Aprile, dolce dormire…ma non troppo!

“Aprile, dolce dormire” è il proverbio che risuona nelle nostre orecchie quando arriva questo mese dell’anno. L’assonanza descrive la sonnolenza tipica dell’inizio della stagione primaverile, dovuta a una serie di fattori reali (il cambiamento ambientale, le allergie, l’introduzione dell’ora legale) che ci fanno effettivamente sentire più stanchi. Di contro, però, aprile è anche il mese in cui la natura si risveglia, preparandosi a sbocciare in tutto il suo splendore. “Aprile”, infatti, deriverebbe dal nome greco della dea Venere (Afrodite, appunto) e sarebbe passato nella lingua latina attraverso un intermediario etrusco. Si tratterebbe quindi di un mese in origine dedicato alla divinità dell’amore, della bellezza e della fecondità, simbolo della natura primaverile. A Venere lo scrittore latino Lucrezio dedicò l’inizio del suo De rerum natura, chiamandola “alma Venus”, ovvero “Venere datrice di vita”. Diversi secoli più tardi, invece, il pittore Botticelli realizzò una delle sue tele più famose dipingendo la nascita della dea e rappresentando attraverso di essa l’amore come forza motrice. Senza l’energia che scaturisce dall’amore nulla accade nel mondo. Anche chi non ama le mezze stagioni o chi soffre di allergie, dunque, non potrà negare il fascino di ammirare la natura che riprende vita, lasciandosi alle spalle l’immobilità dell’inverno per fare spazio alla rigenerazione. Quest’anno, poi, la Pasqua cosiddetta “alta” ci darà un’ulteriore occasione per celebrare la rinascita. Pensando a Venere o ad altra divinità, quindi, sentiamoci pronti ad entrare nel pieno della primavera e risvegliamo tutte le nostre energie per vivere al meglio questo periodo dell’anno.

Francesca Tamai

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