, e prendendo spunto da quanto sta accadendo in questi ultimi anni, forse converrete con me sul fatto che si tratti di un argomento tutt’altro che inattuale. Da tempo stiamo assistendo ad un appiattimento dei costumi e ad un’omologazione generalizzata, come mai prima d’ora era accaduto nel corso della storia del genere umano. Complici, ma non esclusivi mandanti, i vari media, si è assistito ad un processo di ridondante eccesso (spesso inutile) di informazioni, che riversando giornalmente miliardi di tonnellate di argomenti (futili per lo più) sugli utenti, genera paradossalmente un corposo impoverimento culturale dovuto alla irricevibile sovrabbondanza di feed back che riducono ogni cosa, ogni evento, ogni notizia, ad uno spuntino “volante” da divorare in tutta fretta, tra una novità appassita nell’istante stesso in cui viene letta ed una in arrivo che a sua volta brucerà rapidamente dopo un battito di like. Continua a leggere “Inno alla diversità”

Vecchio scarpone quanto tempo è passato

Si sa, la moda è passeggera, la moda va e viene poi ritorna. Ci sono capi che non passano mai di moda, e ci sono accessori che tornano ciclicamente nel corso del tempo.
Una parola che in questi anni ’20 del nostro millennio è sulla bocca di tutti è sostenibilità: per sostenere i nostri stili di vita stiamo riscoprendo lavorazioni, materiali, fonti energetiche, cibi… e tradizioni. Il mondo lento e a volte retrogrado dei tempi andati era per forza sostenibile: spesso sincronizzato con la ciclicità naturale, autarchico in molti aspetti, non conosceva la produzione sul larga scala né la possibilità di importare materiali da chissà dove. Per forza sostenibile, a portata di quel micromondo fatto di artigiani e abilità personali, un intreccio efficace anche nel riciclo dei prodotti di scarto.
Continua a leggere “Vecchio scarpone quanto tempo è passato”

Consigli di lettura: Becoming – la mia storia

“Dietro ad ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”. Ho sentito spesso questa frase, attribuita a Virginia Wolf, riferita a uomini importanti, statisti, politici e in generale grandi personalità che rimagono impressi nella storia per le loro grandi imprese, e alle donne, mogli o compagne che li affiancano, supportano e sostengono nel loro percorso con grande fiducia e dedizione. Il ruolo della first lady non è da meno, dalla moglie del presidente degli Stati Uniti ci si aspetta che sia sempre al fianco del marito, sorridente e disponibile, senza esporsi troppo o mettersi troppo in vista. Un ruolo delicato, sempre sotto i riflettori pronti a cogliere anche il più piccolo passo falso. Continua a leggere “Consigli di lettura: Becoming – la mia storia”

L’effetto farfalla nella psicologia

Molto spesso non prestiamo attenzione ai piccoli gesti o azioni che caratterizzano le nostre giornate, principalmente perché le viviamo quotidianamente e le ripetiamo senza pensarci. Ma il cosiddetto “effetto farfalla” dimostra come ogni azione sia fondamentale per costruire il nostro futuro. È vero infatti che tutto ciò che facciamo produce un effetto a breve o a lungo termine. È proprio in base a questa filosofia di vita che nasce il detto “ognuno è artefice del proprio destino”: siamo noi stessi infatti, tramite i nostri comportamenti, a plasmare la nostra vita. L’effetto farfalla ci insegna quindi che, dal momento che ogni piccola variazione ha la sua rilevanza, dobbiamo essere coscienti di ciò che facciamo o diciamo, perché così facendo stiamo influenzando direttamente quello che un domani potrebbe accadere. Continua a leggere “L’effetto farfalla nella psicologia”

L’inno nazionale italiano

Ieri, 4 giugno, ero al palazzetto dello sport di Pordenone a godermi la finale nazionale Under 15 di Basket. All’inizio della partita, prima del saluto delle squadre, dagli altoparlanti del palasport escono le note del nostro inno nazionale. Tutto come da programma, peccato che sia stato eseguito, come spesso accade, male. Non come lo ha scritto il suo compositore. Chiarisco che il 95% delle volte che ascoltiamo il nostro inno, lo ascoltiamo nel modo errato, perché, con il passare degli anni, è stato adattato alla ritmica della marcia che accompagna la bandiera italiana.
Ma partiamo dall’inizio: l’inno è stato scritto da Goffredo Mameli e poi musicato da Michele Novaro, i due non lavoravano assieme, anzi non si conoscevano nemmeno. Ma chi era Michele Novaro? Era un compositore che lavorava a Torino, nei teatri. Era abituato a scrivere le sue partiture immaginando le situazioni, i luoghi e le emozioni, che poi trasformava in musica.
Continua a leggere “L’inno nazionale italiano”

Vivere a colori

I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
Pablo Picasso
Siamo tante storie a colori, siamo pennelli, tubetti di colore, carboncino, siamo pennarelli, matite colorate, siamo tele, tavolozze, pareti, siamo sfumature, luce, rilievi, intensità, siamo emozioni, siamo gioia, tristezza, lacrime e sorrisi, siamo vita da vivere.
Continua a leggere “Vivere a colori”

Micro-vita

Trentanove mila milioni… corrono, stanno fermi, si dividono, si riuniscono, puzzano, profumano, attaccano, difendono, muoiono, si riproducono. Trentanove mila milioni sono i batteri che in media abbiamo sempre dentro di noi. Invisibili ma… trentanove mila milioni di batteri pesano… 1,5 Kg!
Mio Dio che schifo! Ho tutti questi esseri microscopici che mi galoppano addosso?? e dentro??
Intanto questo è il nostro corredo di batteri “buoni” , io non direi che schifo… direi che senza di loro sarei un essere sterile… arido, desertico, inutile. Poi, quando ci becchiamo una brutta infezione, arrivano anche quelli “cattivi”. Loro sono tosti e sono i miei datori di lavoro. Lavoro in un laboratorio di microbiologia, trentanove mila milioni di batteri credo di vederli in 10 minuti li dentro! Pensate a quanta vita c’è in questo posto, tutto un brulicare di esseri microscopici, silenziosi, mollicci o rinsecchiti, colorati o trasparenti; alcuni puzzano da morire di pesce avariato, di letame, di morte, ma tanti profumano eh.. di mela verde, di sapone di marsiglia, di lievito di birra… Ah li adoro! Sono strana? per niente! Vi siete mai chiesti come vivono? io me li immagino così: nella mia personale saga me li vedo a forma di Barbapapà rossi o blu, chi più magretto, chi più rotondo.
Continua a leggere “Micro-vita”