Consigli di lettura: La supplente

Vi siete mai sentiti, almeno un giorno nella vita, Bridget Jones? Distratti, disordinati, impacciati, fuori posto? Anna Tosetti è così: trent’anni, qualche chilo di troppo, si destreggia tra mille lavori per arrivare alla fine del mese, combina pasticci ovunque vada e la sua ricerca del vero amore non sembra produrre gli esiti sperati.
Il suo più grande sogno è quello di insegnare, perciò, quando riceve una chiamata dall’istituto alberghiero Artusi per una supplenza annuale, è al settimo cielo. Continua a leggere “Consigli di lettura: La supplente”

Quando cade la neve

Adoro la neve, perché mi regala momenti di magia, vederla mi rasserena, regalandomi attimi di pura felicità. Svegliarsi la mattina, guardare fuori dalla finestra e trovare tutto bianco e candido è qualcosa di davvero incredibile: è come se ogni cosa andasse a rallentatore. Gli alberi colmi di neve sono splendidi, hanno la capacità di incantarmi, i sensi si fanno più acuti e nel silenzio riesco a percepire ogni cosa: l’uccellino che svolazza in cerca di cibo, la goccia che cade da un ramo per tuffarsi nel bianco soffice che pare zucchero a velo, i raggi del sole che si riflettono creando una luce quasi argentata. Tutto crea in me stupore. Continua a leggere “Quando cade la neve”

Babbo e la renna senza corna

Ci sono “Natali classici” e “Natali alternativi”.
Vi voglio raccontare un Natale speciale: sono trascorsi esattamente 20 anni, ma lo porto sempre nel cuore come un ricordo indelebile.
Ogni 25 Dicembre, come tutti, ho sempre trascorso la giornata in famiglia: mangiare, giocare a tombola, guardare vecchie foto, magari una piccola passeggiata per poi sedersi nuovamente a tavola e riprendere dal punto in cui eravamo partiti.
Nel 2003 la mia famiglia però si è allargata: un popolo di nasi rossi è entrato a piedi pari nel mio cuore, così quell’anno scelsi il “piano B”, un pranzo piuttosto veloce, e poi di corsa a preparare tutto il necessario, le immancabili trecce, la salopette a righe colorate con la borsa coordinata (gentilmente realizzate da mamma e nonna), qualche gioco di magia, palloncini e pompetta, ed essendo un giorno particolare, alcuni decori natalizi.
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Natale 2050

Dicembre 2050. Natale si sta avvicinando, accompagnato dalla consueta e trepidante attesa, da parte di grandi e piccini, dell’arrivo dei regali tanto sognati. Essi saranno recapitati direttamente a casa, come avviene ormai da vent’anni a questa parte, dal famosissimo colosso Natalzon, il più performante brand di shopping on line al mondo; l’unico in grado di consegnare gli acquisti effettuati a meno di cinque minuti dall’invio dell’ordine. “Realizziamo i tuoi desideri prima ancora che tu possa sognarli”, il motto che echeggia come un mantra su tutti social media. Dal 2030 il brand del Natale è un’esclusiva di Natalzon, che ne ha acquistato i diritti a suon di miliardi di dollari. Basta un semplice click per inviare la propria letterina digitale e ricevere l’oggetto desiderato, con corriere prioritario, la notte tra il 24 e il 25 dicembre. Continua a leggere “Natale 2050”

Il mio amico fantasmino

Dylan si era svegliato presto quella mattina. Aveva appena cominciato le vacanze natalizie e non avrebbe rivisto i suoi compagni di scuola per due settimane, ma era contento lo stesso. Lui aveva un segreto che nessuno sapeva; ogni anno, qualche giorno prima di Natale, un piccolo fantasmino andava a trovarlo e rimaneva con lui a giocare tutti i giorni fino a quando Dylan non si addormentava. Lui era l’unica persona della famiglia che poteva vederlo tanto che la mamma credeva fosse l’amico immaginario che avevano molti bambini. In quei giorni, Dylan aveva scritto la sua letterina a Babbo Natale; quest’anno sotto l’albero avrebbe voluto trovare un gioco che aveva sempre desiderato. Continua a leggere “Il mio amico fantasmino”

I Grinch e i piccoli aiutanti di Babbo Natale

Ormai si sa, il mondo si divide in due persone: i Grinch che solo al sentire la parola Natale si chiudono in casa e si fingono morti pur di non vedere tutte quelle lucine, quella gente per strada che compra regali, alberi di Natale, Presepi e decorazioni di ogni tipo; e i Piccoli aiutanti di Babbo Natale, quelli che l’albero lo fanno il 3 Novembre, dopo i morti, per sentire già da subito l’atmosfera natalizia, quelli che hanno già fatto la lista dei regali a settembre, che decorano casa come fossero a Las Vegas, che sfornano biscotti dalla mattina alla sera, che comprano e impacchettano neanche lavorassero da Amazon.
Tra di loro ci sono io, quella che sta nel mezzo, come sempre. Continua a leggere “I Grinch e i piccoli aiutanti di Babbo Natale”

Un Natale al contrario

Siamo arrivati alla 44esima edizione della nostra amatissima Gazzetta del Sole e, per il numero di dicembre, il nostro inflessibile capo redattore dichiara: “il tema di questo mese sarà dedicato alle tradizioni legate al Natale, alle festività, al periodo dell’anno invernale. Buon lavoro a tutti”. Confesso che non sono proprio una fan dello scrivere a tema, io sono più tipa da ispirazione del momento e, tra l’altro il Natale, le leggende e le tradizioni non sono proprio il mio forte. Però vi posso raccontare quella che in effetti sta diventando una mia piccola tradizione. Continua a leggere “Un Natale al contrario”

Pandoro, panettone o panettoncini?

Fino a qualche anno fa la domanda che mi ponevo era semplice: pandoro o panettone? Eh… per una golosona come me non arrivava mai una risposta certa, dipendeva dal momento in cui mi veniva fatta la domanda. Perché, siamo sinceri: iniziavo a mangiare i dolci natalizi ad inizio dicembre e poi finivo immancabilmente poco prima di Pasqua. Quindi il periodo era talmente ampio che la scelta era influenzata dall’ultimo dolce mangiato. Se il giorno prima era pandoro, allora sarebbe stato il turno del panettone e viceversa. Non ho mai capito come succedesse che comprassi un solo dolce e poi me ne ritrovassi comunque la casa piena. L’importante è che non fossero troppo “strani”, la mia massima variazione sarebbe stata per il cioccolato a cui è difficile dire di no. Ma ultimamente mi ritrovo a vedere un sacco di panettoncini invitanti e la scelta si fa ardua. Perché la parola panettone finisce con one quindi grande, solo che quelli piccoli magari hanno delle piccole varianti. Grazie anche ai contenitori sempre più colorati e variegati, mi verrebbe voglia di assaggiare mille panettoncini. Ho avuto la fortuna di gustare materiale preparato con cura ed amore da un panificio a Scomigo che ormai non c’è più. Perché diciamocelo: l’amore dà sempre quel qualcosa in più ai prodotti ed in quel locale ce n’era tanto. Quest’anno deciderò di volta in volta di che cosa avrò voglia; riuscirò a stupire me stessa cambiando gusti o rimarrò la classicona?

Katiuscia Salmaso

Storia di un albero

L’origine dell’albero di Natale è un argomento piuttosto controverso e incerto. La sua origine più probabile è attribuita all’unione di più tradizioni e usanze pagane che si sono intrecciate tra loro. L’utilizzo di un albero decorato è attribuito sia ai romani che a molte popolazioni celtiche, con un significato simile. Per i romani era consuetudine regalare, alla fine dell’inverno, un ramo decorato di una pianta sempreverde come portafortuna. I celti invece utilizzavano delle piante aromatiche nei loro riti propiziatori, per l’arrivo della primavera, durante i festeggiamenti del solstizio d’inverno. Continua a leggere “Storia di un albero”

Consigli di lettura: Madre d’ossa di Ilaria Tuti

Quando Massimo riceve una chiamata nel cuore della notte e si ritrova in un bosco a cercare Teresa Battaglia, crede davvero che il suo commissario stia perdendo la sua battaglia con la malattia. Soprattutto quando la trova che sta abbracciando il cadavere di un ragazzo. Sa benissimo che quella è una scena del crimine e che Teresa l’ha contaminata. Sa che non dovrebbe trovarsi là. E fa ciò che non dovrebbe fare: decide di seguire l’istinto e tenerla lontana da quel crimine. E per farlo si fa aiutare dalla sua squadra: Parisi, De Carli, Parri, Alice… tutti coloro che Teresa ha conosciuto e che hanno deciso di sostenerla e amarla. Un altro capitolo con protagonista Teresa Battaglia, non più commissario effettivo ma donna che deve adattarsi a una nuova vita e a una malattia che prende sempre più piede.
“Un’indagine su me stessa, rifletté. Si senti fremere e riconobbe l’eccitazione per la caccia. Ma in quella caccia non poteva essere sola.”
Continua a leggere “Consigli di lettura: Madre d’ossa di Ilaria Tuti”

La notte più lunga che ci sia

Che tu sia del team panettone o che tu sia amante dello zucchero a velo sul pandoro, poco importa: è più facile credere a Santa Lucia che mettersi d’accordo sul dolce del Natale. Da Nord a Sud, da Est a Ovest sono tanti i bambini che aspettano la Santa a cavallo dell’asinello nella notte del 12 dicembre. Siracusana di nascita, avrebbe subito un cruento martirio durante le persecuzioni di Diocleziano, profetizzandone però la fine, assieme a quella dell’Impero, e la pace per la Chiesa cattolica. Oggi le sue spoglie si conservano nell’omonimo santuario a Venezia in Campo San Geremia, ma Siracusa ne custodisce alcune reliquie e una statua degna di menzione. Ed è certamente Siracusa il luogo dove la devozione popolare si fa sentire di più: la processione della statua il 13 dicembre di ogni anno porta le reliquie dal Duomo alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro per poi ritornare al luogo di partenza dopo una settimana. Continua a leggere “La notte più lunga che ci sia”

Il pastore transumante tra fiaba e realtà

Nel periodo natalizio vediamo molti pastori animare i presepi; sappiamo che nella vita reale essi sono schivi e di poche parole, tuttavia sarebbe bello conoscerli un po’ di più.
Incontriamo così il giovane pastore transumante Loris Carlet, di San Vendemiano(TV), che orgogliosamente ci rivela: “Tutto cominciò nel 2004, quando un pastore passò davanti casa in via Calpena a San Vendemiano e mi regalò un agnellino. Prendermi cura di lui mi appassionò al punto che l’anno successivo ne acquistai un altro, poi un altro, un altro ancora…
La passione che ho fin da piccolo per gli animali penso che me l’ abbia trasmessa mio nonno paterno Giovanni, classe 1912, che già nel 1938 pascolava le mucche e le pecore nella valle del Posocol di Cordignano.
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Anche così sarà Natale

“Janet, sorella cara, sono le due del mattino e la maggior parte degli uomini dormono nelle loro buche, ma io non posso addormentarmi se prima non ti scrivo dei meravigliosi avvenimenti della Vigilia di Natale. In verità, ciò che è avvenuto è quasi una fiaba, e se non l’avessi visto coi miei occhi non ci crederei. Prova a immaginare: mentre tu e la famiglia cantavate gli inni davanti al focolare a Londra, io ho fatto lo stesso con i soldati nemici qui nei campi di battaglia di Francia… e ora risulta che anche loro hanno i nostri stessi sentimenti”
Tom – soldato inglese Continua a leggere “Anche così sarà Natale”

Se tornassimo bambini?

Mi affascina sempre la discrezione con cui arriva il Natale: le persone, immerse nella corsa sfiancante verso i loro impegni, difficilmente se ne curano. I bambini, al contrario, si accendono ogni giorno un po’ di più: la neve, i regali a cui pensare, l’albero da fare, le tanto attese vacanze… È finalmente quel periodo! In molti li guardano con sguardo nostalgico, “A tornare indietro… com’eravamo spensierati anche noi…”, e frasi dello stesso colore oscillano nelle loro teste, ormai rassegnate al peso del tempo che passa, alla monotonia delle giornate tutte uguali. Continua a leggere “Se tornassimo bambini?”

La leggenda del calicanto, il fiore dell’inverno

“Era una giornata d’inverno. Un pettirosso, provato dal freddo e dalla stanchezza, vagava alla ricerca di un riparo. Ma tutti gli alberi che incontrava durante il volo si rifiutavano di ospitarlo, poiché scarni e privi di foglie. L’uccellino arrivò poi nei pressi di un calicanto che, vedendolo affaticato e sofferente, decise di offrirgli riparo tra le sue foglie gialle, cercando di scaldarlo come meglio poteva. Da lassù il Signore aveva notato il meraviglioso gesto e aveva deciso di ricompensare la pianta di calicanto facendo piovere su di essa un mare di stelle luccicanti e profumate. Continua a leggere “La leggenda del calicanto, il fiore dell’inverno”

Lenta la neve fiocca

Quando arriva l’inverno, la nostra mente corre veloce verso paesaggi da fiaba: il camino acceso, l’odore del marzapane, la neve che fuori cade lenta, imbiancando tetti e giardini. Anche se da parecchio tempo non siamo più abituati ad assistere alle grandi nevicate di una volta e a fare a gara con gli amici per il pupazzo più bello, tutti amiamo associare l’idea dell’inverno ai fiocchi bianchi che cadono. Due sono le ipotesi etimologiche che spiegano il significato della parola “neve”, derivata dal latino: la prima afferma che la radice del termine sia “snig-“, ovvero “essere umido”, la seconda che sia “snu-“, “scorrere”. Continua a leggere “Lenta la neve fiocca”

La Benandante

Mi chiamo Sara, ho sedici anni, e sono una benandante. Come mia nonna prima di me, come suo zio prima di lei, e come tanti altri di cui ai giorni nostri abbiamo perso la memoria. Pochi si ricordano di noi e ancora meno credono nella nostra esistenza. Eppure siamo qui, da secoli, a difendere il nostro fragile mondo da streghe, stregoni e demoni vari. L’eterna lotta fra il bene e il male. Siamo i “nati con la camicia”, coloro che vengono al mondo ancora avvolti dal sacco amniotico, e per questo dotati di poteri speciali. Mia nonna nacque nel primo dopoguerra a Sedrano, un paesino di campagna del Friuli occidentale. Continua a leggere “La Benandante”

Consigli di lettura: The Turnglass di Garreth Rubin

Appena scoperta l’uscita in contemporanea mondiale di questo libro lo ho subito preordinato, seguendone le varie anteprime sui social.  Un libro tête- bêche, tanto caro agli editori del XIX secolo. Un libro che è insieme due libri, due storie che si intrecciano da loro. Leggi il racconto e una volta letto la storia che finisce  a metà libro, capovolgilo e leggi la storia dall’altro lato. Poi all’improvviso una sfida: “ i più impavidi tra i lettori potranno anche provare a leggere i due racconti un capitolo per lato”. E io chi sono per non accettare la sfida?? Una storia che si intreccia con un’altra e che ti tiene incollato alle pagine dall’inizio fino all’ultima riga. Continua a leggere “Consigli di lettura: The Turnglass di Garreth Rubin”