“…Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori”
Cesare Pavese
Li cercherò e li ruberò ai fiori, ai prati, ai laghi, al cielo, alle nuvole, al mare, al sole, mi riempirò avidamente gli occhi e l’anima e poi con le dita piene di colore dipingerò gli scuretti delle case, le portiere delle macchine, i pali della luce, l’asfalto delle strade, le facce tristi delle persone in fila alla fermata dell’autobus.
Colorerò la noia del rosso dei miei papaveri, la falsità dell’azzurro di un torrente di montagna, la solitudine del giallo dei girasoli, la tristezza del verde del quadrifoglio e la paura del viola della lavanda.
Con i colori renderò questo mondo un posto bello dove vivere, emozionarsi, raccontarsi, incontrarsi, prendersi per mano e correre felici, almeno per un po’.
Il giorno successivo li cercherò nuovamente e li regalerò a chi voglio bene per vederlo sorridere, per pensarlo felice.
Picasso vedeva i colori come i lineamenti delle persone che seguono i cambiamenti delle emozioni, allora non abbiate paura di tornare bambini, di riempirvi le mani di colori e di appoggiarle ovunque e di riempire il mondo di fantasia.
Non abbiate paura di sporcare, farlo vi servirà ad osservare ogni cosa che vi circonda con nuovi occhi.
Non abbiate paura di emozionarvi e lasciate che i vostri lineamenti si lascino delicatamente modellare dalle emozioni.
L’unica cosa che dovrete temere veramente saranno i lineamenti impassibili delle persone che rimarranno immobili davanti ad un sole verde, ad un prato rosso e al mare giallo.
Andrea Spessotto