Ricalcolo

Chi ha giocato al gioco “monopoli” conosce bene la carta IMPREVISTI…la si teme, ma è inevitabile, alle volte con il dado esce proprio quel numero che ti fa finire lì sopra. Speravi che la sorte ti facesse capitare sulla casella prima oppure su quella dopo…invece sei finito proprio lì e allora ti tocca “pescare”.
Succede spesso anche nel quotidiano… Forrest Gump diceva “la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita” e così dobbiamo solo prenderne atto e cogliere le occasioni per imparare qualcosa. Continua a leggere “Ricalcolo”

Sulle ali della libertà

11 agosto 1975, 14 giorni prima della mia nascita. La stampa incorniciata, per chissà quale misterioso collegamento, finisce appesa sul muro di una creperia di Castelnuovo Don Bosco.
Successivamente alla parete di una casa friulana e, a breve, regalata a una persona che a Torino di mestiere fa lo psicologo. Nell’ultimo tratto di questo lungo viaggio arriva ai miei occhi.
Li dietro si nasconde sicuramente una storia interessante, si capisce subito. Continua a leggere “Sulle ali della libertà”

Andiamo a Raccontare

Un giorno, chiacchierando dopo una riunione con le maestre di mia figlia, una di loro mi disse come fosse davvero piacevole portare i bimbi a spasso per il paese ma come, provenendo loro da fuori paese, non ne sapessero raccontare le storie, gli aneddoti. Così, come per magia, mi venne un’idea: chi meglio del mio papà avrebbe potuto raccontare ai bambini qualcosina sul nostro paese? Convincerlo non è stato facile ma dopo un pochino ce l’ho fatta e così ci siamo accordati per andare una mattina a parlare coi ragazzi. All’inizio è stato un pochino arduo rompere il ghiaccio ma quando il papà ha cominciato a raccontare è stata un’inondazione di ricordi, di storie fantastiche. Continua a leggere “Andiamo a Raccontare”

Padroni delle nostre emozioni

“Tutta la natura è un cerchio di alterne condizioni e noi siamo parte della natura. Così come le maree, il nostro umore si innalza e si abbassa” (Og Mandino).
Uno dei piccoli segreti della natura è che ogni giorno ci si sveglia con uno stato d’animo diverso da quello di ieri. Una volta ho letto una frase in un libro che diceva “il fiore avvizzito di oggi porta in sé il seme della fioritura di domani, così come la tristezza di oggi porta in sé il seme della gioia di domani”. Questa affermazione dimostra che ogni momento passa, e che va bene accettare di convivere con il modo in cui percepiamo le cose, consapevoli del fatto che ogni nostra emozione può affievolire e riprendere vigore.
Prima di essere catturati dalle forze della tristezza, dell’autocommiserazione e della frustrazione, ogni giorno bisognerebbe seguire una sorta di piano di battaglia, che ci rammenta che se siamo padroni delle nostre emozioni possiamo essere sempre felici e produttivi. Continua a leggere “Padroni delle nostre emozioni”

Psoas: il muscolo dell’anima

Uno dei muscoli più importanti per il nostro corpo è l’ileo psoas: oltre a darci la stabilità, serve per farci stare in equilibrio. Essendo l’unico muscolo che collega la colonna vertebrale con le gambe, è fondamentale per la nostra andatura, la postura, l’equilibrio, la flessibilità e molto altro. Secondo le filosofie orientali, lo psoas sarebbe anche collegato alle emozioni. Ecco quindi che tenerlo allenato permette di liberarci di quelle emozioni negative che tanto bene alla salute non fanno. Il muscolo ileopsoas è uno dei più grandi del nostro corpo ed è composto da due ventri muscolari: il grande psoas e il muscolo iliaco, che si uniscono nel femore. Fa parte dei muscoli dell’anca ed è l’unico muscolo delle gambe che sorregge la colonna vertebrale: non è un caso che il nome derivi dal greco e significhi “regione lombare”, proprio perché si collega alla colonna vertebrale, partendo dal punto più basso della gabbia toracica, e da qui procede fino al femore. Continua a leggere “Psoas: il muscolo dell’anima”

Luoghi segreti

” Perché nasca una prateria, bastano un trifoglio, un’ape e un sogno. E se non ci sono le api e il trifoglio, può bastare anche il sogno.” EMILY DICKINSON Un luogo magico dove rifugiarsi, perdersi, isolarsi, caricarsi, confrontarsi, un luogo dove sognare, dove stare in silenzio e respirare piano per non disturbare, dove accorgersi di quanta bellezza ci è stata regalata, dove trasformare una lacrima in un sorriso, dove ritrovarsi e un luogo da dove provare a ricominciare portando negli occhi e nel cuore , ovunque andremo, tutto quel colore. I miei luoghi segreti, i miei fiori, i miei colori, i miei profumi. La Valle incantata a Giais dove i sogni si nascondono tra i fili d’erba e aspettano che gli gnomi con i retini li raccolgano. BVS ❤

Andrea Spessotto

Consigli di lettura: Una voglia di ballare che faceva luce. il romanzo di noi nomadi

60 anni di un viaggio in musica, fatto di sogni, amicizia, impegno e dedizione. Coronato da successi e da affetto ma anche di molto dolore, di lacrime e addii. Facile abbandonare la nave quando sembra affondare, sarebbe stato molto più semplice chiudere gli occhi e lasciar andare. Non per i Nomadi, non per chi in quel sogno ci ha creduto e ci crede ancora talmente tanto da non lasciare che la vita e i suoi ostacoli prendano le decisioni. La determinazione a continuare una carriera nonostante chi le avesse dato il la, non ci fosse più.
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Il potere spritiruale dei mandala

I mandala sono dei simboli antichi legati a culture e tradizioni orientali, che nascondo un significato profondo e affascinante. Il termine “mandala” deriva dal sanscrito e significa “cerchio” che, nell’induismo, rimanda all’universo e alla sua complessità, mentre nel buddhismo rievoca calma, equilibrio e armonia vitali. Sono dei disegni simbolici che assumono la forma di un diagramma circolare: sono costituiti da una “cintura” esterna e dei cerchi concentrici, mentre all’interno è presente un quadrato suddiviso in triangoli, al cui centro ci sono altri cerchi. Ognuna di queste figure geometriche porta con sé un significato diverso. Il cerchio, simbolo di perfezione a livello spirituale, rappresenta l’accettazione di noi stessi, in ogni nostra sfaccettatura. Continua a leggere “Il potere spritiruale dei mandala”

Il cassetto

S’apre piano il mio cassetto.
Stride il suo disappunto.
Nel buio scorgo vecchie frasi, che non ricordo.
Mi stupisco mentre le rifaccio mie.
Com’è distante quel tempo.
Come sono ingenue quelle speranze.
Com’è vuoto il mio cuore ora.
Chiudo quei sogni lontani,
con le loro fresche parole.
Vorrei chiuderci anche la malinconia.

Michele Vida “Baudasch”

Come stai?

Queste due semplici paroline ti vengono mai poste? Ogni tanto si? Allora ritieniti fortunato. Purtroppo in questa società siamo sempre presi, facciamo mille corse per riuscire ad incastrare tante attività. Ma sono tutte di qualità? Uhm…probabilmente no, ma siamo talmente frenetici che ci dimentichiamo a volte degli altri e forse, anche di noi stessi.
Un po’ di tempo fa in uno dei miei momenti di riflessione mi stavo domandando “da quanto tempo qualcuno non mi chiede come stai?” Io intendo la vera domanda, quella per cui una persona si ferma ed aspetta con tempo, energia e voglia di sentire la risposta sia essa positiva o negativa. Poi mi sono fermata a pensare “ma io da quanto non me lo domando?”
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E come per magia

Una formula magica, un pizzico di polvere luccicante, una bacchetta. A queste immagini associamo la parola MAGIA, ma anche a qualcosa di oscuro, nascosto, al mondo dell’occulto. Si tratta invece del nome proprio della stirpe di sacerdoti Persiani di cui parla Erodoto nelle Storie: depositari di sapere sull’astrologia e interpretazione dei sogni, furono molto importanti per l’impero persiano fino all’avvento degli Arabi islamizzati che li ridussero in secondo piano. Magia dunque da Mago, la casta da cui provenivano i Magi che adorarono Gesù Bambino nella greppia. Continua a leggere “E come per magia”

La mossa 78

Alzi la mano chi in questi ultimi mesi non ha mai sentito parlare in tv, alla radio o su uno dei tanti media che ormai affollano la nostra vita quotidiana di AI, ovvero di intelligenza artificiale.
Sembra proprio che la grande rivoluzione sia in atto, e che tra una manciata di anni il genere umano sarà affiancato (se non sostituito?!) da una tecnologia senza eguali, tanto potente e progredita quanto potenzialmente pericolosa. Tutto ciò, se da una parte crea ottimistiche aspettative, dall’altra fa presagire altrettanti scenari inquietanti. Saremo pronti ad affrontare questo cambiamento epocale, con i dilemmi etici ad esso collegati? Lasciando ai lettori ogni valutazione al riguardo, vorrei collegarmi a quanto sopra raccontandovi la storia di un grande campione di un gioco da tavolo chiamato go. Il suo nome è Lee Sedol, e nel 2016 ha affrontato in una sfida senza precedenti un algoritmo di intelligenza artificiale basato su tecniche di apprendimento automatico, chiamato dai suoi creatori “AlphaGo”. Continua a leggere “La mossa 78”