Come può chi ha subito un torto enorme, come l’uccisione di un congiunto, pronunciare parole di perdono?
Sembra un paradosso, eppure succede: lo troviamo spesso nelle cronache. Recentemente la missione della diocesi di Concordia-Pordenone in Mozambico ha subito un attacco da parte dei terroristi: durante quella notte don Loris, uno dei sacerdoti coinvolti, invia un messaggio ai suoi di casa e scrive “ho perdonato chi eventualmente mi ucciderà”. Continua a leggere “[Per dona]re [libera mente]”