Per gli appassionati lettori solitamente l’estate si associa all’idea delle piacevoli letture sotto l’ombrellone: libri leggeri, che permettano di svagarsi dalle fatiche quotidiane. Rientrando anch’io nella categoria, ero pronta a perdermi tra le pagine di un romanzo rosa, invece quest’anno, un po’ per caso, un po’ per scelta, mi sono ritrovata tra le mani un libro diverso, una lettura tutt’altro che disimpegnata: “La ferrovia sotterranea” dello statunitense Colson Whitehead. Dello stesso autore avevo già letto “I ragazzi della Nickel”, che racconta la storia di un giovane afroamericano condannato a scontare una pena detentiva in un riformatorio giovanile della Florida degli anni Sessanta. “La ferrovia sotterranea” in realtà precede “I ragazzi della Nickel” e tratta anch’esso della storia del popolo afroamericano; in questo caso, però, siamo nel XIX secolo e protagonisti sono due schiavi che tentano di liberarsi dalle loro piantagioni nel sud-est degli Stati Uniti attraverso una rete di itinerari segreti e luoghi sicuri, la “ferrovia sotterranea”, appunto. Continua a leggere “Libertà”
