Sono qui, seduta sulla spiaggia, i piedi sfiorati dall’acqua mentre guardo il mare.
Il pensiero scivola libero sulle onde del tempo, lo sguardo perso tra i riflessi.
Seppur diverso all’apparenza ne riconosco l’essenza, è il mare della mia infanzia, dei giochi sulla sabbia, dei primi bagni, delle risate spensierate. Il primo mare che i miei occhi di bambina hanno conosciuto, le vacanze, il campeggio fai da te dove tre cuori e una tenda bastavano per toccare il cielo con un dito.
Il mare dell’adolescenza, i primi baci, il primo amore quello che non scordi mai, quello che la fine della vacanza ha diviso per sempre.
Il mare da cui nel tempo ci siamo allontanati per esplorare il mondo, curiosi di scoprire posti sempre diversi e nuovi per i nostri occhi, ma che non abbiamo mai dimenticato tornandoci di tanto in tanto in cerca della tranquillità delle cose note.
E come l’acqua che raggiunta la riva si ritrae per poi ritornarci, siamo di nuovo qui insieme a condividere momenti che sanno di famiglia.
Lo guardo e penso che ci sono cresciuta in questo mare, mi volto, tu seduta al mio fianco sembri leggere i miei pensieri, “ci siamo invecchiati in questo mare”.
Sono dolci le tue parole, affettuose, affezionate, solo una nota di rimprovero per il tempo che scorre troppo veloce come sabbia tra le dita.
Tutti abbiamo un posto nel cuore, un luogo dove riconnettersi, ritrovarsi, ritornare al centro di tutto, un luogo dove sono custodite tutte le risposte.
Monia Rossi