Oggi tema in classe.
Il testo argomentativo.
Ho scelto diverse tracce pensando a temi di cui un adolescente potrebbe avere voglia di parlare o semplicemente su cui abbia qualcosa da dire. In effetti il ventaglio di possibilità è ampio, anche se per noi adulti spesso è più comodo pensare che questi giovani d’oggi (così ci piace definirli) non abbiano molto di cui discutere.
Mentre i ragazzi scrivono, rileggo a mente i quattro punti tra cui scegliere e poi faccio un rapido sondaggio: la maggior parte di loro ha optato per il numero tre, che recita “L’amicizia è indispensabile alla vita”. Me l’aspettavo. Mi aspetto anche di trovare poi, tra gli scarabocchi delle brutte copie, tanti pareri a favore della tesi scelta. E infatti, passando tra i banchi, scorgo fiumi di parole spese a dichiarare solennemente l’imprescindibilità dell’amicizia. Una ragazza ha iniziato ad argomentare la sua tesi sostenendo che l’uomo è per natura un essere sociale, che non è fatto per stare solo.
Penso se qualcuno di loro sia già stato ferito da un amico o ne abbia perso uno nel tortuoso cammino dell’adolescenza. Probabilmente useranno l’esperienza per costruire l’antitesi, che poi confuteranno sostenendo che certo, in un rapporto d’amicizia può anche capitare di restare delusi o di essere feriti, ma fa parte della vita; anche questo serve a crescere e rinchiudersi in sé stessi per paura di sbagliare non può mai essere una soluzione.
“Chi trova un amico, trova un tesoro” è un proverbio di origine biblica (Siracide 6, 14) che tutti conosciamo e che, per la maggior parte di noi, ha un’evidenza nelle vite che conduciamo. Gli amici sono, dopo o talvolta prima dei familiari, le prime persone con cui sperimentiamo l’amore, quello vero e disinteressato. Amiamo i nostri amici e siamo amati da loro per ciò che siamo, nonostante le differenze. Con loro ci sentiamo al sicuro, liberi. Vogliamo il loro bene e non proviamo invidia, ma gioiamo per i loro successi e li consoliamo nei fallimenti. Li rispettiamo e non ci imponiamo, lasciando a ciascuno lo spazio che serve per stare da soli. Perché gli amici non sempre li vedi, ma sai che ci sono. Come angeli custodi, li proteggiamo e li guidiamo, ma mai stando loro davanti, anzi, a volte restando un passo indietro, perché la cosa più bella in un’amicizia è sapere di non essere giudicati da qualcuno pronto a dirci che voleva darci una lezione.
Né maestri né eroi nel sacro vincolo dell’amicizia: solo compagni di vita, che sia per un breve tratto o per sempre.
Francesca Tamai