Il fil rouge del destino

“Fil rouge”: tradotto dal francese significa “filo rosso” e assume il significato di filo conduttore. Ma da dove deriva questo concetto?
Esiste una leggenda cinese secondo cui tutti i neonati, appena venuti al mondo, hanno un filo rosso annodato al mignolo della mano sinistra.

Ma perché proprio il mignolo sinistro? Si pensa che questa leggenda sia nata in seguito ad un’importante scoperta: l’arteria ulnare collega proprio questo dito direttamente con il cuore, sede dello sviluppo del sentimento amoroso.

Dunque, secondo la cultura cinese, questo filo lunghissimo e invisibile agli occhi ci lega alla nostra presunta anima gemella, che un giorno saremo destinati ad incontrare. È proprio per questo motivo che si parla di “filo del destino”: è un legame talmente forte e resistente che non si romperà mai e che, alla fine, servirà come mezzo di unione di due persone per il resto della loro vita. Molto spesso, il filo si aggroviglia e crea dei nodi difficili da districare: questi ultimi in realtà rappresentano gli ostacoli a cui le due anime gemelle andranno incontro nel corso della relazione e che dovranno superare a testa alta, uniti da un legame indissolubile.

La leggenda narra che, un giorno, un ragazzo di nome Wei incontrò il Dio dei matrimoni che gli comunicò che la sua anima gemella era una bimba e che avrebbe dovuto attendere del tempo prima di poterla conoscere. Il dio aveva un sacco al cui interno c’era un filo rosso che serviva per legare le dita di mariti e mogli. Quel filo era invisibile e impossibile da spezzare, per cui una volta che due persone venivano legate tra loro, erano destinate a sposarsi indipendentemente dai loro comportamenti o dalle loro esperienze di vita. Wei, amareggiato, per sentirsi libero di scegliere da solo la donna da sposare, ferì la bambina alla testa. Dopo quattordici anni, conobbe una bellissima ragazza e si sposò con lei. La ragazza portava sempre una pezzuola sulla fronte per nascondere una cicatrice che le era spuntata a seguito di un’aggressione da parte di un uomo. Wei, ricordandosi di ciò che aveva fatto in passato, confidò alla donna di essere stato lui a tentare di ucciderla. E così, vissero la loro storia d’amore felici e contenti.

La leggenda del fil rouge che, attraverso il suo potere fatale, congiunge due anime gemelle, ci fa comprendere come queste, pur non cercandosi, continueranno ad influenzarsi a vicenda e non potranno mai perdersi.

Ognuna vivrà la propria vita in modo diverso, agendo in modo diverso e provando emozioni diverse; ma alla fine, il destino porterà queste due persone a trovarsi e a non lasciarsi più. Due persone non sapranno mai di essere legate dal fil rouge, finchè non sarà esso stesso a farle incontrare.

Giulia Fasan

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