Il suo nome è Rinpoche che nella lingua tibetana significa “prezioso”, “di grande valore”, un nome decisamente importante per un felino, specialmente se si tratta della gatta di Sua Santità il Dalai Lama.
Tutti si prendono cura di lei e si assicurano che non gli manchi nulla, vive negli appartamenti privati di SS e con lui condivide le giornate, ne ascolta le riflessioni, lo osserva nei momenti di contemplazione.
Nel pieno rispetto della sua natura riesce sempre a sgattaiolare fuori dalle mura del monastero per girovagare indisturbata nei dintorni e per intrufolarsi all’ Himalaya Book Café ad osservare gli ospiti che lo frequentano.
Prima di partire per un viaggio che lo porterà all’estero, il Dalai Lama la saluta dandole un compito preciso: in sua assenza dovrà cercare di capire perché i gatti facciano le fusa, in sostanza qual è il segreto della felicità. Continua a leggere “Il gatto del Dalai Lama e l’arte di fare le fusa (di David Michie)”