Tempo che scorre, ricordi che restano

“And when I’m back in Chicago, I feel it, another version of me, I was in it”.
Il tempo passa, ma i ricordi restano. Ci sono luoghi che non dimenticheremo mai, che ci hanno reso ciò che siamo oggi. È così che Djo (pseudonimo di Joseph David Keery, cantante) parla di Chicago: una città che lo ha segnato e che porterà sempre con sè. Ogni volta che vi ritorna, è come se rivivesse ogni attimo. Il capitolo Chicago, per lui, si è chiuso tempo fa, ma continuerà ad avere un posto speciale nel suo cuore. Lì si sente diverso, come se vivesse una doppia vita: una vita fatta di cambiamenti e di spostamenti da un luogo all’altro; l’altra che si “scongela” ogni volta che torna nella sua città. Momenti, paesaggi, strade, persone: quell’atmosfera magica riporta il passato alla mente. Djo ne è convinto “you take the man out of the city, not the city out the man”. È naturale che il tempo scorra e la vita vada avanti, ma i cambiamenti non potranno mai cancellare le nostre origini ed il nostro passato. I luoghi che ci definiscono e i ricordi legati ad essi sono indelebili e continueranno a vivere in noi. Djo non abita più a Chicago, ma la porta dentro di sé: è come se il suo “io” fosse stato plasmato da quella città. Nella canzone End of beginning, Djo offre uno spunto profondo, che ci invita a riflettere sull’impatto che lo scorrere del tempo ha sulla nostra identità. La vita di ciascuno di noi è fatta di capitoli che si aprono e si chiudono in base alle esperienze che facciamo. Ogni cambiamento segna l’inizio di una nuova fase e la fine di un’altra, e ciò che possiamo fare è semplicemente accettarli. Solo in tal modo possiamo apprezzare ciò che abbiamo vissuto e mantenere vivi i ricordi. Per me, Milano è la Chicago di Djo. Una città che mi ha dato tanto, aprendomi nuove strade e facendomi incontrare persone di valore. Il mio tempo qui è finito e sono pronta a dire addio a quella che Djo chiama “la fine dell’inizio”. Non la dimenticherò mai e so che, quando tornerò, sarà come fare un tuffo nel passato.

Giulia Fasan

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