…e poi Laura mi manda un messaggio per dirmi che ha un nuovo progetto da proporre. Dopo il grande successo che abbiamo ottenuto dai progetti da lei condivisi con noi, #quelledeibigliettinigialli sulla ginnastica del perineo sia in presenza che online mi sono subito incuriosita e ci siamo incontrate per sentire cosa aveva in testa. La proposta mi ha piacevolmente stupita ed ho subito chiamato le ragazze per raccontare anche a loro questa nuova bellissima idea. Inutile dire che la risposta è stata subito un unanime “SI”. Perché quello è proprio il nostro mood: regalare un sorriso agli altri! Sinceramente ho subito pensato che questa proposta avrebbe regalato qualcosa di più. Laura mi chiede se noi #quelledeibigliettinigialli saremmo disposte a sostenere un grest (centro estivo) inclusivo per bambini diversamente abili che, tramite un operatore dedicato, potessero vivere un’esperienza inclusiva e divertente con altri ragazzi e con loro, hanno il diritto di godersi l’estate. Continua a leggere “E…state insieme”
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Lo sport come strumento di inclusione: il Baskin
Qualche settimana fa sono stata invitata ad assistere a una partita di baskin, uno sport inclusivo e aperto a tutti. Non conoscevo le regole e, anzi, davo per scontato che fossero uguali a quelle del basket. Mi sbagliavo: mi si è aperto un mondo.
Ciò che mi ha colpito di più è stato vedere come tutti i giocatori venissero inclusi nel gioco, mettendo in risalto le loro potenzialità. I protagonisti sono ragazzi con disabilità, spesso impossibilitati a compiere determinate azioni. Il baskin, però, non si ferma davanti alle difficoltà: cerca di valorizzare ogni giocatore, puntando su ciò che sa fare meglio. Chi, per esempio, è un buon tiratore, si occuperà del tiro da fuori. Ogni giocatore ricopre un ruolo (in totale sono cinque) definito dalle sue competenze motorie. Continua a leggere “Lo sport come strumento di inclusione: il Baskin”
Follow the shape, l’arte diventa inclusione
La meraviglia del panorama di Napoli svelata ai non vedenti grazie a un corrimano capace di raccontare la bellezza in caratteri braille. Si tratta di “Follow the shape”, un’opera di Paolo Puddu, un’artista lombardo con estro artistico misto a coscienza sociale che parla di un’Italia diversa da quella dei cori dell’intolleranza a cui troppo facilmente ci si abitua. L’opera si può trovare là dove si innalzano le antiche mura medievali di Castel sant’Elmo. Dalla collina del Vomero, dove esisteva una piccola chiesa dedicata a Sant’Erasmo già nel X secolo, in uno sguardo è possibile racchiudere tutta la bellezza della città di Napoli vista dall’alto. Continua a leggere “Follow the shape, l’arte diventa inclusione”
Inno alla diversità
Domanda: come sarebbe l’umanità senza la diversità che le è sempre stata compagna di vita? Potrebbe sembrare un pensiero patetico o pleonastico, ma ragionandoci con attenzione, e prendendo spunto da quanto sta accadendo in questi ultimi anni, forse converrete con me sul fatto che si tratti di un argomento tutt’altro che inattuale. Da tempo stiamo assistendo ad un appiattimento dei costumi e ad un’omologazione generalizzata, come mai prima d’ora era accaduto nel corso della storia del genere umano. Complici, ma non esclusivi mandanti, i vari media, si è assistito ad un processo di ridondante eccesso (spesso inutile) di informazioni, che riversando giornalmente miliardi di tonnellate di argomenti (futili per lo più) sugli utenti, genera paradossalmente un corposo impoverimento culturale dovuto alla irricevibile sovrabbondanza di feed back che riducono ogni cosa, ogni evento, ogni notizia, ad uno spuntino “volante” da divorare in tutta fretta, tra una novità appassita nell’istante stesso in cui viene letta ed una in arrivo che a sua volta brucerà rapidamente dopo un battito di like. Continua a leggere “Inno alla diversità”



