Cosa succede se in un quartiere chiude una libreria? Perché ci preoccupiamo tanto visto che i libri si possono acquistare tranquillamente on-line?
In Italia centinaia di librerie hanno chiuso negli ultimi dieci anni: la concorrenza dei siti internet, i libri digitali, la crisi economica e gli alti costi di distribuzione sono fra le cause di questo fenomeno, ma il problema principale rimane il continuo calo dei lettori. Dagli ultimi dati emerge che solo il 40,5 per cento della popolazione legge almeno un libro all’anno, con grosse differenze tra il Nord e il Sud. Se, ad esempio, in Friuli-Venezia Giulia si arriva al 50,6 per cento, in Campania si è fermi al 27,5.
Eppure, in questo quadro sconsolante una buona notizia c’è e arriva proprio dalla Campania. Una decina di anni fa un ragazzo di vent’anni, Rosario Esposito La Rossa, dopo aver rilevato una storica casa editrice napoletana, la “Marotta e Cafiero”, decide di trasferirla a Scampia dove, assieme alla moglie e all’Associazione “Voci di Scampia”, apre anche una libreria e la chiama “Scugnizzeria”.
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