C’è una voce dentro di noi che spesso ci accompagna più di ogni altra, una voce che ci critica, ci incalza e ci ricorda costantemente cosa manca: la nostra. È una voce che abbiamo imparato a riconoscere come “normale”, ma che in realtà ci consuma. È quella voce che nasce da conflitti impliciti e messaggi culturali che associano il valore personale ai risultati ottenuti. È quella voce che ci dice di non essere indulgenti e di non abbassare l’asticella, di dimostrare sempre qualcosa a qualcuno. Eppure, in mezzo a tutto il nostro caos, c’è sempre una voce, più silenziosa, ma anche più utile. È quella della gentilezza verso sé stessi. Continua a leggere “Fermarti ogni tanto. Il mondo non crolla.”
Tag: TEMPO PER SE STESSI
Silenzio
Quanto è difficile, nella società odierna, trovare un momento di nulla in cui questo possa succedere?
Siamo super connessi con gli altri e con gli avvenimenti che si susseguono con una velocità elevata.
La stimolazione a cui siamo sottoposti è molto alta. Quando qualcuno mi chiede: “Ma come? Non sai che è successo ieri?…” E se oso dire di no mi viene detto “ma tu dove vivi?”.
Vorrei vivere in un mondo in cui ho tempo per conoscere me stessa non uno in cui bisogna sempre correre ed è più importante sapere cosa succede agli altri. Vorrei riuscire ad avere tempo per volermi bene e seguire i miei ritmi. Desidererei tempo per riposare tanto quanto vorrei e ricaricare le pile per affrontare con energia questo magnifico percorso che è la vita. Il tempo del silenzio è inteso proprio come tempo in cui nessuno parla, non c’è alcun rumore, in cui io possa perdermi completamente in me stessa e nei miei ricordi. È proprio nel silenzio che mi vengono le idee migliori.
“Ogni ricordo è più importante condividerlo che viverlo. Vorrei ma non posto” cit. Fedez e J-Ax
Katiuscia Salmaso
Prima il dovere poi il piacere. O forse no?
Quando eravamo piccoli i nostri genitori ci insegnavano molte cose, ci passavano le conoscenze e le usanze così come a loro erano state tramandate. Ad esempio: prima si finivano i compiti e poi si poteva giocare.
Da bambini era “relativamente” facile seguire la famosa frase: prima il dovere poi il piacere.
Crescendo diventa sempre più difficile riuscire ad arrivare al godimento, dovendo pensare a tutto quello che, prima, è “dovere” fare.
Alle volte si rischia di essere travolti dai “devo”, senza accorgerci del tempo che passa e lasciando sempre meno tempo ed energie alle cose belle.
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