Consigli di lettura: Domani, domani di Francesca Giannone

Salento, 1959. Lorenzo e Agnese hanno perso tutto. E lo capiscono quando, con gli occhi tristi che si porta dietro da una vita, il padre annuncia di aver venduto il saponificio di famiglia, un’eredità che lui ha vissuto come una condanna. Per Lorenzo e Agnese, invece, quella fabbrica che il nonno ha creato dal nulla, che profuma di talco, di essenze floreali e di oli vegetali, e che occupa ogni loro pensiero, era la certezza di un presente sereno e la promessa di un futuro da tracciare insieme, uniti. Quindi l’idea di rimanere lì come semplici operai sotto un nuovo, arrogante padrone è devastante per entrambi. Continua a leggere “Consigli di lettura: Domani, domani di Francesca Giannone”

Sei tutti i limiti che superi

Questa è una lettera aperta che ho scritto un po’ di tempo fa, in un momento in cui sentivo il bisogno di curare l’anima attraverso la scrittura, e che ora sento di voler condividere.
Ci sono momenti della vita in cui tutto gira al contrario, i problemi si accumulano, le difficoltà aumentano, i pensieri diventano sempre più cupi. A volte sono giornate, a volte sono lunghi periodi che sembrano non avere mai fine. Carissimo 2022: devo dire che mi hai dedicato parecchia attenzione in questo senso, anche troppa per i miei gusti. Ce la stai mettendo tutta nel non farmi mancare le preoccupazioni, le tensioni, le brutte notizie continue e costanti, le giornate da dimenticare e le notti insonni e tormentate. Continua a leggere “Sei tutti i limiti che superi”

Passione

Quando penso a questa parola mi viene in mente quella amorosa, quella che ti travolge nei momenti più intensi. Ma oggi non vi voglio descrivere quest’emozione, che rimarrà in una sfera privata. Voglio parlarvi di quel fuoco che sentite dentro quando meno ve lo aspettate, come quando state leggendo un articolo su un nuovo argomento ed ecco che si insinua nel vostro cervello un’idea; il vostro cuore inizia a palpitare ed in men che non si dica siete presi da questa nuova avventura.
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Cactus

Mi piace ascoltare interviste, leggere biografie, chiacchierare con la gente (soprattutto gli anziani) e molte volte osservare i comportamenti (soprattutto dei bambini e degli adolescenti) senza che i diretti interessati nemmeno se ne rendano conto.
La curiosità è una qualità che mi caratterizza, e spesso amo soffermarmi per capire i comuni denominatori fra le persone.
Nessuno è perfetto: in base alle persone che incontriamo alcune caratteristiche vengono particolarmente messe in luce e altre in ombra.
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21 settembre: Giornata Internazionale della Pace

“Dove fanno il deserto, lo chiamano pace”. La prima volta che mi imbattei in questa frase, ne rimasi molto colpita. Ero al liceo e stavamo studiando l’Agricola di Tacito, uno dei più grandi storici latini, vissuto a cavallo tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo. Nel contesto degli scontri tra Romani e Britanni, il generale calèdone Calgaco conclude con queste parole un discorso ai suoi soldati finalizzato a motivarli alla resistenza. La critica è rivolta all’imperialismo dei nemici romani, predatori disposti a tutto pur di conquistare il mondo. Nel tempo la locuzione è diventata celebre ed ha iniziato ad essere utilizzata come strumento di denuncia contro le guerre: qualunque sia il motivo che le innesca, gli effetti collaterali che producono sono devastanti. Continua a leggere “21 settembre: Giornata Internazionale della Pace”

Le pagine bianche del nostro libro

Atelia era solita girare per le vie dei borghi storici delle città d’Italia. Preferiva sempre viaggiare da sola, per aver la possibilità di studiare ed osservare le meraviglie dei nostri paesi e poter godere pienamente di ogni singola bellezza in tutta tranquillità. In quel momento si trovava davanti ad un’antica libreria e guardava incuriosita gli innumerevoli libri usati che erano stati messi alla rinfusa fuori dal negozio. Stava per prenderne in mano uno quando ricevette un messaggio sul suo telefonino. Atelia non riuscì nemmeno a finirlo che gli occhi le si offuscarono dalle lacrime che stavano cominciando a scorrere veloci. Tutto ad un tratto lo sconforto prese il sopravvento in lei; ciò che aveva sempre sognato, i suoi desideri, i suoi programmi, sarebbero stato cancellati da una singola, brutta notizia.
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E tu, cosa fai nel tuo tempo libero?

Settembre. Ed è già l’inizio di un nuovo anno. Sono oltre 7 milioni gli studenti in Italia che, accompagnati da un esercito di docenti precari, di ruolo, neo immessi e chi più ne ha più ne metta, si accingono a varcare le soglie degli istituti di ogni ordine e grado delle Penisola. Come i pastori di D’Annunzio, docenti e discenti migrano verso le aule, spesso in formazione di sciame vociante, a volte sommessamente uno alla volta, il capo chino sulle orme di passi che si vorrebbero diretti altrove; poco dopo il suono della famigerata campanella gli schieramenti sono di nuovo ordinati: di qua e di là della cattedra, in ordine silenzioso, l’appello pone inizio alla serie alfabetica dei giorni. A che cosa vanno incontro? Scuola. Continua a leggere “E tu, cosa fai nel tuo tempo libero?”

Rosso

Ti porto nel mio rosso, in quel rosso che è simbolo del sangue che scorre nelle vene e dell’energia vitale, quel rosso che simboleggia la forza di volontà, quel rosso sinonimo di forte passionalità, di grande personalità e di fiducia in se stessi e nelle proprie forze, quel rosso che è il colore del cuore e dell’amore, quel rosso che appartiene a chi anche durante la tempesta sa essere ottimista, combattivo, sorridente.

Andrea Spessotto

Ti va un Mojito?

Cammino tra le serre, piene di fiori colorati, piante rigogliose, vasi di piante aromatiche, arredamento da giardino. Eh, avercelo un giardino, ma soprattutto: avercelo almeno un pochino il pollice verde. Mi trovo qui per accompagnare qualcun altro e mi perdo girovagando. “Ops, mi scusi!” esclamo, mentre distratta urto una persona, andando a mia volta ad urtare con la mia borsa (che come al solito pesa due quintali) una pianta alle mie spalle. Improvvisamente tutto si ferma: il tempo, lo spazio, le persone intorno. E in mezzo a tutto quel vuoto assoluto appari tu! Una serie di flash nella mente: le braghe calate a mostrare i boxer rossi in piazza Primo maggio a Udine, la chitarra sempre ad un braccio da te, le tue canzoni strampalate inventate ad orecchio, il tuo braccio intorno al mio collo. I tuoi messaggi ambigui ma mai volgari, il tuo apprezzamento per certe bionde mai nascosto. Continua a leggere “Ti va un Mojito?”

L’identità della comunità LGBTQ+ racchiusa all’interno della bandiera arcobaleno

La bandiera arcobaleno è diventata il simbolo del Pride e della comunità LGBTQ+. Ideata dall’artista e attivista Gilbert Baker, era inizialmente composta da nove colori, che furono poi ridotti a sette per poter produrre la bandiera in serie. Ogni colore rappresenta un elemento diverso. Il rosso, spesso associato al sangue che scorre nelle vene, è simbolo di vita. Il giallo rappresenta la lucentezza, la brillantezza e riflette la positività che i raggi solari trasmettono grazie alla luce che emanano. Il verde è il colore della natura e, implicitamente, simboleggia la biodiversità che la caratterizza. Il blu, che trasmette pace e serenità, è legato all’armonia interiore. Il colore arancione, con la sua luminosità e vivacità, ha un significato molto importante: rappresenta intrinsecamente il processo di guarigione e di recupero, i quali sono spesso molto difficili da affrontare, ed è connesso al coraggio e alla forza che i membri della comunità hanno per poter affrontare gli ostacoli della vita. Continua a leggere “L’identità della comunità LGBTQ+ racchiusa all’interno della bandiera arcobaleno”

Non devo ma voglio

Fin da piccoli ci viene insegnato il senso del dovere, come un piccolo semino ci viene impiantato nella mente, negli anni cresce e si fa largo diventando quasi uno schema, fatto in parte di regole buone per vivere nella società, e da una parte che portiamo dentro la nostra visione di mondo da cui può dipendere un certo senso di limitazione rispetto a ciò che vorremmo.
“Devi essere educato e comportarti bene”, “Devi mettere la testa a posto e fare una famiglia”, “Devi frequentare una buona scuola/università e trovare un posto di lavoro fisso”: la maggior parte di noi è cresciuta sentendosi dire queste frasi alimentando, senza volerlo, il nostro senso del dovere.
Da qui si scatenano una serie di conseguenze, si inizia a vedere tutto come un obbligo e a fare le cose più per gli altri che per sé stessi. Cambiare rotta per ascoltare ciò che ci farebbe sentire realizzati realmente mette ansia e paura e il dedicare del tempo alle proprie passioni diventa in un attimo una ragnatela di sensi di colpa che ci imprigiona.
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Fermate “fiorite”

Prati fioriti sui tetti delle fermate degli autobus. Questa è la curiosa iniziativa di alcune città europee. Le amministrazioni di alcune città olandesi e inglesi hanno deliberato di ricoprire le cabine delle fermate degli autobus con fiori e piante grasse opportunamente selezionati, per attirare le api e altri insetti impollinatori.
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Arcobaleno

Alle 6:00 in punto, della mattina naturalmente, era sempre lì: guardava il cielo, il più bel cielo che questi mesi estivi potrebbero regalarci, di quell’azzurro vivo che disegnano i bambini. Non era il cielo che voleva però. D’altro canto, mica ci si può aspettare che piova, però la sua speranza era quella, l’unica condizione per vederlo era che piovesse.
Erano mesi che non gli capitava davanti.
Si: l’arcobaleno, è di lui che si parla! Continua a leggere “Arcobaleno”