Elena, come molti di noi, ha imparato presto come la condivisione, l’ascolto di sé e degli altri, la cura di noi stessi a 360° sia la medicina migliore. Così è divenuta un’insegnate di yoga e, avvicinatasi a diverse discipline meditative, ha deciso di mettere la sua professionalità a disposizione di altre donne che come lei si sono trovate a combattere non solo con la malattia, ma anche con tutti i fantasmi da essa generati: la paura di non farcela, l’inadeguatezza in casa e al lavoro, reggere gli sguardi, il vittimismo…
Elena, infatti, sostiene che questa “presenza” dentro di noi, quale è la malattia, arriva per portarci, attraverso l’ascolto, l’espansione, l’accettazione e la volontà concreta di guardare alla vita con rispetto e gratitudine, ad una comprensione più elevata di noi stesse. Possiamo quindi arrivare a mettere a disposizione degli altri la nostra esperienza e ciò che ci ha aiutato ad attraversarla, in modo che chi “risuona” con noi possa beneficiarne e guardare la propria condizione di malato da una prospettiva diversa.
Lo yoga è diventato, per le pazienti che hanno aderito, un vero e proprio “Attimo per sé”! Una pratica fisica incentrata soprattutto sulla respirazione e sul benessere di tutti i nostri organi. Un tempo da dedicare al proprio io focalizzato sulla gratitudine, sulla condivisione, sull’entusiasmo e sulle emozioni! Emozioni a cui poi Elena invita le sue allieve a scrivere delle lettere per conoscerle, capirle, e farci pace, a volte.
Grazie anche alla collaborazione con altre professioniste, Elena ha aiutato queste donne a vedersi di nuovo belle, a valorizzarsi tramite l’armocromia; le ha indirizzate verso una presa di coscienza di sé e dei propri limiti, fisici e mentali, educandole ad una corretta comunicazione dei loro bisogni e delle proprie necessità in casa ma anche nei luoghi di lavoro. Ha fornito loro diversi strumenti, percorsi e linguaggi nuovi per un benessere totalizzante. In molti hanno creduto nella sua iniziativa aiutandola sia economicamente e in modo solidale promuovendone la pubblicità o semplicemente offrendo la location.
Segno che l’aiutarsi formando connessioni è la base per far nascere progetti meravigliosi e che le cose belle generano inevitabilmente altre cose strepitose!
Marta Santin