Un dono è qualcosa di speciale, è più di un regalo, parte dal cuore e racchiude un intento, la volontà di rendere felice un’altra persona, un gesto disinteressato, una gentilezza.
Al suo interno c’è anche una parte di noi stessi, la più profonda.
Il regalo più grande come canta Tiziano Ferro:
“…Voglio farti un regalo
Qualcosa di dolce, qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso o mai aperto
O lasciato in treno o mai accettato
Di quelli che apri e poi piangi
Che sei contenta e non fingi…”
Per dono intendiamo spesso qualcosa di gran valore, di inestimabilmente condiviso tra chi lo fa e chi lo riceve. I sentimenti più puri, il tempo da dedicarsi, le sorprese inaspettate, i momenti da fissare nei ricordi del cuore, infine il dono del perdono. Due parole racchiuse una dentro l’altra, il senso di una racchiusa nel senso dell’altra.
Donare il perdono è un percorso a doppio senso, terapeutico per se stessi e per gli altri, aiuta a liberarsi delle tossine della rabbia e del rancore, ha un impatto diretto e positivo sul Dna e aiuta a vivere meglio, aumenta l’autostima, allena i neuroni che aiutano a sviluppare buone relazioni umane ed empatia, come riportato dalle ultime ricerche della neuroscienza. Si, certo: perdonare è forse uno dei gesti più difficili da fare nella vita, serve tempo e molto lavoro su se stessi, come per tutte le cose di grande valore del resto.
“Con questa gioia che mi stringe il cuore
A quattro cinque giorni da Natale
Un misto tra incanto e dolore
Ripenso a quando ho fatto io del male
E di persone ce ne sono tante
Buoni pretesti sempre troppo pochi
Tra desideri, labirinti e fuochi
Comincio un nuovo anno io chiedendoti
Perdono”
(Perdono – Tiziano Ferro)
“Ogni giorno arriva con i propri doni. Sciogli i suoi fiocchi.” (Ruth Ann Schabacker)
Monia Rossi