Sì, lo so: nell’immaginario comune abbandonare un progetto o un’esperienza non è considerato virtuoso; il coraggio di proseguire oltre le difficoltà è segno di tenacia e determinazione, di resistenza e forza morale. Eppure ci sono certe situazioni in cui darci un taglio è la cosa giusta da fare. Come infatti un bel taglio di capelli non solo porta benessere e senso di rinnovamento ma anche fortifica la chioma, anche una decisa potatura nelle relazioni e nelle situazioni può giovare in più direzioni. Quando l’esperienza che stiamo vivendo non ha più le caratteristiche della gioia e dell’entusiasmo, quando si esauriscono o si spengono subito le idee e le risorse che pensiamo di poterci dedicare, quando la salute è minata dalla tossicità di ciò che ci circonda e la dignità è ridotta a dei signorsì, allora è veramente il momento di voltare pagina. Chiudere un percorso fa sempre male e non è un passo che affrontiamo a cuor leggero: a volte stare ad aspettare e ponderare nuove decisioni può portare a un cambio di prospettiva. Però crediamo fortemente che il vecchio non può tenerci legati, soprattutto quando sa di stantio e quando noi più che impegnati ci sentiamo oppressi. Fare il fieno è un’operazione delicata: si tiene conto della maturazione dell’erba e dell’andamento delle precipitazioni, ci vuole il tempo di lasciar seccare prima di ricoverare nel fienile. Eppure è l’unico modo per far respirare la terra e per dar nutrimento agli animali. Diamoci un taglio, quando, osservate le circostanze, abbiamo bisogno di nuova lentezza: la potatura serve sempre a portare più frutto.
Elisa Parise
