In pochi hanno saputo raccontare la fragilità maschile senza stereotipi, senza pregiudizi, senza vergogna. Matteo Bussola sa farlo con schiettezza e umanità. In queste pagine lancinanti eppure piene di luce, un uomo trova il coraggio di disertare la propria esistenza e costruire un sogno. Un padre in neuropsichiatria con il figlio impara ad accogliere la ferita di chi ha messo al mondo. Un anziano marito, prendendosi cura della moglie malata di Alzheimer, si domanda che cosa rimanga di una relazione quando chi amiamo sparisce, anche se possiamo ancora toccarlo. Un Hikikomori che si è innamorato online vorrebbe incontrare chi è diventato per lui così importante, ma la paura di uscire lo imprigiona. Continua a leggere “Consigli di lettura: Un buon posto in cui fermarsi di Matteo Bussola”
Mese: agosto 2024
Leggerezza
Si sente molto spesso parlare di leggerezza, ma esattamente cosa vuol dire questa parola?
Nel vocabolario una delle varie indicazioni che si trova è: condizione di ciò che è leggero. Ma cos’è leggero? È un aggettivo che si usa per caratterizzare qualcosa o qualcuno che ha poco peso, che non è pesante? Cosa può essere pesante? La nostra vita. Come umani io credo che la nostra anima venga in questa dimensione per scoprirsi, per capire un po’ di più di se stessa e cosa fondamentale, non deve farsi appesantire troppo. Ma come si ottiene tutto ciò?
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Aurora e la sua scatola
Aurora vive in una casa famiglia, come tutti i bambini che hanno situazioni “non convenzionali” sembra più grande dei suoi 6 anni.
Ha gli occhi color nocciola, grandi ed estremamente comunicativi. Mi ha fatto vedere cosa le ha portato Babbo Natale: cose semplici, ma che l’hanno evidentemente resa molto felice.
Chiacchieriamo un po’ e allora “andiamo più in profondità” e mi dice “vado a prendere una cosa” e capisco che mi sta per portare nel suo mondo, dentro una scatola di scarpe che contiene i suoi ricordi: degli oggetti che arrivano da chissà quale storia.
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Dimmelo bene. Le parole che danno peso alle cose
Dice un saggio: “se non trovi la parola per dirlo, allora quella cosa non esiste”. È per questo che i linguisti si danno da fare per una lingua italiana sempre più attenta ad un uso consapevolmente privo di discriminazioni di genere. Perché il femminile di “sindaco” dovrebbe suonare male, se esiste il femminile di “dottore”? Perché non utilizzare il solo cognome per indicare una donna che ricopre un ruolo importante, invece che farlo precedere dall’articolo a sottolinearne il genere femminile? Perché utilizzare un maschile collettivo scrivendo a “cari colleghi (e colleghe)”? Se non usi la parola per dirlo, allora quella donna non esiste. Agitu Gudeta era una donna etiope simbolo dell’integrazione possibile grazie a sacrificio, rispetto, lavoro e dedizione all’ambiente e al territorio. Il suo allevamento di capre autoctone era il simbolo della rinascita e della tutela nella valle dei Mocheni, in Trentino. Così la sua uccisione efferata a fine 2020 portò con sé sbigottimento, dolore e costernazione.<!–more–> Carolina Leonardi, originaria di Seravezza e laureata in scienze agrarie all’Università di Pisa, è invece la giovane che apre la stagione della transumanza in Versilia. La notizia della sua scelta di vita riecheggia nei giornali in apertura della stagione corrente. Se a molti può suonare parola difficile, strana, forse forzata, sono tuttavia molti gli articoli che raccontano di loro usando proprio la parola “pastora”. È una parola attestata in italiano anche se raramente, e forse più frequentemente in ambito religioso. Il fatto che sia stata utilizzata correttamente nonostante l’effetto che avrebbe potuto suscitare fa sperare in una maggiore attenzione all’uso non sessista del linguaggio anche nel giornalismo. Così dobbiamo leggere anche la presenza del solo cognome per l’attuale Presidente del Consiglio in Italia, o appunto le notizie che riguardano le neoeletto sindache e assessore del Belpaese: sono le parole che cerchiamo per far sì che sempre più donne esistano nel posto da loro sognato, desiderato e costruito. Dare loro la possibilità di esserci, come donne e con il titolo a loro adeguato, significa riconoscerne la parità e la dignità. Non una di meno sarà nel suo ruolo, grazie a uomini e altrettante donne che ogni giorno custodiscono un mondo equo e gentile, anche nelle parole utilizzate. La strada della parità passa anche da qui.
Elisa Parise
Consigli di lettura: Dieci cose che ho imparato di Piero Angela
Com’è possibile “si chiede in queste pagine” che un paese come l’Italia, che ha marcato profondamente per secoli il cammino della civiltà, oggi sia così in difficoltà, e abbia perso le sue luci? La risposta è in dieci semplici capitoli, dieci aree critiche su cui occorre agire. Un libro che tutti dovremmo leggere, per ritrovarci, per aprire la mente, per ritrovare l’immensità del nostro bel paese.
Marta Santin
Buon Viaggio
Amo viaggiare. È qualcosa che mi appartiene profondamente, che mi identifica. Se penso a me stessa, mi immagino sempre allo stesso modo: in piedi, di spalle, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte e una valigia in mano. Sempre pronta a partire per una nuova destinazione. Per una nuova avventura, per una nuova scoperta. Viaggiare è un’esperienza vitale, spesso terapeutica. E sapete una cosa? Non sempre è necessario partire per fare un viaggio. Ci sono sogni che sono veri e propri viaggi, ci sono viaggi che iniziano semplicemente scegliendo di fare una strada vicino casa che non avevamo mai percorso prima. Viaggiare significa sperimentare, scoprire, aprire la mente a nuovi orizzonti, culture, abitudini e modi di vivere. Significa assaggiare nuovi gusti, riempirsi gli occhi di panorami mozzafiato, di tramonti indimenticabili. Continua a leggere “Buon Viaggio”
Consigli di lettura: Le parole sono importanti
Dieci motivi per studiare l’etimologia delle parole. Dieci parole campione su cui esercitare questa bizzarra scienza. Marco Balzano si toglie le vesti del narratore e ci porta per una volta dentro la sua professione: il prof. conduce per mano il lettore nella ricerca del significato più profondo delle parole, seguendo sentieri tracciati dalla corradicalità e dalla storia delle parole e delle cose. Continua a leggere “Consigli di lettura: Le parole sono importanti”
Il mio rosso
La vita è una raccolta di fotografie, di voci, di suoni, di profumi, di volti, di parole e di colori.
La vita è un insieme di secondi e di minuti mescolati in ordine sparso che, a volte, ci rubano il tempo facendolo correre all’impazzata e altre volte lo dilatano su un piano orizzontale che non ha confini definiti.
Il bianco e il nero spesso esaltano uno stato d’animo, prendono per mano e ci accompagnano, ma ci sono colori che anche solo a piccole macchie rendono indimenticabile il viaggio e costruiscono ricordi che diventano “per sempre”.
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