Sto guidando, il finestrino aperto lascia entrare l’aria fresca che accarezza la pelle. La radio è accesa, un po’ canto e un po’ ascolto e penso, penso a come la vita cambia in fretta e il più delle volte senza lasciarci il tempo per accorgercene. Tutto è veloce, tutto è turbinio, tutto è cangiante: colori, profumi, suoni, parole, emozioni rincorrono altre emozioni.
Il tempo vola e sfugge di mano. Gioia e dolore, risate e lacrime, tutto si alterna in una danza vorticosa ma non è colpa di nessuno, troppe volte pensiamo di essere nocchieri ma siamo solamente passeggeri. Epicuro ci ha insegnato che non è possibile immergerci due volte nell’acqua di uno stesso fiume: il fiume rimane lo stesso ma l’acqua no, la corrente l’ha portata via per fare spazio a nuova acqua. La vita cambia freneticamente e scorre come la pagine di un libro dimenticato su una panchina mentre tira forte il vento. Siamo attimi, siamo briciole, siamo forza, siamo momenti unici e difficilmente ripetibili.
Sappiamo piangere ma per fortuna sappiamo anche ridere, sappiamo bere un bicchiere in compagnia di amici fantastici perchè tutto questo è la nostra vita, ed è bellissima sempre.
Il finestrino è ancora aperto, l’aria è frizzante e il viaggio è sempre bello anche se a volte spaventa. Il viaggio assomiglia a quel vento che gira le pagine troppo velocemente e che fa ballare le foglie in una danza autunnale dai mille colori.
Entra una foglia. La osservo mentre si lascia cadere sulla mia gamba, sembra un piccolo cuore. Penso che mi piacerebbe volare come lei e decidere il posto dove fermarmi per sorridere un pochino prima di volare nuovamente via per poi incontrare tutte le persone importanti della mia vita e fare un pezzetto di viaggio assieme a loro. Perché viaggiare con le persone alle quali vuoi bene è molto più bello e stimolante che viaggiare da soli.
La guardo: no, non è solo una foglia a forma di cuore, è molto di più. É energia, curiosità, sogno, fantasia. La sfioro, è pronta a volare via, le sorrido, la saluto, il finestrino è ancora aperto, la radio è accesa e io sono pronto a continuare il mio viaggio
Andrea Spessotto