Il primo di una dittologia. Una storia vera raccontata dal suo protagonista ad un amico scrittore e riportata con la stessa semplicità.
Enaiatollah Akbari è un bambino quando viene abbandonato dalla madre perché possa sfuggire agli assassini di suo padre. È un bambino quello che intraprende il lungo e periglioso viaggio che dall’Afghanistan lo porta in Italia, a Torino.
Eppure affronta situazioni difficili anche per un uomo. E le racconta sì con gli occhi del bambino spaventato ma con la mitezza dell’uomo che ha integrato i pezzi di una storia tanto assurda quanto vera.
Un libro per conoscere una delle tante storie possibili di chi bussa ai nostri confini, un libro per compiere un’odissea emozionante, un libro per chi non è mai stanco di sapere cosa c’è dall’altra parte del mondo.
Elisa Parise