“Senza volerlo quel giorno la vita si organizzò dentro la mia testa. Parlo della vita reale. Sapevo che cosa aspettarmi: all’interno dell’ordine delle cose, io ero un cane sciolto. Mi avevano tagliata fuori”
Una donna di umili origini dopo il parto viene avvertita della morte di sua figlia, ma non le è permesso di vedere il corpo della piccola. Da qui nasce il sospetto di traffici illegali, per questo la donna si unisce ad altre madri i cui figli sono scomparsi nelle stesse circostanze e grazie all’intervento di una giornalista, inizia a indagare sulla vicenda e a combattere per rivendicare il diritto alla vita, per sconfiggere i crimini commessi contro chi è indifeso.
La storia si complica nel momento in cui la protagonista, a un convegno, riconosce la figlia che è tenuta per mano dalla moglie del Ministro degli Interni. Cercando di riavere indietro quella che sembra essere la sua bambina, viene arrestata e richiusa in un ospedale psichiatrico. Ma anche qui la donna non si arrende, continua a credere nella possibilità di fare qualcosa e di poter riabbracciare la figlia.
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