Si è diffusa una nuova modalità di fare turismo: l’albergo diffuso.
Se n’è diffusamente parlato sui giornali: anche la scuola moderna richiede nuovi metodi e nuove competenze, tanto che si parla di scuola diffusa.
Che cosa significa DIFFUSO? Participio passato del verbo bla bla bla, deriva dal latino bla bla bla. Sparso tutto intorno, dice il vocabolario. Ma ironia della sorte questa parola ha un campo di applicazione così vasto da potersi definire appunto diffuso.
Diffondere una voce, una notizia, una moda. Ma diffusa è anche la luce che si propaga in modo uniforme (se invece restiamo in penombra sarà una luce cugina, soffusa, a farci sognare coccole morbide di fusa di gatto, effusioni del tardo inverno). E poi c’è il parlar diffuso di Dante, esprimersi con molte parole. Infine modalità di condurre in modo nuovo alcune pratiche tradizionali: la scuola diffusa di San Mauro in Lessinia (VR) ha salvato la scuola primaria di un piccolo comune dalla chiusura; gli alberghi diffusi spesso salvano le tradizioni e i luoghi di paesi di montagna altrimenti spopolati; il museo diffuso fa emerge forte il legame che la tradizione lì conservata ha con il territorio e le comunità.
Queste ultime applicazioni della parola diffuso sono particolarmente interessanti: fanno capire come l’essere sparso non sia sinonimo di disperso. Diffondere la pratica alberghiera non è una moda che fa impiegare molte energie gestionali ma permette al turista di conoscere un territorio e praticarne gli stili di vita, di immergersi negli usi e costumi come mai potrebbe fare in un anonimo albergo modellato sugli standard della ricezione in struttura.
Quando qualcosa ha bisogno di essere salvato, invece di trattenere le energie possiamo provare a diffonderle, come i maestri che vicino a Bosco Chiesanuova portano i bambini ad imparare la matematica salendo il monte in passeggiata, le scienze naturali nel bosco o dal fornaio che mette a lievitare il pane. Proviamo ad incontrare chi pensiamo ci sia ostile: l’ospite del museo può essere pensato come fruitore/consumatore, ma anche come interessato ad un maggiore coinvolgimento.
Diffondiamo buone pratiche, usanze e idee per salvare il mondo, o il nostro quartiere, dal grigiore e dal conformismo. Se nessuno lo fa, comincia tu: accendi un diffusore di essenze e spargi profumo di novità!
Elisa Parise