Portatemi anche il sole

Il più ricco dei ricchi, nonché più potente dei potenti, una mattina si alzò e disse: – Ho deciso! Comprerò tutte le montagne della Terra! E così fece.  In men che non si dica i suoi servitori si fiondarono in ogni angolo del pianeta e in quattro e quattr’otto conclusero l’acquisto di tutte le montagne, da quelle più alte, che arrivavano a toccare il cielo, a quelle più basse, la cui cima superava di poco l’altezza della tana di una talpa. Gliele portarono, ed egli le mise nel proprio regno, per poter passeggiare tra i boschi e sentieri nei momenti di relax. Pochi giorni più tardi, una mattina subito dopo colazione, si alzò di scatto dal proprio tavolo esclamando: – Ho deciso! Comprerò tutti i laghi della Terra! E così fece. In men che non si dica i suoi servitori raggiunsero ogni anfratto del pianeta, e in poco più di un battito di ciglia comprarono tutti i laghi, da quello più esteso, grande come un mare, a quello la cui superficie riempiva a malapena la circonferenza di una pozzanghera. Continua a leggere “Portatemi anche il sole”

Consigli di lettura: Il giardino di Saamar di Ivana Segat

Ho letto questo libro, scritto dalla penna della mamma di una mia cara amica, la quale voleva un parere (manco fossi una che sa!) Ho letto con piacere questa storia di arrivismi, vendette, gelosie e sotterfugi ma anche di amore e solidarietà, nella quale la possibilità della perdita di una cospicua eredità porta ad un intreccio fitto di inganni, bugie ed omicidi. Una storia che resta sul filo di lama fino alla fine. che dire? Dove l’hai trovata una storia così Ivana?

Marta Santin

La mia maestra

Anni fa avevamo solo una maestra che si occupava dell’insegnamento di tutte le materie: la mia era davvero speciale, ci faceva sentire tutti “a casa” e i ricordi di quello che lei ha rappresentato sono ancora vivi nonostante siano trascorsi parecchi anni. Se chiudo gli occhi rivedo ancora il suo sorriso sincero e caldo, i suoi gesti di affetto nei confronti di tutti gli alunni, ciascuno con le proprie storie e le proprie difficoltà. Ricordo che aveva istituito un mezzo di comunicazione che ognuno poteva utilizzare liberamente: un quadernetto (il mio aveva la copertina con i fiori, per differenziarlo da quelli monocromatici delle materie scolastiche) in cui si potevano scrivere i propri pensieri; così, spesso, il lunedì mattina si trovava sulla scrivania una pila alta di quaderni, perché tutti ci tenevano a raccontarle un dettaglio del proprio fine settimana, magari una cosa bella oppure una disavventura. Continua a leggere “La mia maestra”

La mia storia

C’è chi vive in auto per necessità o per scelta; c’è chi, vittima di bullismo, tiene il cuore chiuso in uno scrigno; chi ha perso il lavoro; chi è in cerca di un sogno; chi ricomincia da zero ogni giorno. Rifugiato, bipolare, disoccupato, vittima di abusi, orfano. Un titolo, una storia. Da leggere? No da ascoltare. Si chiama Biblioteca Umana ed è un iniziativa nata in Danimarca qualche anno fa. Continua a leggere “La mia storia”

Kalsarikännit

Impronunciabile e irresistibile, allunga l’elenco delle parole che arrivano dal Nord Europa e celebrano il piacere di stare a casa quando fuori fa freddo. Dopo il danese e norvegese Hygge, ovvero il comfort dello spazio domestico e lo svedese Lagom, che interpreta l’idea della giusta quantità tocca alla Finlandia spalancare le porte a una nuova esperienza:  celebra il piacere di rinunciare ai “dovrei”, per restarsene in casa al caldo cullandosi nel dolce far niente; Il termine kalsarikännit deriva dalla fusione di due parole finlandesi: kalsarit, che significa “mutande”, e känni, che si traduce in “ubriachezza”. Letteralmente, quindi, il kalsarikännit rappresenta l’atto di ubriacarsi in mutande o, in senso più ampio, di rilassarsi e godersi il proprio tempo libero in solitudine, senza la necessità di interazioni sociali o di uscire di casa. È importante sottolineare che, nonostante la presenza del termine “ubriachezza”, in questa pratica non è necessariamente legato al consumo di alcolici, ma piuttosto all’idea di prendersi del tempo per sé stessi. Continua a leggere “Kalsarikännit”

Genitori

28 settembre 2024, ore 17:57. Do alla luce mio figlio. Una creatura lunga 50cm e pesante 3.950kg esce dal mio corpo e mi inonda il petto, cercando un contatto che la rassicuri. Io e mio marito abbiamo generato una vita e ora siamo genitori. Lo siamo stati prima nei nostri sogni, poi durante i nove mesi della gravidanza, ma adesso lo sentiamo per davvero, stringendo tra le braccia nostro figlio. Genitore è appunto, letteralmente, colui che genera, ma quando i mesi passano ci si rende conto che essere genitori non è solo questo. Non basta aver generato per sentirsi madre o padre; aver dato la vita non è sufficiente a renderci degni di questo ruolo. Continua a leggere “Genitori”

Ricordi

Fotografie,
istanti di tempo rubati alla vita
e custoditi gelosamente,
sorrisi dimenticati
di chi non sa più sorridere,
momenti regalati all’eternità,
profumi fortissimi di incontri ancora vivi,
lame taglienti nelle notti insonni,
ferite ancora aperte e mai destinate a chiudersi,
tragici richiami ad allucinanti realtà,
mani smaniose di indagare il proibito,
mutismi improvvisi, sorrisi spontanei,
gesti mai chiesti, istanti mai sperati.
Continua a leggere “Ricordi”

La caccia alle balene. Una pratica crudele che Greenpeace cerca di combattere

La caccia alle balene per fini commerciali è una pratica antica contro cui, nel corso degli anni, si sono scagliate diverse organizzazioni internazionali e non governative. È stata vietata a partire dal 1986, quando è entrata in vigore una moratoria internazionale stabilita dalla Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene (IWC). Ciononostante, vi sono molti Paesi le cui economie si basano in misura significativa sui proventi derivanti dal settore della pesca, che include anche le attività legate alla caccia alle balene. Tra questi vi sono la Norvegia, l’Islanda ed il Giappone, che hanno più volte violato importanti norme internazionali volte a salvaguardare la fauna marina. Continua a leggere “La caccia alle balene. Una pratica crudele che Greenpeace cerca di combattere”

Ricordatevi di aprire le finestre quando piove

Tendenzialmente c’è la convinzione che si debba chiudere le finestre nelle giornate di pioggia. Mia nonna fin da piccola mi ha sempre insegnato di tenerle aperte anche solo per pochi minuti, per assaporare quel profumo che si crea quando l’acqua tocca la terra o l’asfalto, per farsi avvolgere dall’odore della pioggia. Ho scoperto che non aveva torto. Quel romantico profumo che si sprigiona nell’aria quando piove si chiama Petrichor. Continua a leggere “Ricordatevi di aprire le finestre quando piove”

Consigli di lettura: Piccoli consigli inutili di Stine Pilgaard

Mi sono ritrovata in questo libricino letto tra aeroporto e volo…mi sono ritrovata sia a cercare consigli sia a cercare di darli, capendo anche come scoccino quando non richiesti. Un libro pungente e spassosissimo, con una protagonista inconfondibile, che con precisione chirurgica mette a nudo sé stessa e gli altri illuminando vizi e debolezze dell’essere umano.
Marta Santin

Basta pensare

È da molto che non scrivo ma è stato un anno davvero intenso dal punto di vista professionale e personale. Qualche cambiamento e qualche esame da superare…mamma mia, pensavo proprio di non riuscire a farcela a fare tutto! E poi per magia, un passo alla volta, ci sono riuscita.
Durante questo tempo mi sono resa conto di una cosa molto importante, di quanto siano preziose quelle persone che ci ricordano di non pensare troppo a quello che sarà o a quello che c’è da fare ma di vivere il momento e darsi da fare.
Continua a leggere “Basta pensare”

Din Dim e Joao, storia di una grande amicizia

Joao Pereira de Souza è un ex muratore in pensione di 71 anni. Nel 2011 trovò tra le rocce vicino al suo villaggio, a pochi chilometri da Rio de Janeiro, un piccolo pinguino avvolto dal catrame e in fin di vita. Lo prese con sé e pazientemente lo ripulì, togliendo la massa nera dalle sue piume, nutrendolo amorevolmente con una dieta a base di pesce.
Una volta ripresosi completamente lo trasportò in una isola vicina, nella convinzione che il luogo più tranquillo e lontano dalla metropoli, potesse aiutare Din Dim, così lo aveva chiamato, a riprendersi la sua vita. Continua a leggere “Din Dim e Joao, storia di una grande amicizia”

Scatti di Nuova Vita

Lei per tutti è zia Ambra, la titolare dello studio fotografico Controluce di Fiume Veneto (PN) specializzato in servizi fotografici di famiglia: dal servizio gravidanza ai newborn passando per le cerimonie non manca proprio niente, ma il loro punto di forza sono sicuramente i servizi in esterna.
Nel 2022 Ambra Da Re firma l’allestimento fotografico per il restyling del reparto di ostetricia e maternità dell’ospedale di San Vito al Tagliamento: la primaria, dott.ssa Roberta Pinzano, le ha chiesto di studiare un percorso comunicativo attraverso immagini e parole in grado di rilanciare il messaggio che l’ospedale vuole dare in un tempo di grandi incertezze per la sanità. “Nuova vita” riassume le scelte che la fotografa ha condotto sulle sue foto di repertorio, ma anche sulle sue esperienze come madre: nuovo volto ai corridoi del punto nascita, nuova vita quella che qui viene messa al mondo e nuova donna quella che esce dalla porta portando con sé il fagottino.
Continua a leggere “Scatti di Nuova Vita”