Un uomo vaga sul ciglio di una strada in montagna, i suoi abiti sono sporchi di sangue, nel suo zaino viene trovata una mano mozzata con un anello e la foto di un volto di ragazza con due ellissi di carta sugli occhi. Teresa Battaglia, commissario di polizia a Udine, si butta anima e corpo sul caso. Ma sono troppe le cose che non quadrano: un uomo in stato confusionale da cui non riescono a sapere nulla che forse cela ne cela la follia di un omicidio. E se la ragazza fosse ancora viva e se si potesse ancora salvare? Inizia così una corsa contro il tempo per arrivare in fondo di questo caso misterioso.
Ilaria Tuti non delude mai, e non lo fa neanche con questo thriller breve.  Scrittura scorrevole trama avvincente, che ci fa rimanere inchiodati lì a quelle pagine, un racconto da leggere tutto in un fiato per arrivare alla fine.
Poi c’è sempre lei: Teresa, commissario a capo dell’indagine, donna che combatte per scovare il male e con la sua mente che la mette sempre di più in difficoltà. Emerge sempre la sua tenacia e la sua profonda umanità, quelle caratteristiche che te la fanno ammirare ed amare.

“È difficile riconoscere il male, quando è troppo vicino. Non c’è prospettiva, non si riesce a mettere a fuoco. Ci è già addosso e ha il volto amico di chi amiamo.”

Eleonora Brun