Niente ci fa

“Niente ci fa” tipico intercalare siciliano che va a braccetto con un bel sospiro e un’alzata di spalle, si usa tutta le volte che la sfortuna passa a trovarti e ti succede qualcosa di spiacevole. È una buona dose di ottimismo, è saper vedere il bicchiere mezzo pieno, è guardare in faccia la sfiga e passare oltre. “Niente ci fa” è una delle frasi, se non la frase, che più mi ripeteva mia nonna. Ricordo ancora che da bambina, quando combinavo un guaio e lo raccontavo a mia nonna, lei mi guardava con gli occhi pieni d’amore e mi diceva “niente ci fa”, ma dietro a queste poche parole c’era molto di più. C’era “piccola mia, non ti preoccupare, tutto si aggiusta”. Con gli anni quella frase è cresciuta insieme a me e anche quando i piccoli guai sono diventati più grossi c’era sempre essa a ricordarmi che ce l’avrei fatta e che avrei superato tutto. Continua a leggere “Niente ci fa”

Grazie nonni

Ero una bambina timida e inappetente, che non chiedeva mai nulla, ma LEI sapeva leggere (non i libri… quelli sono capaci tutti): leggeva la tristezza nei miei occhi e allora cercava di “compensarla” preparandomi i miei cibi preferiti. LUI l’ho conosciuto per pochissimo, ma ho capito con il tempo che probabilmente alcuni aspetti del mio carattere sono molto simili ai suoi: era un uomo molto semplice, amava scrivere e aveva la determinazione di chi “piegava il ferro” e lo dimostrava ogni giorno, non solo facendo il maniscalco. Continua a leggere “Grazie nonni”

Il profumo delle mele assente

Quel sabato entrai nella piccola cucina. Il pavimento era come sempre pulito a dovere nel suo modesto e opaco seminato. Pochi i mobili: la credenza con le ante smussate a tondo, grossolanamente verniciate e riverniciate, la cucina economica che asciugava l’umidità dei muri in sasso, il vecchio tavolo in massello e le quattro sedie in formica azzurrina, il frigo con la grossa maniglia cromata e la radio accesa, “per fare compagnia”.
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